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Alibaba, in aumento i prezzi degli spazi pubblicitari sui marketplace

Autore: Redazione


La società di ecommerce ha rivisto al rialzo le guidance per l’anno: su la domanda per la promozione dei propri negozi. E ben il 60% delle entrate proviene da Alimama

Alibaba ha rivisto al rialzo le stime per quest’anno scacciando le preoccupazioni riguardo al tiepido andamento dell’economia cinese e mettendo in evidenza una fascia molto attiva nel Paese asiatico, quella rappresentata dagli online shopper. Nell’ambito di una due giorni dedicata agli investitori la scorsa settimana, la società ha spiegato i motivi alla base della revisione verso l’alto della guidance: i volumi di vendite continuano ad aumentare, e con essi anche la domanda di spazi pubblicitari da parte degli inserzionisti e il relativo prezzo. Addirittura Jack Ma, fondatore e ceo della compagnia quotata sui listini di New York, ha ammesso l’obiettivo di arrivare a 1 trilione di dollari  di Gross Merchandise Volume nel 2020. Oggi Alibaba ha una capitalizzazione di circa 350 miliardi di dollari. E i suoi più recenti annunci confermano la larghezza e l’importanza di internet per la Cina, un Paese i cui canali online sono spesso oscurati e censurati dalle autorità governative. Un destino che non sta però colpendo l’ecommerce, un ambito che naviga a gonfie e vele. Il potenziale dell’ecommerce Stando ad alcuni dati citati dal New York Times, gli acquirenti online cinesi sono arrivati a quota 467 milioni l’anno scorso: numeri che testimoniano la grandezza di un mercato e insieme ne ribadiscono le enormi potenzialità se si considera che la popolazione del gigante asiatico supera gli 1,3 miliardi di persone. Allo stato attuale Alibaba, e il suo rivale Tencent, sembrano essere gli unici operatori in grado di competere con Facebook e Google. E sebbene Alibaba sia la più grande azienda cinese di commercio elettronico, non è proprietaria di alcun marchio. La compagnia offre diversi marketplace all’interno dei quali i merchant possono entrare in contatto con clienti e consumatori. Il tema che qualifica Alibaba rispetto a concorrenti come Amazon è il suo patrimonio di acquirenti cinesi. Non solo: il valore degli spazi pubblicitari per la promozione della merce sta incrementando a ritmi molto elevati. Almeno è quanto sostiene Maggie Wu, responsabile delle attività finanziarie del colosso. Alibaba vola sulle ali della pubblicità Il 60% degli introiti segnati da Alibaba è arrivato tramite Alimama, una piattaforma advertising in cui i merchant competono per accaparrarsi l’inventory. Negli ultimi tempi i prezzi su Alimama sono cresciuti e ciò ha permesso ad Alibaba di generare margini migliori dalla raccolta pubblicitaria. Questa tendenza incrementale dei prezzi, che rimangono comunque più contenuti rispetto a mercati più evoluti, ha provocato anche proteste tra i negozianti online cinesi. In ogni caso le stime per il futuro paiono andare verso una riduzione del gap di prezzi, un ulteriore elemento  favore del business di Alibaba. E l’advertising è al 100% dipendente da ciò che vogliono i  merchant, i quali biddano click per click definendo così i prezzi.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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