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L’impatto di Subito in Italia: 10 anni di consumi e di cambiamenti socio-culturali

Autore: Redazione


Numeri e traguardi raggiunti dal gruppo dalla sua nascita italiana, tra crescita di posti di lavoro, sviluppo di un’economia sostenibile e rispetto dell’ambiente. Una mostra fotografica a Milano ne ripercorre i successi

Dieci anni sono passati dall’inizio dell’avventura targata Subito. La classica cifra tonda che merita brindisi, celebrazioni ma anche un’analisi che magari sappia ripercorrere gli anni dell’azienda nel nostro Paese. Subito, da sempre impegnata nel sostenere la trasformazione digitale dei consumi e la competitività delle imprese, ha contribuito in modo considerevole a far crescere il mercato second-hand che nel 2016 è valso l’1,1% del PIL italiano (Osservatorio 2016 Second Hand Economy condotto da Doxa su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 1.001 interviste Cati). Dal 2007 a oggi, inoltre, l’azienda ha visto una crescita dei posti di lavori del 58% e del fatturato del 68% (crescita media sul periodo di tempo 2007-2017).

Nuove modalità di gestione dei consumi

Parte di Schibsted Media Group - multinazionale norvegese fondata nel 1839 che oggi conta 6.900 dipendenti e opera in 30 Paesi - Subito è nata nel 2007 a Milano e ha conquistato negli anni un posto importante nel nostro Paese, posizionandosi tra i primi 10 brand online più visitati e come primo servizio di annunci classificati sul web con l’80% di market share. In questo decennio l’azienda ha ricoperto un ruolo sempre più nevralgico nell’introdurre una nuova modalità di fare e gestire i consumi, alimentando l’economia circolare, un modo di intendere il rapporto tra economia e società che si basa sulla non linearità del classico ciclo di vita di un bene.

Crescita sostenibile e riduzione dell’impatto ambientale

In questo contesto evolutivo, Subito ha contribuito a fare education nel nostro Paese, rendendo il consumatore maggiormente consapevole del potenziale e dei vantaggi derivanti dal digitale e dalla circular economy grazie a un servizio sempre più innovativo e veloce in grado di tradurre in azioni concrete questo nuovo stile di consumo. Crescita sostenibile, responsabilità sociale e riduzione dell’impatto ambientale sono alcuni dei valori chiave di cui Subito si è fatta promotrice e sostenitrice in questi anni attraverso investimenti in innovazione, risorse umane e progetti a valore di marketing e CSR sul territorio per sensibilizzare gli italiani, accelerare i benefici del digitale e contribuire all’evoluzione socio-economica del Paese.

Prendersi cura di cittadini, Pmi e ambiente

“Nel corso di questi 10 anni l’azienda si è evoluta moltissimo; ci siamo trasformati anticipando l’evoluzione del mercato e dell’economia globale, interpretando bisogni inespressi e introducendo nuovi modelli di consumo. Ci impegniamo a essere una società socialmente responsabile che si prende cura dei cittadini, delle piccole e medie imprese e dell’ambiente, per esempio riducendo le emissioni di 6,1 milioni di tonnellate di CO2e solo nel 2016 (Second Hand Effect - ricerca condotta per i marketplace di Schibsted Media Group in Italia, Spagna, Francia, Svezia, Norvegia, Finlandia, Ungheria, Marocco)”, afferma Melany Libraro, ceo di Schibsted Italy. “Attualmente supportiamo un italiano su tre connesso a vendere e comprare beni o servizi; nei prossimi anni puntiamo a raggiungere tutti gli italiani che accedono a internet, aumentando i servizi offerti grazie alle sinergie con gli altri brand del Gruppo: InfoJobs e Pagomeno”.

Crescono gli utenti, aumentano gli annunci adv

Il percorso di espansione dell’azienda in Italia ha visto incrementare velocemente nell’arco di questo decennio il numero dei dipendenti. Dall’apertura in Italia a oggi le persone che lavorano in Subito sono passate da 4 a 250 dipendenti (+58%). Questa crescita, affiancata a politiche di welfare intraprese dal 2014, ha permesso a Subito di entrare nella Top 25 medium companies del Great Place to Work 2016. Anche gli utenti mensili sono cresciuti velocemente, registrando un balzo considerevole dal 2014 con il lancio delle app e attestandosi attualmente a 8 milioni mensili; mentre sono oltre 24.000 le aziende che hanno investito sulla piattaforma per ampliare il loro business e raggiungere un bacino di consumatori sempre più ampio. Quest’accelerazione del servizio e del suo utilizzo è avvallata anche dal percorso di crescita continua degli annunci pubblicati online. Dai 62.600 registrati alla fine 2007 ai 30 milioni della fine 2016, hanno registrato un +99%.

Istantanee di un cambiamento

Per celebrare il decennio, Subito ha deciso di sviluppare un progetto fotografico che rendesse protagonista la seconda vita dei consumi tipici dell’italianità, raccontata attraverso un percorso di cambiamenti socio-culturali. Ispirata alle 10 ricerche più frequenti su Subito, Simone Bramante, digital creative director, e il più famoso instagrammer italiano noto come Brahmino, ha realizzato insieme a Subito “Storie di un passato futuro”, una mostra in scena al Mudec - Museo delle Culture di Milano.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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