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Cairo Communication: nel primo semestre prosegue il rilancio di RCS

Autore: V Parazzoli


Il CdA del Gruppo guidato da Urbano Cairo evidenzia nel bilancio della prima metà dell’anno anche i risultati di quello da poco acquisito, al netto dei quali si evidenziano margini operativi lordi positivi sul fronte sia editoriale sia televisivo

Il CdA della Cairo Communication, riunitosi venerdì scorso, ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017. Nel periodo è proseguito il rilancio di RCS, che ha conseguito margini in forte crescita rispetto al periodo analogo dell’esercizio precedente, in linea con le aspettative per il conseguimento degli obiettivi di risultato del 2017. I risultati di RCS, tornata dopo nove anni a conseguire un risultato netto positivo nel primo semestre dell’esercizio (pari a 24 milioni di euro), hanno contribuito significativamente alla crescita dei ricavi e margini del Gruppo nel primo semestre; il settore editoriale televisivo La7 ha conseguito un margine operativo lordo positivo di 3,7 milioni, in forte crescita rispetto al 2016 (0,1 milioni); il settore editoriale periodici Cairo Editore ha realizzato risultati fortemente positivi, conseguito elevati livelli diffusionali delle testate pubblicate e continuato a perseguire il miglioramento dei livelli di efficienza raggiunti nel contenimento dei costi (produzione, editoriali e di distribuzione).

Si ricorda che RCS è entrata a far parte dell’area di consolidamento a partire dall’1 settembre 2016. Il conto economico consolidato del primo semestre 2016 non include i risultati conseguiti da RCS nei sei mesi gennaio-giugno 2016. I valori economici del primo semestre 2017 non sono pertanto immediatamente confrontabili con i corrispondenti valori del periodo analogo dell’esercizio precedente. Considerando l’intero perimetro del Gruppo, nel primo semestre 2017 i ricavi lordi consolidati sono pari a circa 633,3 milioni (comprensivi di ricavi operativi lordi per 621 milioni e altri ricavi e proventi per 12,3), in forte crescita rispetto a quelli realizzati nel periodo analogo dell’esercizio precedente (133,5 milioni) principalmente per effetto del consolidamento di RCS, che ne ha comportato un incremento di circa 505,9 milioni. Il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit) sono stati pari a rispettivamente 85,2 e 53,2 milioni (rispettivamente 7,9 e 3,1 nel primo semestre 2016). Il risultato netto di pertinenza del Gruppo è stato positivo per circa 19,9 milioni (positivo per 4,1 nel primo semestre 2016).

Cairo Communication, risultati a perimetro omogeneo

A perimetro omogeneo con il 2016, considerando quindi i soli settori del Gruppo editoria periodici Cairo Editore, concessionarie di pubblicità, editoria televisiva La7, Il Trovatore e operatore di rete, i ricavi lordi consolidati sono stati pari a circa 128,6 milioni (comprensivi di ricavi operativi lordi per 126,2 milioni e altri ricavi e proventi per 2,4) in flessione rispetto a quelli realizzati nell’esercizio precedente (133,5 milioni, comprensivi di ricavi operativi lordi per 129,4 e altri ricavi e proventi per 4,1). Il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit) sono stati pari, rispettivamente, a 11,7 e 5,3 milioni (rispettivamente 7,9 e 3,1 nel primo semestre 2016). Il risultato netto di pertinenza del Gruppo appare positivo per 3,7 milioni (4,1 nel primo semestre 2016).

Con riferimento ai settori di attività, nel primo semestre 2017: per quello editoriale periodici (Cairo Editore), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit) sono stati pari a rispettivamente 6,1 e 5,5 milioni (rispettivamente 6,3 e 5,8 nel 2016). Con riferimento ai settimanali, Cairo Editore per complessivi circa 1,7 milioni di copie medie vendute nei sei mesi gennaio-giugno 2017 (dati ADS) si conferma il primo editore per copie di settimanali vendute in edicola, con una quota di mercato di circa il 30%. Considerando anche il venduto medio delle testate non rilevate da ADS, ossia le vendite di Enigmistica Più, le copie medie vendute sono circa 1,8 milioni; per il settore editoriale televisivo (La7), il Gruppo ha conseguito nel primo semestre 2017 un margine operativo lordo (Ebitda) positivo di circa 3,7 milioni, in forte crescita rispetto al periodo analogo dell’esercizio precedente (47 mila). Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a circa negativi  0,9 milioni e ha beneficiato nel bilancio consolidato, rispetto al bilancio separato di La7 S.p.A., di minori ammortamenti per 1,7 milioni per effetto delle svalutazioni delle attività materiali e immateriali effettuate nel 2013 nell’ambito della allocazione del prezzo di acquisto della partecipazione in La7.

