Airbnb acquisisce la startup ad tech AdBasis

Airbnb si rafforza nel mondo dell’ad tech con l’acquisizione della startup AdBasis, che ha costruito una piattaforma e una dashboard per l’ad testing e l’ottimizzazione. La società ha confermato l’operazione, ma non ha fornito ulteriori dettagli, riporta TechCrunch, mentre AdBasis ha pubblicato sul suo sito una breve nota. “Siamo felici di condividere con voi che al 30 novembre 2017, AdBasis è stata comprata da Airbnb. Come parte di Airbnb, il nostro team continuerà fare da apripista nel digital creative testing e nelle tecnologie di ottimizzazione. Guardiamo avanti per proseguire il nostro lavoro per cambiare il modo con cui il mondo vede gli annunci”. Adbasis AdBasis è stata fondata Jason Puckett e Joe DiVita a Chicago e non è chiaro quali siano le dimensioni dello staff. L’azienda descrive se stessa come “un ambiente per il testing e un analytics tool per le società che conducono test A/B e multivariati su search, display e mobile”. AdBasis consente di tracciare i ricavi, e come i cambiamenti impattano sul contenuto degli ad, sul bidding, il targeting e altri parametri relativi alle performance. La società ha anche creato delle statistiche basate sui dati proprietari con l’obiettivo di ottimizzare le campagne future, decidendo dove veicolare i soldi. “Vogliamo che i nostri clienti abbiano un’esperienza ottimale per ogni momento del giorno, della settimana, per ogni keyword, prodotto, luogo e audience”, spiega l’azienda. AdBasis cesserà di operare e smetterà le attuali collaborazioni a partire da febbraio dell’anno prossimo. La sigla lavora con Safeway, Tableau, 3Q Digital, iProspect, per citare alcuni clienti. I piani di Airbnb Allo stato attuale Airbnb non eroga pubblicità sulla sua piattaforma, ma negli ultimi mesi ha compiuto diversi sforzi per potenziare la propria immagine con il marketing. E la compagnia sta anche evolvendo il modo con cui lavora con i siti affiliati, che possono ora embeddare le liste di Airbnb.La tecnologia di AdBasis potrebbe essere usata per migliorare la misurazione di come tali liste performano. Secondo TechCrunch, la società prevede di usare il tool internamente.