Autore: Redazione
04/04/2017

Brand-Cross chiude il 2016 in positivo, +33%. E prepara nuovi progetti

Un anno ricco di idee e innovazione per la società fondata nel 2015 da Emanuela Cavazzini e Roberto Bosatra, che cresce in parallelo all’industria del branded Content & Entertainment

Brand-Cross chiude il 2016 in positivo, +33%. E prepara nuovi progetti

Un pool di professionisti che si occupa della produzione di spot pubblicitari, film corporate, branded content, branded entertainment, brand web series e tv format e cinema. Tutto questo è Brand-Cross, la società fondata nel 2015 da Emanuela Cavazzini (Partner Founder & Managing Director Executive Producer) e Roberto Bosatra (Partner Founder e Ceo Executive Producer), che unisce le più accreditate professionalità in grado di offrire un servizio completo e vario. Unendo, infatti, il vasto know how alla gestione di artisti noti sia in ambito nazionale sia internazionale, Brand-Cross ha realizzato alcune tra le più importanti campagne pubblicitarie italiane e differenti prodotti di comunicazione, ciascuno pensato in funzione di ogni specifica piattaforma di utilizzo. Inoltre, grazie al rapporto societario con Bananas, che ne detiene il 70%, Brand-Cross assicura consulenza e supporto nell’ambito della ricerca e della gestione di attori, artisti e testimonial di successo. DailyMedia ne ha parlato con i due fondatori. Come si è chiuso, per voi il 2016? «Il 2016 è stato un anno particolarmente ricco di progetti e di innovazione sia per il settore sia per la nostra azienda in particolare, che ha registrato una crescita del 33%, realizzando importanti campagne pubblicitarie italiane e differenti prodotti di comunicazione per marchi quali Clarins, Hyundai, Veon, ICE, Artsana, Iper, WingaTV, CoReVe, solo per citarne alcuni. Due aspetti sono stati strategici per conseguire tale incremento: la congiunzione consolidatasi tra specifiche categorie merceologiche e tematiche narrative impiegate e la crescente domanda di specifici formati, che ha visto un’ascesa, in particolare, della categoria degli short film/documentary, web serie, accompagnata dalla sperimentazione di nuovi altri quali video seeding, flash mob, tour teatrali, tv format e VR experience». Possiamo citare alcuni nuovi clienti con cui collaborate? «A seguito di gare abbiamo acquisito clienti come ICE (mediante  l’agenzia Brand Portal), Hyundai (per cui siamo stati scelti direttamente dal  dipartimento di marketing e comunicazione dell’azienda) e Vidal Bagnoschiuma (per cui siamo stati scelti dall’agenzia Armando Testa). Infine, dall’agenzia BAM siamo stati scelti per la campagna Winga. Tuttavia, buona parte dei progetti realizzati nell’ultimo anno o poco più sono stati principalmente sviluppati a seguito di acquisizioni dirette più che mediante gare. E’ stato il caso di Veon, su cui abbiamo lavorato grazie all’agenzia americana Shareability, e della campagna Clarins, il cui incarico ci è stato fornito direttamente dal dipartimento marketing dell’azienda. Per la campagna di CoReVe, invece, siamo stati selezionati dall’agenzia Sunny Milano e, infine, per quella di Vidas siamo stati scelti dalla Armando Testa». Quali novità possiamo annunciare per il 2017? «Stiamo lavorando alla produzione di due nuove campagne pubblicitarie che saranno lanciate entro giugno, oltre al progetto di un evento mondiale, a una webserie e anche a un progetto di carattere cinematografico». Possiamo fare una previsione sull’andamento del mercato per l’anno in corso? «L’industria del Branded Content & Entertainment è in continuo fermento e il mercato delle aziende inserzioniste è sempre alla ricerca di soluzioni per la produzione e distribuzione di contenuti di marca dall’elevata qualità. Per il 2017 ci si attendono risultati addirittura superiori, che dovrebbero attestarsi attorno ai 350 milioni di euro, secondo le stime dell’OBE (Osservatorio sul Branded Entertainment). Sicuramente continueranno a coesistere strategie di comunicazione più tradizionali, ma ognuna delle quali potrà evolvere autonomamente, integrando format di branded entertainment innovativi che, grazie alla possibilità di intervenire sia a livello razionale sia emotivo, offriranno sempre più opportunità alle aziende di registrare un alto gradimento medio da parte dell’utente e una sua elevata capacità di coinvolgimento. Inoltre, è opinione comune che il 2017 sarà anche un anno all’insegna della rivoluzione digitale, in cui la tecnologia permetterà di costruire intorno al singolo utente una rete di dispositivi, possibilità, estensioni che aiuteranno le aziende a stabilire con il consumatore un rapporto personale ed esclusivo, all’interno del quale la proposta di contenuti di brand qualitativamente alti rappresenterà soltanto la premessa. Infine, è previsione diffusa che nel caso del social live streaming, Facebook potrebbe fare da vettore e volano principale per l’introduzione di questo nuovo strumento di comunicazione».