Autore: Redazione
09/11/2017

Al Web Summit di Lisbona Ryanair torna a parlare di voli cancellati. E attacca i media

Il responsabile marketing, Kenny Jacobs, fa mea culpa, ma sottolinea anche l’impegno della compagnia aerea che mira a diventare l’Amazon del travel

Al Web Summit di Lisbona Ryanair torna a parlare di voli cancellati. E attacca i media

A poche settimane dalla cancellazione di migliaia di voli, Ryanair torna a parlare. E, per farlo, sceglie il prestigioso palco del Web Summit di Lisbona. In un’intervista con Lara O’Reilly, giornalista del Wall Strett Journal, il chief marketing officer della compagnia aerea, Kenny Jacobs, ha affrontato la vicenda attaccando i media per le ripercussioni sul brand. La tesi di Jacobs è che i 700.000 voli cancellati rappresentino solo lo 0,5% dei viaggi aerei annuali offerti dall’azienda. Un numero che non mente, ma si sa, spesso i numeri vengono trascurati. Amore e odio Jacobs si è scusato per l’accaduto, affermando che non era intenzione di Ryanair lasciare a terra milioni di persone, specificando, però, come il 98% dei clienti abbia potuto prenotare un altro volo o sia stato rimborsato. Il manager ha ribadito che la vicenda è stata ingigantita dai media. “Ci sono stati articoli in cui è stato scritto che i piloti non vogliono lavorare con noi. Nulla è più lontano dalla realtà. Siamo uno dei posti di lavoro preferiti dai piloti in Europa”, ha detto Jacobs. I media, secondo il manager, hanno una relazione amore e odio con Ryanair: “La tua audience è il cliente e non i media”, ha puntualizzato. L’Amazon dei viaggi Ryanair, nella sua storia, ha sfruttato i media come canale di comunicazione spesso con creatività sensazionali, ha sottolineato Lara O’Reilly. Jacobs ha risposto che occorre concentrare l’attenzione su ciò che è oggi la compagnia, un vero innovatore, anche in campo digitale. “Vogliamo essere l’Amazon dei viaggi”, ha continuato, riferendosi al lancio Ryanair Tickets e alle rinnovate app per mobile. Non solo, la compagnia aerea sta stringendo partnership per permettere ai clienti di prenotare eventi direttamente dal suo sito. Un passo in avanti per diventare l’Amazon del travel.