Autore: Redazione
30/06/2017

OMG: dal new business 250 milioni in più di billing. La crescita prosegue nel 2017, con focus sul digital

Il chief executive officer Marco Girelli illustra l’andamento del Gruppo di cui è ceo, che vede l’amministrato aumentare del 25% anche nel primo semestre, con molte gare in corso e un’implementazione dell’organizzazione per rendere più efficace la comunicazione online

OMG: dal new business 250 milioni in più di billing. La crescita prosegue nel 2017, con focus sul digital

Vero che la recentissima perdita del budget di PSA impatterà negativamente per 60 milioni di euro al passaggio di incarico da PHD a MediaCom ma, intanto, OMG, grazie al new business messo a segno nel 2016 e che è diventato effettivo quest’anno, “scarica” sul 2017 qualcosa come 250 milioni di euro di amministrato in più, ai quali corrisponde anche un aumento nell’ordine del 30% dei talenti del Gruppo guidato da Marco Girelli, che sono ora più di 450. Ripartiti, per quanto riguarda solo le centrali, tra OMD e Omni@, oltre che la citata PHD. Metà circa del new business è costituito dal solo Gruppo Volkswagen e non è finita, considerando le molte gare già vinte nella prima parte del 2017 - per un’ulteriore crescita di oltre il 25% del billing - e quelle in cui il Gruppo è tutt’ora impegnato, a livello sia internazionale che locale, con la possibilità, quindi, di ulteriormente incrementare l’amministrato. Naturalmente, a perimetro omogeneo, l’andamento, su questo fronte, sarebbe “moderatamente positivo”, così come lo ha definito a DailyMedia il ceo del Gruppo, Marco Girelli, ieri, a margine dell’incontro “Comunicare Domani”, organizzato da AssoCom, di cui è vice presidente. E non potrebbe essere diversamente, visto che, con i suoi volumi, OMG tende a riflettere l’andamento di mercato che, appunto, come hanno rivelato i forecast rilasciati dall’associazione, è poco più che flat.
OMG: la sfida dell’online
«L’ultima gara che abbiamo vinto e di cui è stata data ufficializzazione pochi giorni fa è quella per il digital di Eni cui abbiamo partecipato, in raggruppamento con TBWA\Italia, che fa sempre parte di Omnicom, con Annalect, la nostra unit digital - spiega Girelli -: la quale avrà tra le sue competenze quella di personalizzare le diffusioni di contenuti online. Cito questa novità non solo per l’importanza del cliente conquistato ma, anche, perché è una delle tante che conferma come il nostro focus, “di pensiero” e operativo, sia sempre di più sull’online e sulle nuove modalità anche organizzative che il suo peso nella composizione del media mix di un piano di comunicazione comporta per noi. La sfida, oggi, è quella, infatti, di fondere al meglio e, cioè, con la massima efficacia per i clienti, gli insight di cui disponiamo con il delivery dei messaggi. Argomento, quest’ultimo, che impatta ovviamente anche sul loro sviluppo, di cui si occupano i creativi delle agenzie, ma con i quali stiamo relazionandoci in modo sempre più stretto, anche perché, di fatto, si lavora sempre di più in tempo reale. E’ un approccio, questo, al quale siamo chiamati e per il quale ci stiamo organizzando, che diventa per noi ineludibile perché i clienti più strutturati ragionano ormai con questa logica e, nelle gare, in particolare, ci giudicano molto sulla capacità che dimostriamo di saperci adattare ai loro processi, che sono sempre mirati ai risultati. A maggior ragione se fanno dell’ecommerce. Le variabili di coinvolgimento e disponibilità all’acquisto da parte dei consumatori sono sempre di più e diverse e, questo, pone alla base un problema di raccolta di questi dati e, quindi, di una loro gestione e messa in ordine per essere trasferiti infine in modo filtrato ai planner. Questo ci sta spingendo, al di là dei piani formativi interni, a cercare partner caratterizzati da profili innovativi, cosa che non è escluso che possa avvenire anche attraverso acquisizioni di strutture specializzate».