Autore: Redazione
27/03/2017

Rubrica Friendz. Cibo e Social Network: quando un buon profumino non basta per attirare i consumatori

Quinta puntata della rubrica Friendz su DailyNet: influenza dell'arte culinaria sui social network

Rubrica Friendz. Cibo e Social Network: quando un buon profumino non basta per attirare i consumatori

A cura di Luca Marchesi

Questa settimana abbiamo voluto interrogare la nostra community riguardo ad un tema ricorrente sui social network: il cibo. Per una volta non abbiamo messo alla prova le loro doti culinarie, oltre che fotografiche, chiedendogli di immortalare il loro cavallo di battaglia ai fornelli, il loro ricettario o il loro cappello da chef. Ci interessava sapere come vengono percepiti alcuni brand sui social, se questi li utilizzano correttamente ed in modo efficace, andando ad influenzare il comportamento d’acquisto delle persone.

Abbiamo esordito facendoci rivelare il loro supermercato preferito, quello in cui normalmente acquistano i prodotti per loro e tutta la famiglia. Conad, Esselunga e Coop sono state le risposte più gettonate (in quest’ordine), seguite da Lidl e Carrefour.

Dopo aver scoperto dove acquistano maggiormente, ci siamo spostati sul loro comportamento in rete. L’86% dei Friendz segue le pagine dei suoi supermercati preferiti su Facebook, il 13% su Instagram e solo l’1% su Twitter.

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Abbiamo poi scoperto che l’85% di loro ha guardato, almeno una volta, una video-ricetta su Facebook, provando a ricrearne il risultato finale. Se ci siano riusciti non lo sappiamo, ma un dato così elevato è sicuramente sorprendente. Anche perché, l’87% ha poi ammesso che se un brand proponesse delle ricette che prevedono l’utilizzo dei suoi prodotti, sarebbe invogliato a comprarli. Inoltre, tantissime persone (il 30% delle totali) hanno nominato Giallo Zafferano come sito sul quale scoprono tutti i segreti con cui stupiscono gli ospiti che vengono a trovarli per cena.

Abbiamo poi voluto indagare sulla percezione che le persone hanno dei principali marchi food che utilizzano i social. Quali sono quelli che lasciano maggiormente il segno nella mente dei consumatori. A sorpresa, alcuni non sono stati nominati: Red Bull e McDonald’s su tutti. Regina incontrastata, invece, è Coca Cola, che ha ottenuto il 25% dei voti totali. Ceres, a sorpresa, ha colpito solo il 6% delle persone, al pari di Barilla, Kinder e Ferrero, Mulino Bianco.

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Per quanto riguarda la sfida social riservata esclusivamente ai Fast Food, vince a mani basse McDonald’s, con il 50% esatto dei voti, contro il 13% di Burger King. Seguono poi Old Wild West e KFC.

Abbiamo concluso la survey con un tema che ci sembrava molto attuale: le figuracce virali dei brand.

Siamo sicuri che chiunque stia leggendo ne avrà in mente qualcuna. In realtà, a sorpresa, l’83% dei Friendz ha dichiarato di non ricordarsi alcun episodio. Dell’altro 17%, il 40% si ricorda molto bene il caso Barilla, accusata di omofobia. Seguita da Melegatti e il packaging del suo pandoro con il volto di Valerio Scanu. Siamo rimasti stupiti davanti al dato davvero basso, il 3%, che rappresenta le persone  che hanno ancora in mente le immagini de “l’angolo rotture della Lidl”, caso molto recente e non legato alla comunicazione ufficiale del brand.

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Ma quanto cambia l’idea dei consumatori, dopo questi episodi? Il 53% afferma di non aver cambiato opinione, mentre non è così per il 41%, che l’ha cambiata in negativo. Incredibilmente, quella del 6% dei Friendz è cambiata in positivo.

Quindi, se avete paura che il vostro brand faccia una brutta figura sui social, non preoccupatevi! Solo 2 persone su 10 se la ricorderanno, e di quelle due, solo una cambierà opinione su di voi. E magari in positivo!