Autore: Redazione
18/10/2016

Zaini debutta in tv con il cioccolato Emilia e Leo Burnett

Table Spot è la casa di produzione, che ha girato il film utilizzando cioccolato vero

Zaini debutta in tv con  il cioccolato Emilia e Leo Burnett

Emilia, il blocco di cioccolato fondente Zaini, entra per la prima volta in televisione con una campagna pubblicitaria firmata da Leo Burnett Italia, che già seguiva il cliente (il planning è interno, ndr). Emilia è il brand del cioccolato da cucina, quello preferito dagli italiani per la preparazione dei dolci. Ma l’amore per il cioccolato Emilia della Luigi Zaini spa, ha una lunga storia, cominciata nel 1913, anno della fondazione della nota Fabbrica di Cioccolato in via De Cristoforis, nei pressi di Corso Como a Milano. Oggi con il debutto in tv dello spot Emilia, Zaini celebra la qualità di un nome che da generazioni ispira la fantasia e la creatività in cucina. Nello spot ideato da Leo Burnett e in onda sulle reti Mediaset nei mesi di ottobre e novembre, il blocco di cioccolato Emilia diventa una vera e propria fabbrica di dolci: sminuzzato, fuso e lavorato si trasforma ogni volta come per magia. Una magia a cui contribuiscono il sound design e la musica di Enrico Ascoli e la regia di Roberto Calvi. La produzione la produzione è firmata da Table Spot, il service milanese fondato da Dario Cattadori. Il film – come spiega lo stesso Cattadori – ha una particolarità: “E’ stato girato utilizzando cioccolato vero, cosa che ai non addetti ai lavori potrebbe sembrare scontata ma che in realtà è del tutto inusuale, vista la delicatezza del prodotto e la sua sensibilità al calore e alle luci che, ovviamente, caratterizzano una location durante le riprese. Tecnicamente, questa ‘impresa’ è stata realizzata grazie all’impiego di luci fredde LED, unitamente a quello di un’enorme quantità di cioccolato, che il cliente ha messo a nostra disposizione dopo averla prodotta appositamente per questo scopo. Se avessimo usato cioccolato finto avremmo ottenuto un’immagine perfetta; utilizzando quello vero abbiamo rinunciato alla perfezione dell’immagine, ma abbiamo aggiunto realismo, appetitosità  e un valore in più al prodotto e al messaggio”.