I risultati operativi di Cairo Communication

Nel primo semestre 2016 il risultato operativo (Ebit) era stato pari a negativi 4,1 milioni e aveva beneficiato in bilancio consolidato di minori ammortamenti per 3,1 milioni; per il settore concessionarie, il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit) sono stati rispettivamente pari a 1,7 e 1,5 milioni (rispettivamente 1,6 e  1,5 milioni nel primo semestre 2016); per il settore operatore di rete, la società del Gruppo Cairo Network ha proseguito l’attività di realizzazione del mux, la rete di diffusione televisiva in tecnica digitale terrestre, che a regime avrà una copertura almeno pari al 94% della popolazione nazionale, con standard di livelli di servizio di alta qualità. A partire da gennaio 2017 il mux è utilizzato per la trasmissione dei canali di La7; per il settore RCS, nel bilancio consolidato di Cairo Communication il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit) sono stati pari a rispettivamente 73,6 e 47,9 milioni, in forte crescita di rispettivamente 34,9 e 37,7 milioni rispetto al semestre analogo del 2016, quando RCS non era ancora inclusa nell’area di consolidamento del Gruppo Cairo Communication. I ricavi operativi netti di RCS pari a circa 469,2 milioni presentano nel loro complesso un calo di 32,6 milioni rispetto al pari periodo del 2016, che è principalmente riconducibile alla cessazione di alcuni contratti di raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi (ricavi per 1,2 milioni nel primo semestre 2017 rispetto a 17,2 milioni nel primo semestre 2016), al diverso piano editoriale dei collaterali (7,7 milioni), alla revisione della politica promozionale in Spagna (2,5 milioni) ed al calo del mercato delle diffusioni. A perimetro omogeneo la flessione dei ricavi netti del primo semestre 2017 si riduce a circa 10 milioni.

L’indebitamento finanziario

L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2017 risulta pari a circa 345,6 milioni (352,6 al 31 dicembre 2016) ed è riferibile a RCS per 363,2 milioni (366,1 al 31 dicembre 2016). La variazione della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2016 è principalmente riconducibile ai flussi di cassa generati dall’attività operativa (71,7 milioni), ai flussi di cassa assorbiti dalla dinamica del capitale circolante (25,2 milioni), agli esborsi per oneri non ricorrenti di RCS rilevati a conto economico in precedenti esercizi (11,9 milioni), all’attività di investimento (7,8 milioni), al pagamento di oneri finanziari ed imposte (13,1 milioni) e alla distribuzione di dividendi (6,7 milioni).

Nel seguito del 2017, il Gruppo Cairo Communication, con riferimento al perimetro delle sue attività Tradizionali, continuerà a perseguire lo sviluppo dei suoi settori editoria periodica Cairo Editore e raccolta pubblicitaria; per Cairo Editore continuando nella strategia di sviluppo volta a cogliere segmenti di mercato con maggiore potenziale, consolidando e sviluppando, inoltre, i risultati delle testate recentemente lanciate. Per tali settori, nonostante il contesto economico e competitivo, in considerazione della qualità delle testate edite e dei mezzi in concessione, considera realizzabile l’obiettivo di continuare a conseguire risultati gestionali positivi; c’è poi la volontà di impegnarsi con l’obiettivo di sviluppare la propria attività nel settore editoriale televisivo, per il quale si prevede il conseguimento anche nell’anno 2017 di un margine operativo lordo (Ebitda) positivo e in crescita rispetto al 2016.

Obiettivi confermati per RCS

Con riferimento alla situazione di RCS, in occasione della approvazione della semestrale al 30 giugno 2017, avvenuta in data 3 agosto 2017, gli stessi amministratori di RCS hanno comunicato che in assenza di eventi al momento non prevedibili, sono confermati gli obiettivi di risultato per il 2017, tra cui l’ Ebitda pari a circa 140 milioni di euro, il risultato netto in crescita e flussi di cassa positivi e in crescita.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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