Autore: Redazione
01/12/2017

FCP-Assoradio: raccolta a +14,6% in ottobre e a +5,4% nei dieci mesi; allo studio una campagna

Sta proseguendo la crescita del mezzo, che si appresta a chiudere l’anno con un saldo migliore rispetto all’andamento registrato dal mercato; mentre il piano di comunicazione, come anticipato dal presidente dell’organismo, Fausto Amorese, dovrebbe esordire tra gennaio e febbraio del 2018

FCP-Assoradio: raccolta a +14,6% in ottobre e a +5,4% nei dieci mesi; allo studio una campagna

Le concessionarie radiofoniche sono al lavoro su un piano di comunicazione pubblicitaria presso il mercato degli investimenti, per spingere ulteriormente il mezzo alla luce degli ultimi dati FCP-Assoradio. Nel mese di ottobre, la raccolta della radio ha superato i 37 milioni di euro, in crescita sullo stesso mese 2016 del 14,6%. Nei primi dieci mesi, invece, l’incremento medio progressivo è del 5,4%, «sensibilmente superiore alla media di mercato - commenta il presidente di FCP-Assoradio, Fausto Amorese -. L’andamento del mercato, per il momento, non riflette la pubblicazione dei dati TER - Tavolo Editori Radio sugli ascolti, per vederne gli effetti dobbiamo aspettare il prossimo anno».

Il dato che apre l’ultimo trimestre del 2017 conferma la tendenza a crescere in corso da circa tre anni. Nelle intenzioni di FCP-Assoradio, la campagna a sostegno degli investimenti dovrebbe partire già a gennaio o febbraio, o comunque in un periodo con poco affollamento pubblicitario. Dati i tempi stretti, non è escluso che possa slittare alla fine del secondo trimestre, ma i concessionari sono già al lavoro per individuare, possibilmente entro Natale, l’agenzia che dovrà occuparsene. «L’obiettivo - spiega sempre Amorese - è ampliare le anagrafiche-clienti a quelle delle aziende che ancora mancano o investono poco».

direttI settori merceologici ci sono praticamente tutti, tranne quelli come la moda, dove l’immagine è preponderante, ma la radio è ancora lontana dall’avere il parco clienti della televisione. Ed è lì che vogliono arrivare i concessionari, a far capire a tutte le aziende che investono in comunicazione e anche a quelle che ci stanno pensando, che la radio è in grado di far vendere.