Autore: Redazione
27/09/2017

Glomex porta in Italia il suo video media exchange, soluzione che avvantaggia content creator ed editori

La società sussidiaria di ProSiebenSat. 1 entra nel mercato locale con una piattaforma che permette ai publisher di integrare gratuitamente un player e di scegliere contenuti dal suo network di creatori. Dailynet ha contattato Marco Di Gioacchino, content & publisher acquisition director Italy

Glomex porta in Italia il suo video media exchange, soluzione che avvantaggia content creator ed editori

Il fascino del video ha ammaliato l’intero ambiente digitale. Utenti e advertiser sono stati, negli ultimi anni, letteralmente catturati da un formato contenutistico che continua ad espandersi per fruizione e valore economico. Tanto che la domanda di spazi arriva quasi a superare l’offerta. Glomex, società sussidiaria di ProSiebenSat. 1 Digital GmbH, è un player nuovo, lanciato un anno fa in Germania, ma già affermata abbastanza da sconfinare nel mercato italiano, in quello olandese e in Gran Bretagna.

È una piattaforma di video media exchange, che mette insieme una proposta da 140.000 video di content producer indipendenti e da veri e propri editori, un player da integrare nei portali dei clienti e spazi dedicati ai preroll, costituendo per i publisher un supporto a livello di entertainment e per i produttori di contenuti una fonte di revenue supplementare. Ma come funziona esattamente? Lo abbiamo chiesto a Marco Di Gioacchino, content & publisher acquisition director Italy di Glomex.

Quali sono le caratteristiche della piattaforma?

Glomex è una media exchange platform globale dedicata ai video premium, fondata un anno fa dalla divisione della piattaforma per i contenuti video digitali di ProSiebenSat.1, una delle company televisive indipendenti più importanti d’Europa. Il nostro focus è connettere velocemente publisher e content provider, monetizzando il traffico con contenuti provenienti da seconde parti o dal mercato internazionale. La nostra piattaforma, ad oggi, consegna oltre 140.000 video a 250 siti in Europa.

Chi beneficia dei vostri servizi? E come si inseriscono nel mercato video?

Vogliamo mettere assieme i principali editori e content producer, proponendoci come una piattaforma che riunisce contenuti premium. Non è una cosa poi così comune, è molto diffusa in questo segmento la tendenza di prendere i video da più fonti generalistiche o direttamente dalla rete. Il vantaggio che offriamo agli advertiser è il nostro plug-in, un player che propone video già scremati alla fonte, inserito nelle property di top publisher e quindi in un contesto controllato e garantito. Con questo modello riusciamo a ottenere dei CPM più elevati della media del mercato e assicurare la brand safety. Avendo un accorto di revenue share con i nostri partner - editori e content creator - dobbiamo garantire un controllo trasparente della viewability, e a quel punto riusciamo a offrirlo anche agli investitori.

Chi ci guadagna?

Non facciamo pagare alcuna fee agli editori che decidono di integrare il nostro player, e nemmeno la syndication sui contenuti prodotti da altri. Guadagnamo dai preroll e dividiamo le revenue con entrambe le parti in causa.

È possibile per gli editori scegliere i contenuti da riprodurre?

Mettiamo a disposizione un archivio di contenuti: l’editore può decidere di crearsi la cosiddetta playlist di video, oppure proponiamo noi playlist curate dal nostro team editoriale e vicine all’editore che richiede i nostri servizi. I contenuti che proponiamo provengono da creator appartenenti a tutte le country su cui siamo attivi, chiaramente riadattati per i territori su cui operiamo. Sul nostro plug-in viene caricata una lista di contenuti in modalità revolver - ovvero che si avviano in sequenza - su cui andiamo ad inserire preroll prima del primo video, in modo da salvaguardare la user experience.

Come si compone la sede italiana?

Abbiamo recentemente aperto un nostro punto commerciale a Milano, ma vista la natura del nostro business la location non è uno degli aspetti primari. In Italia il mio ruolo è vicino a quello di un consulente che conosce bene i problemi di editori e sales che lavorano con noi. Per ora stiamo contattando i publisher italiani, lavorando in parallelo sui contenuti. Ci rivolgeremo chiaramente a editori nostrani, ma i video content, se riadattabili al nostro mercato, possono provenire anche da producer esteri.

Avete già stabilito degli obiettivi per il primo anno in Italia?

La società ha segnato una rapida crescita nei territori di lingua tedesca, e ora sta seguendo lo stesso ritmo in UK. Dobbiamo essere quindi molto ambiziosi anche in Italia. Il nostro è un mercato molto frammentato, con molti operatori piccoli e medi, ma proprio per questo credo che il ruolo di Glomex possa essere molto importante nella creazione di revenue e nella riduzione dei costi, aumentando la profittabilità dell’ecosistema video italiano.