Autore: Redazione
09/03/2017

Caltagirone Editore: un 2016 in negativo per il risultato netto, i ricavi e la raccolta pubblicitaria in calo

L’adv perde complessivamente il 4,6% rispetto all’anno precedente; male la carta, positivo l’andamento di internet, in crescita del 4,9%, quota che rappresenta il 13,4% del fatturato

Caltagirone Editore: un 2016 in negativo per il risultato netto, i ricavi e la raccolta pubblicitaria in calo

Caltagirone Editore chiude il 2016 con un bilancio in negativo sul fronte del risultato netto. I ricavi sono in calo, così come la raccolta pubblicitaria. Ieri il consiglio di amministrazione, presieduto da Francesco Gaetano Caltagirone, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre, che continua a risentire della congiuntura negativa che caratterizza il settore dell’editoria. I dati di bilancio I ricavi operativi si sono attestati a 152,3 milioni di euro, in calo del 6,6% rispetto al corrispondente dato del 2015 (163 milioni di euro), anche per effetto delle mancate uscite dei quotidiani del Gruppo dovute agli scioperi del personale poligrafico. I ricavi diffusionali si sono ridotti dell’8,7%, in particolare i ricavi derivanti dalla vendita delle copie cartacee dei quotidiani del Gruppo che hanno registrato una contrazione del 9,2% per effetto, oltre che della flessione della domanda, delle minori uscite conseguenti alle giornate di sciopero. Le vendite di abbonamenti e copie multimediali delle testate del Gruppo sono cresciute dell’8,1%, ma incidono solo per il 3,2% sul fatturato editoriale. Nel 2016 i siti web del network Caltagirone Editore hanno registrato 1,03 milioni di utenti unici giornalieri (pc o mobile). Nel corso dell’anno sono incrementati anche i browser unici medi mensili che navigano i siti web del network Caltagirone Editore, che hanno raggiunto 13,8 milioni sul Messaggero (+6,1%), 8,2 milioni su Leggo (-13,9%), 8,5 milioni sul Mattino (+7,3%), 5,7 milioni sul Gazzettino (+45,8%), 1,7 milioni sul Corriere Adriatico (+49,5%) e 615 mila sul Nuovo Quotidiano di Puglia (+43,9%). Sul fronte della raccolta pubblicitaria si registra una flessione del 4,6%. Sulle edizioni cartacee, inclusa la raccolta effettuata per conto terzi, l’adv registra una flessione del 5,9% per via della contrazione del mercato e delle mancate uscite. La raccolta pubblicitaria su internet, considerando anche la raccolta effettuata per conto terzi, cresce del 4,9% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza di tale settore sul fatturato pubblicitario complessivo ha raggiunto il 13,4%. L’andamento della raccolta effettuata per conto del Gruppo RCS ha raggiunto il 5,9% del fatturato pubblicitario complessivo. Il Mol è stato negativo per 1,9 milioni euro (era vpositivo per 3,1 milioni euro al 31 dicembre 2015), per effetto di oneri non strutturali sul personale legati ai piani di riorganizzazione, pari a 4,5 milioni di euro. Al netto di tali oneri il margine operativo lordo sarebbe positivo per 2,6 milioni di euro. Da rilevare, in particolare, che il costo del lavoro ha registrato una diminuzione dell’8,4% rispetto al precedente esercizio. Il risultato operativo è stato negativo per 56,3 milioni di euro (era negativo per 27,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e comprende le svalutazioni di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita, per complessivi 45,4 milioni di euro (22 milioni di euro nel 2015), gli ammortamenti e accantonamenti per rischi per ulteriori 7,1 milioni di euro e la svalutazione di crediti per circa 1,8 milioni di euro. Il risultato della gestione finanziaria è stato negativo per 8,4 milioni di euro (risultava positivo per 8,7 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e il risultato netto di Gruppo è stato negativo per 62,4 milioni di euro (era negativo per 20,1 milioni di euro al 31 dicembre 2015). La posizione finanziaria netta è incrementata di 11,4 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2015 (122,9 milioni di euro). Il patrimonio netto consolidato di Gruppo è passato da 559,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015 a 472,3 milioni di euro al 31 dicembre 2016. La variazione negativa è attribuibile alla perdita dell’esercizio e all’effetto della valutazione al fair value delle partecipazioni azionarie detenute dal Gruppo. Al 31 dicembre 2016 l’organico complessivo comprendeva 746 dipendenti (801 al 31 dicembre 2015). Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea di non procedere alla distribuzione di alcun dividendo. L’assemblea ordinaria degli azionisti è ora convocata presso la sede sociale il prossimo 12 aprile, in prima convocazione, e in seconda convocazione per il successivo 3 maggio. Evoluzioni future della gestione Il processo di riorganizzazione, avviato nel corso del precedente esercizio - e che ha portato il Gruppo ad essere strutturato per aree funzionali - non è ancora terminato. Una volta a regime, dovrebbe contribuire positivamente all’equilibrio economico del Gruppo che, nel frattempo, sta proseguendo nelle iniziative di valorizzazione delle versioni multimediali e di miglioramento delle attività internet, finalizzate soprattutto a incrementare i nuovi flussi di pubblicità e insieme ad acquisire nuovi lettori.