Autore: Redazione
05/10/2017

Doxa: al via da settembre i servizi video-analytics per il retail grazie alla partnership stretta con Dialogica

Ne parla Paola Caniglia, Retail & Crowdsourcing Director dell’istituto di ricerca presieduto da Marina Salamon

Doxa: al via da settembre i servizi video-analytics per il retail grazie alla partnership stretta con Dialogica

Doxa rafforza la propria offerta di analisi dei dati con il lancio, lo scorso settembre, di una piattaforma di video-analytics che si rivolge a retailer e aziende che vogliano conoscere i comportamenti dei consumatori rispetto ai loro prodotti. Il servizio è realizzato in partnership con Dialogica, società di consulenza e marketing presieduta da Matteo Testori, che utilizza una tecnologia in grado di tracciare, misurare e segmentare i comportamenti di acquisto e le scelte degli shopper nel canale grande distribuzione e nei negozi tradizionali, nonché l’audience della comunicazione esterna e degli eventi. Il servizio è inserito nell’ambito della divisione Retail & Crowdsourcing di Doxa, diretta da Paola Caniglia.

«Con l’introduzione del video analytics gli strumenti di ricerca sui comportamenti dello shopper raddoppiano. Il nuovo servizio integra con la misurazione tecnologica il nostro servizio di crowdsourcing che fornisce l’effettiva esperienza sul punto vendita». Il riferimento è al panel di 10mila consumatori che attraverso una app (Roamler, sviluppata in Olanda e in utilizzo esclusivo di Doxa) dello smartphone fornisce, su richiesta, informazioni fotografiche raccolte sui punti vendita o risposte a questionari mirati sulla propria esperienza d’acquisto. È un modo di raccogliere dati sull’esperienza pratica di acquisto che attraverso la tecnologia di Dialogica diventa automatica e libera da qualsiasi mediazione da parte dello shopper. Infatti, attraverso un sensore, l’individuo viene intercettato sin dal momento in cui si ferma davanti a una vetrina, fino al momento dell’effettiva scelta di acquistare, senza accorgersene. Si tratta di una tecnologia assolutamente non invasiva, anche se in grado di identificare il genere della persona e di collocarla in una determinata fascia d’età nonché in un certo target, autorizzata dal Garante per la protezione dei dati personali.

Spiega Testori: «Il sensore raccoglie le informazioni attraverso i pixel ma non scatta immagini delle persone, che non sono direttamente identificabili. Attraverso la stessa tecnologia è anche in grado di capire in quale direzione si rivolge lo sguardo dello shopper, e quindi di desumere quale prodotto esposto sta guardando». «Attraverso i video analytics - continua Caniglia - possiamo riportare sul piano “fisico” la fotografia di ciò che accade nei punti vendita in modo puntuale attraverso i numeri, che fino a oggi erano territorio esclusivo dell’online, e questo costituisce una unicità della nostra offerta».

L’utilizzo di questi dati è molteplice, dalla revisione del visual merchandising i vetrine ed espositori, alla verifica dei flussi e dell’attrattiva generata da pubblicità esterna capire quanto incide il loro posizionamento, allo studio di quanto accade durante un evento per verificarne l’efficacia di marketing, al monitoraggio di attività temporanee negli aeroporti e nelle stazioni. «Gli acquirenti di questi dati sono i retailer, i produttori, le società di comunicazione che vogliono monitorare e performance delle campagne affissioni, gli organizzatori di eventi. Prevediamo un grande sviluppo di questo servizio  - conclude Caniglia - anche grazie al nostro posizionamento presso i retailer».