DoubleVerify e SpotX hanno individuato un nuovo tipo di frode pubblicitaria: la verification stripping

Il server pubblicitario SpotX e la società di verifica degli annunci DoubleVerify hanno segnalato un nuovo tipo di frode che stanno chiamando “verification stripping”. La verification stripping avviene quando i truffatori ostacolano la trasmissione delle chiamate sul network tra l’ad server e il fornitore di misurazione attraverso l’uso di bot o malware. Questa tecnica può fermare un pixel di misurazione o nascondere le prove di tattiche dannose come il domain spoofing se un pixel di verifica non riesce a renderizzare correttamente. Discrepanza tra le impression Purtroppo, non è chiaro quanto questa pratica sia realmente pervasiva - è essenzialmente un tipo di frode possibile e DoubleVerify sta elaborando una soluzione per prevenirla. Altri fornitori di verifica degli annunci non hanno fornito il proprio parere. “Qualche mese faa, abbiamo iniziato a notare una discrepanza tra le impression che SpotX contava internamente e le impression che si presentavano nel nostro report su DoubleVerify “, ha dichiarato Nick Frizzell, senior director of brand safety and inventory operations di SpotX. “Questo ci ha fatto notare che avevamo alcune porzioni di inventory in cui non stavamo usando i tag DoubleVerify dovre avrebbero dovuto esserci”. Un tracker ad hoc Per dimostrare che si stava verificando una nuova tipologia di frode, SpotX e DoubleVerify hanno attivato un impression tracker ad hoc - in modo che chi la stava compiendo non potesse bloccarlo. L’azienda ha istruito gli editori premium sul nuovo attacco, anche se l’inventario premium non è probabilmente il più esposto a questa forma di frode. SpotX sta lavorando con altri provider di misurazione e supply partner, oltre a DoubleVerify, per identificare le aree in cui la verification stripping potrebbe mascherare un URL difettoso o nascondere altri elementi dannosi. Come evitarla Per evitare la verification stripping, SpotX, DoubleVerify consigliano ai buyer e alle altre piattaforme pubblicitarie di assicurarsi che i conteggi delle impression registrati nel loro server pubblicitario siano simili o uguali a quelli provenienti dal loro fornitore di verifica o partner editoriale.