Autore: Redazione
10/01/2017

App Store ottiene fatturati record per 240 milioni solo a Capodanno

Al top Super Mario Run ma il business non è sostenibile: solo il 3% ha speso soldi per la versione a pagamento

App Store ottiene fatturati record per 240 milioni solo a Capodanno

A Capodanno è boom di acquisti sull’App Store. Come rivelato da Apple, il primo giorno del nuovo anno è stato il più importante in termini di volumi per l’App Store, con transazioni arrivate ai 240 milioni di dollari in 24 ore. “Il 2016 è stato un anno da record e il 2017 inizia alla grande - dice Philip Schiller, senior vice president Worldwide Marketing di Apple -. Vogliamo ringraziare la nostra intera comunità di sviluppatori per le molte app innovative che hanno creato e che, insieme ai nostri prodotti, contribuiscono realmente a migliorare la vita delle persone”. Da quando l’App Store è stato lanciato nel 2008, ricorda l’Ansa, gli sviluppatori hanno guadagnato oltre 60 miliardi di dollari, creando nuove esperienze per i clienti di App Store, iPhone, iPad, Apple Watch, Apple TV e Mac. A beneficiare di questa positiva tendenza anche gli sviluppatori, che solo l’anno scorso hanno guadagnato 20 miliardi di dollari, ben il 40% in più del 2015. Spostando l’attenzione sul mese di dicembre, gli acquisti sull’App Store hanno toccato i 3 miliardi di dollari. Al top si è posizionata Super Mario Run, con oltre 40 milioni di download in soli 4 giorni. Proprio Super Mario Run, il popolare gioco di Nintendo sbarcato da poche settimane su iPhone, sarebbe un successo mediatico ma una delusione dal punto di vista dei guadagni: a fronte dei 90 milioni di download complessivi solo il 3% degli utenti avrebbe optato per la versione a pagamento. Sono le stime pubblicate da Newzoo, che parla di 30 milioni di dollari fatturati dall’azienda giapponese, pari a circa 3 milioni di download a pagamento. In pratica, poco più del 3% rispetto ai 90 milioni di download totali registrati qualche giorno fa. Il business model che richiede il pagamento di 9,99 euro per accedere ai livelli successivi è stato ritenuto dagli analisti come “atipico” e questo ha influito sul calo del titolo Nintendo nelle contrattazioni borsistiche.