Autore: Redazione
03/07/2017

Bundestag: multa da 50 milioni alle piattaforme social che non rimuoveranno contenuti d’odio

Stretta della Germania nei confronti di Facebook e Twitter, in vista delle elezioni di settembre. La legge, però, secondo molti, limita la libertà d’espressione. E per Facebook non risolverà il problema

Bundestag: multa da 50 milioni alle piattaforme social che non rimuoveranno contenuti d’odio

Dalle parole ai fatti: il Bundestag, il parlamento tedesco, ha approvato una legge che prevede una multa superiore ai 50 milioni di euro per le piattaforme social che non rimuoveranno i contenuti d’odio e le fake news in modo reattivo, nonostante le problematiche che una regola del genere ha sulla libertà d’espressione. La nuova normativa dà ai social network fino a ventiquattro ore per provvedere a cancellare i contenuti criminali e una settimana di tempo per trattare i casi meno chiari con l’obbligo di riferire alla persone che hanno fornito la segnalazione informazioni su come è stata gestita la situazione. A riportarlo i principali media internazionali, tra cui la Reuters. La decisione in vista delle elezioni federali La multa riguarderà anche l’amministratore delegato della compagnia che dovesse trovarsi in violazione della nuova legge, che tocca principalmente Facebook, finito negli ultimi mesi al centro del dibattito in materia. E la Germania ha voluto anche prendere una decisione drastica, in vista delle prossime elezioni federali in programma il 24 settembre, dopo le polemiche scatenatesi in seguito alla vittoria di Trump in America, e riguardanti il ruolo che hanno avuto le fake news su Facebook nel determinare i risultati della tornata elettorale. I vertici governativi tedeschi sostengono che questa legge contribuirà a mettere fine alla giungla informativa su internet. Al contrario, giornalisti, digital company e consumatori credono che la novità andrà a limitare la libertà sul web. Facebook in Germania Oggi Facebook vanta 29 milioni di utenti in Germania (una quota simile all’Italia, ma con circa 20 milioni di abitanti in più) e ha detto di lavorare seriamente per rimuovere i post illegali dalla piattaforma, circa 3.500 a settimana negli ultimi due mesi. “Questa legge non migliorerà gli sforzi per combattere questo importante problema sociale”, dichiara un portavoce del social, citato da Reuters. Ed entro la fine dell’anno, Avato, partner di Facebook in Germania, impiegherà circa 700 moderatori. Una survey condotta dal Governo tedesco ha individuato che Facebook ha cancellato il 39% dei post considerati criminali, Twitter solo l’1%. E il social di Zuckerberg crede di aver migliorato il processo, arrivando a rimuovere l’87% dei contenuti. Anche la piattaforma da 140 caratteri ha fatto dei passi in avanti, aggiungendo dei filtri e rendendo più trasparente il processo di segnalazione delle notizie potenzialmente criminali. L’inchiesta del Times of London Facebook era finito nel mirino del Times of London, una cui inchiesta aveva scoperto che i moderatori dell’azienda non cancellavano contenuti terroristici nemmeno dietro la segnalazione di un giornalista della testata, la cui identità non era naturalmente nota. Da allora la società americana ha annunciato un piano per assumere 3.000 nuovi professionisti per poter meglio monitorare la tipologia di contenuti caricati, in aggiunta alle 4.500 risorse già attive su questo fronte.