Autore: Redazione
22/05/2017

Digital Health: grazie a internet pazienti al centro, medici sempre più attivi

Più che in altri settori, in ambito salute la disintermediazione è un fenomeno centrale: cresce la centralità dell’individuo, la consapevolezza e il bisogno di competenze (engagement e empowerment)

Digital Health: grazie a internet pazienti al centro, medici sempre più attivi

Secondo gli ultimi dati GfK, 15 milioni di italiani hanno cercato informazioni sulla salute sul web, utilizzando pc fisso e dispositivi mobile. Rimane comunque fondamentale il confronto con un interlocutore esperto: dopo aver cercato in rete, due italiani su tre tornano dal proprio medico per approfondire e/o confermare le informazioni raccolte; una persona su tre si rivolge invece al proprio farmacista. La centralità del paziente si esprime anche nell’utilizzo di strumenti digitali per gestire al meglio la patologia, favorendo l’aderenza alle terapie e consentendo ai pazienti di assumere un ruolo più attivo durante tutto il percorso di cura. L’incontro di approfondimento Di questi temi si è discusso venerdì scorso a Milano in occasione della seconda edizione del convegno Digital Health organizzato da GfK e intitolato L’efficacia delle strategie Multichannel e la Patient Centricity”. L’evento è stato l’occasione per approfondire i nuovi trend della comunicazione digitale in ambito medico-scientifico, sia dal punto di vista del paziente sia per quanto riguarda gli operatori del settore. Medici sempre più social Cosa cercano i medici online? Principalmente informazioni su farmaci e studi clinici, approfondimenti sulle patologie, linee guida per la diagnosi e i trattamenti. Il medico di famiglia è interessato ai Centri di riferimento/di eccellenza a cui inviare i propri pazienti per un consulto, lo specialista ai trial in corso sui farmaci più innovativi. Ma all’utilizzo per scopi informativi, si affianca un digital vissuto sempre più in ottica “social”. Oltre il 50% dei medici di medicina generale (e il 61% degli specialisti) utilizza almeno un social network per ragioni legate all’attività professionale. I social servono innanzi tutto per rimanere in contatto con colleghi ed esperti, con le associazioni o società scientifiche, con le stampa di settore e con i pazienti. In forte crescita anche il ruolo delle app, che vengono utilizzate oggi da circa il 73% dei medici di medicina generale e dell’81 degli specialisti.