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Digital in 2017: in Italia 39 milioni di persone utilizzano il mezzo internet

Autore: Redazione


Nel nostro paese la popolazione sui social network sale a 31 milioni. Lo svela l’analisi di We Are Social e Hootsuite

Digital in 2017” è il report risultato della collaborazione tra We Are Social e Hootsuite, e assume un’importanza ancora maggiore rispetto al passato, visto che oggi più della metà della popolazione mondiale accede regolarmente a internet.

A corredo dei dati contenuti nel report, ci sono una serie di conclusioni utili per comprendere ancora meglio che implicazioni questi hanno sui business, e sulla società in generale, e sottolineano - ancora una volta - quanto velocemente stia cambiando lo scenario, grazie a un accesso alla rete sempre più diffuso, capace di avere un impatto decisivo sulla vita delle persone.

Digital in 2017 Italy - We Are Social_Annual Digital Growth

La diffusione di internet

Sono passati solo 25 anni da quando Tim Berners-Lee ha reso il World Wide Web accessibile a tutti, e, in questo lasso di tempo, internet è diventato una parte fondamentale delle nostre vite. Non è solo internet a diffondersi così rapidamente; abbiamo identificato, infatti, una serie di evidenze capaci di raccontare come ogni anno sia sempre più importante conoscere il modo in cui le persone interagiscono tra loro, con le istituzioni, con i publisher e con i brand. Eccone alcune:

  • più della metà della popolazione mondiale usa uno smartphone;
  • quasi due terzi della popolazione mondiale possiede un telefono cellulare;
  • più della metà del traffico internet è generato da mobile;
  • più della metà delle connessioni mobile avviene oggi su banda larga;
  • più di una persona su cinque della popolazione mondiale ha effettuato almeno un acquisto online negli ultimi 30 giorni.

Il commento di We Are Social

“Digital in 2017 offre un punto di vista privilegiato sul modo in cui le persone accedono a internet, e su come cambiano - anno dopo anno - i loro comportamenti online. Il report ci permette di analizzare e capire in che modo le persone fruiscono delle piattaforme e dei contenuti, in uno scenario che muta sempre più rapidamente. Crediamo che il nostro report annuale sia uno strumento efficace perché raccoglie una moltitudine di evidenze e di insight, sia a livello globale, sia in relazione ai singoli mercati: è anche grazie a questi dati che cerchiamo, ogni giorno, di anticipare i trend futuri, supportando i nostri clienti nello sviluppo dei loro business, e generando idee creative in grado di rispondere ai comportamenti delle persone“, commentano Gabriele Cucinella, Stefano Maggi, Ottavio Nava, Managing Director We Are Social Italia.

Digital in 2017 Italy - We Are Social_Digital in Italy

L’Italia: un paese sempre più social e sempre più mobile

Su una popolazione di quasi 60 milioni di abitanti, oltre 39 milioni utilizzano internet e 31 milioni sono attivi sui social media, ovvero il 52% del totale.

Di questi 28 milioni accedono ai propri social preferiti tramite mobile (47% dell’intera popolazione) evidenziando come questi strumenti siano sempre più parte integrante della quotidianità.

Frammentazione delle piattaforme

L’Italia denota inoltre un’ampia frammentazione delle piattaforme social utilizzate, segnale di come le persone scelgano in modo molto flessibile il canale migliore per fruire e condividere contenuti a seconda delle proprie esigenze. Se Facebook e YouTube la fanno da padrone come social media, Instagram con il 28% dell’utenza, evidenzia una fortissima crescita rispetto al 2016, subito dietro alle principali app di messaging (WhatsApp e FB Messenger).

I social non sono più solo per i giovani

Infine un altro dato interessante riguarda l’età che si fa sempre più trasversale nella popolazione, rivelando come i social media non siano più soltanto un hot topic dei più giovani ma si siano trasformati in strumento di informazione e comunicazione alla portata di tutti.

L’integrazione dei social nella vita di tutti i giorni

Il 2016 è stato un anno di straordinaria crescita nell’utilizzo di internet a livello globale, con un forte incremento di quasi tutti gli indicatori rispetto al 2015:

  • 3.77 miliardi di utenti internet nel 2017, con una penetrazione del 50% sulla popolazione mondiale;
  • 2.80 miliardi di utenti di social media nel 2017, con una penetrazione del 37%;
  • 4.92 miliardi di utenti mobile nel 2017, con una penetrazione del 66%;
  • 2.56 miliardi di utenti social media da mobile nel 2017, con una penetrazione del 34%;
  • 1.61 miliardi di utenti di ecommerce nel 2017, con una penetrazione del 22%.
Digital in 2017 Italy - We Are Social_Most Active SM Platforms

Comparazione rispetto allo scorso anno

La rapidità della crescita di questi - e altri - indicatori è stata uno degli elementi centrali anche nel report dell’anno scorso (Digital in 2016), ma, considerando che oggi la penetrazione di internet ha superato il 50%, era lecito aspettarsi un rallentamento di questo trend, invece è successo esattamente l’opposto:

  • l’utilizzo di internet è cresciuto del 10% rispetto al 2016, +354 milioni rispetto al 2015;
  • gli utenti attivi sui social media sono aumentati del 21%, è 482 milioni rispetto al 2015;
  • gli utenti unici da mobile sono cresciuti del 5%, +222 milioni negli ultimi 12 mesi;
  • gli utenti di social media da mobile sono cresciuti del 30%, +581 milioni nel 2016.

Più di 2.8 miliardi di persone utilizzano canali social almeno una volta al mese, e +91% di loro lo fa usando dispositivi mobile: Facebook continua a crescere, e si tratta di un dato molto interessante, visto che - ormai da 10 anni - è la piattaforma - di gran lunga - più usata (se consideriamo tutto il suo ecosistema - che include Instagram, WhatsApp e Messenger - l’audience è costituita da 4.37 miliardi di persone).

Quanto tempo si spende al giorno?

Un altro dato interessante riguarda il tempo speso sui canali social: GlobalWebIndex sottolinea come l’utente medio spende - mediamente - 2 ore e 19 minuti usando piattaforme social ogni giorno.

I numeri che riguardano i social media sono impressionanti, ma ancor più lo sono se legati all’accesso di questi canali da dispositivi mobile: più di un terzo della popolazione mondiale accede a piattaforme social da mobile (2.5 miliardi di persone, +581 milioni rispetto a 12 mesi fa). Circa l’8% della popolazione mondiale ha iniziato a usare dispositivi mobile durante il 2016: questo significa un nuovo utente ogni 18 secondi (giusto per dare un’idea, mentre leggevate questa frase, 100 persone hanno iniziato a usare un dispositivo mobile per accedere a canali social).


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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