Autore: Redazione
15/11/2017

Viaggio all’interno del panorama del mobile adv: una mappa per i marketer

DailyNet ospita l’intervento di Fabio Zoboli, country managing director Italy di SpotX relativo a uno dei temi più attuali e dibattuti dell’intero ecosistema digitale

Viaggio all’interno del panorama del mobile adv: una mappa per i marketer

di Fabio Zoboli, Country Managing Director (Italy) - SpotX

Pensate all'ultima volta che avete controllato le notizie: stavate leggendo un giornale o stavate scorrendo il dito sul vostro telefono?

La maggior parte delle persone propenderebbe per la seconda, specialmente in Italia, dove il 32% degli utenti internet consumano in prevalenza media online. Con schermi più grandi e connessioni più veloci, guardano sempre di più video sui loro dispositivi mobile. Mentre internet e in particolare quello su mobile continuano a crescere, in Italia già 8 teenager su 10 guardano video online giornalmente.

È chiaro che la visione di video su smartphone e tablet è in aumento tra i consumatori italiani. Come si stanno adattando i brand? Molti stanno investendo maggiormente in mobile e video. Infatti, nel 2015, gli investimenti nella pubblicità mobile in Italia sono aumentati del 53%.

Tuttavia i brand non dovrebbero semplicemente spendere soldi sul “mobile” in modo del tutto casuale. Poiché il consumo di video mobile raggiunge livelli record, i player del settore digital devono essere pronti a seguire i consumatori in acque ancora inesplorate. Offriamo tre suggerimenti ai marketer che desiderano intraprendere questo viaggio.

1. Guidare le aspettative del consumatore: con così tanti contenuti video di alta qualità a portata di mano, i consumatori si aspettano che gli annunci pubblicitari siano all’altezza del prodotto. Si aspettano inoltre che siano una parte ininterrotta della loro esperienza mediatica. Fortunatamente, i progressi tecnologici hanno reso più facile per i brand la creazione di annunci specifici per i dispositivi mobile, con conseguente migliore qualità, copertura e prestazioni. Ad esempio Geico, un'azienda americana di assicurazioni auto, ha creato un video “mobile” divertente ed estremamente efficace con uno specifico slogan adatto al contesto che recitava: "non puoi saltare questo annuncio".

2. Rimanere in vista: la visibilità rimane una preoccupazione fondamentale per molti inserzionisti, ma i brand stanno facendo passi da gigante nel campo del “mobile”. Ad esempio, numerosi partner tecnologici e compagnie analitiche sono ora in grado di verificare che il pubblico target stia visualizzando le campagne pubblicitarie giuste. Inoltre, nuove unità video collocabili in paragrafi di testo, come l'unità pubblicitaria In-Content di SpotX, sono ora disponibili sui dispositivi mobile. Ciò significa che gli annunci video verranno riprodotti solo quando si trovano sullo schermo, con il risultato di una visibilità del 100%.

3. Aggirare i “walled garden”: i cosiddetti “walled garden” hanno prodotto alcune delle più grandi sfide per i marketer del settore digital, tra cui inefficienza e scarsa visibilità nell’esperienza del cliente. Gli acquirenti credono erroneamente che i giganti dei media americani siano gli unici player ad offrire dati, scalabilità ed efficienza. Quando possibile, i brand dovrebbero dirigersi verso il mercato aperto, dove la concorrenza tra i player indipendenti alimenta un migliore servizio per il cliente e i brand possono acquisire una maggiore comprensione del successo del marketing mobile.

Tutti a bordo del Mobile

Mentre i brand si imbattono in un territorio inesplorato, molti si avvicinano a queste sfide con cautela, tenendo conto del “mobile” come una parte delle spese della campagna piuttosto che come elemento a sé stante.

Vediamo però che il mercato si sta evolvendo e che gli acquirenti di annunci pubblicitari sofisticati stanno spostando il loro budget per campagne video attraverso schermi di ogni tipo, riconoscendo l'importanza di tablet, cellulari e TV collegate o, per farla breve, del Total Video. Insomma si stanno rendendo conto che il video è video indipendentemente dal luogo di fruizione, e stanno inoltre pianificando in base al pubblico di destinazione e il tipo di esperienza di ogni dispositivo.

Non c'è da meravigliarsi: quello che sta succedendo in Italia fa parte di una tendenza globale più ampia del consumo mobile di video. In tutto il mondo, gli smartphone e i tablet hanno superato i computer da scrivania come dispositivi più popolari, e ciò significa che i consumatori obiettivo degli inserzionisti possono essere trovati intenti a navigare sul web e a guardare video sul cellulare. E dal momento che il 75% degli italiani ora possiede uno smartphone, è il momento per i brand di alto livello di raggiungere i consumatori italiani laddove è più probabile trovarli.

Il settore è ancora alle prese con sfide di non poco conto nel seguire potenziali clienti attraverso i dispositivi e nel mondo del “mobile”. Tuttavia, se i brand terranno a mente questi tre suggerimenti nel corso del loro viaggio, allora la navigazione verso il futuro della pubblicità mobile filerà liscia come l’olio.