Autore: Redazione
01/12/2017

Petti contro le fake news, anche se colpiscono la concorrenza. Firma Aldo Biasi Comunicazione

La famiglia di imprenditori che dà il nome al brand delle conserve rosse ha deciso di schierarsi a sostegno di Mutti, oggetto di recenti attacchi sui social rispetto alla qualità dei suoi prodotti

Petti contro le fake news, anche se colpiscono la concorrenza. Firma Aldo Biasi Comunicazione

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“Abbiamo deciso di dire basta alle fake news in ogni campo e di schierarci pubblicamente al fianco del leader di mercato del nostro settore, quello delle conserve rosse. Ci auguriamo infatti di confrontarci sempre in un’arena leale per garantire ai consumatori e al Paese prodotti made in Italy dalla qualità indiscutibile.” Lo dichiara Pasquale Petti, quarta generazione dell’omonima famiglia, a capo del Gruppo insieme al padre Antonio. Il riferimento è a quanto è avvenuto sui principali social network nei giorni scorsi, dove è comparsa la fake news secondo cui la passata di pomodoro Mutti conterrebbe tracce di arsenico. Falsità cui già quest’ultima ha risposto con un annuncio stampa. Purtroppo, ritiene anche Petti, le fake news sono un problema attuale, amplificato esponenzialmente dai social, al quale ogni azienda deve prestare la massima attenzione per non permettere in alcun modo di minare la credibilità di un intero settore e di migliaia di persone che quotidianamente lavorano con serietà e passione per fornire ai consumatori prodotti di qualità.  Per queste ragioni, Petti ha voluto schierarsi con Mutti, perché crede fortemente che per risolvere questo annoso problema serva la solidarietà dell’intero comparto. E lo ha fatto con un altro annuncio stampa, ideato dalla sua agenzia di riferimento, Aldi Biasi Comunicazione.

Difendere la brand reputation

“Quanto è accaduto a uno dei principali concorrenti nel nostro settore, aggredito dalle famigerate fake news veicolate in rete, è molto grave e la cosa ci indigna anche se non ci tocca direttamente. Si tratta di insinuazioni sostanzialmente false, che rischiano di minare la brand reputation di un marchio storico nel panorama del mercato italiano delle conserve rosse. Ogni fake news è una ferita che grida vendetta per l’intero comparto, e non solo, che impone solidarietà tra tutti quegli operatori che lavorano con serietà, impegno e trasparenza. La calunnia e la diffamazione, cose vecchie come il mondo, tradiscono la verità e umiliano le regole di un mercato che si sforza ogni giorno di mantenersi sano e corretto - continua Pasquale Petti -. La completa trasformazione dell’utilizzo dei media consente la possibilità di intervento a ogni singolo utente, non più semplice spettatore o lettore passivo, ma fruitore attivo attraverso social network, blog, web tv e web radio. Il lato positivo e innovativo del digital, la così detta democratizzazione informatica che consente agli utenti di richiedere, ricevere e ricavare sempre maggiori informazioni in ogni ambito, rischia di assumere un valore negativo in circostanze come questa. Auspichiamo un progetto di legge che possa debellare la piaga delle fake news in ogni ambito e l’istituzione di un organo tecnico di monitoraggio dei flussi di informazione con funzione di ammonimento o sanzionatoria. Inoltre, sosteniamo l’inserimento di un’ora digital dedicata alla netiquette nei programmi didattici delle scuole, per educare le nuove generazioni al complesso delle regole di comportamento volte a favorire il reciproco rispetto tra gli utenti su internet”.