Autore: Redazione
14/11/2016

WPP Italia: nel 2016, fatturato a +6% e profitti a +2%. Il Gruppo chiude con Doing ed entra in LTP e in una cdp

Il Gruppo di cui è country manager Massimo Costa si appresta a realizzare un aumento del giro di affari doppio di quello della spesa in advertising; e sta finalizzando l’acquisizione della web factory e di quote della società di consulenza e di una sigla di produzioni video

WPP Italia: nel 2016, fatturato a +6% e profitti a +2%. Il Gruppo chiude con Doing ed entra in LTP e in una cdp

In occasione del Forum organizzato con The European House - Ambrosetti, sono emersi, venerdì scorso a Milano, anche i dati sull’andamento 2016 e le prime novità per il 2017 di WPP Italia. Il Gruppo di cui è country manager Massimo Costa dovrebbe chiudere con un fatturato a quota 300 milioni di euro, in crescita di circa il doppio rispetto all’aumento atteso per gli investimenti in questi dodici mesi, che è del 3,4%. Per il giro d’affari di WPP Italia è atteso, infatti, un aumento di circa il 6%, con due punti in più, sempre rispetto al 2015, per quanto riguarda i profitti. L’incremento, ancora una volta, sarà per altro generato da tutte le altre attività del Gruppo non pubblicitarie. Confermato invece - come anticipato da DailyMedia - che saranno proprio le agenzie creative le prime a riunirsi, a partire dal 2018, nel nascente Campus che sorgerà nell’area milanese ex Richard Ginori sui Navigli, in una logica di “famiglie” pronte ad aggregare, dove sarà possibile, le sigle pubblicitarie con altre strutture di comunicazione e rp con le quali già oggi lavorano in sinergia. Ma nel WPP Village, poi, arriveranno anche le sigle media di GroupM e quelle di Kantar, impegnate nelle ricerche, attualmente concentrate nei relativi building di Assago. A regime, basandosi sui talenti attualmente coinvolti, sarà una “cittadella” di 2.500 collaboratori, integrati secondo un modello che la holding guidata da sir Martin Sorrell sta implementando a livello internazionale. Proprio quest’ultimo ha recentemente ribadito che il nostro è uno dei Paesi su cui il Gruppo conta di più in chiave di sviluppo, per quanto riguarda l’Europa, in particolare dopo la Brexit inglese.

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Le acquisizioni in arrivo

Questo significa anche crescita per vie esterne, soprattutto nelle aree dove è atteso il maggiore tasso di sviluppo,  cioè il digitale e la produzione di contenuti. Sul primo fronte, la novità è l’ormai quasi conclusa acquisizione di una quota di controllo di Doing, l’azienda di consulenza digitale dalla forte anima internazionale nata dall’unione di Dnsee, Hagakure e Banzai Consulting. L’operazione sarebbe alle fasi finali dopo lunghe trattative di cui sempre il nostro giornale aveva fornito anticipazioni già lo scorso 3 marzo. In particolare, con Doing, WPP Italia si rafforzerà in una serie di competenze che vanno dal digital consulting all’UX & service design, dal social business & digital pr all’interactive branding & advertising, e dall’interactive marketing & commerce fino all’UX technologies & analytics, dunque in grado di coprire l’intero processo di comunicazione e marketing delle aziende. Doing può vantare un team di 250 professionisti dislocati tra Roma, Milano, Torino e Modena, con un fatturato 2016 che dovrebbe superare i 25 milioni di euro. Sul fronte dei contenuti, si sta finalizzando, invece, l’ingresso con una forte partecipazione di minoranza in una casa di produzione funzionale all’altrettanto forte crescita attesa per GroupM Entertaiment, la divisione GME di cui è responsabile Chiara Crocetti, dedicata alla produzione, al finanziamento e alla distribuzione di contenuti e allo sviluppo della proprietà intellettuale. Ma non è tutto. Perché sempre per WPP Italia - con analoga modalità che vedrà, anche qui, un impegno minoritario ma simbolico dell’importanza strategica (anche per lo sviluppo del new business) che il Gruppo annette a quest’area,  ci sarà l’ingresso nell’area della consulenza. Ciò dovrebbe avvenire con l’acquisizione di una quota di una delle società tricolori per altro già vicine alla holding guidata da Costa e, cioè, sempre secondo quanto risulta al nostro giornale, quella Long Term Partners - LTP, il cui presidente, Marco Costaguta - non a caso intervenuto al Forum di venerdì scorso - fa parte proprio dell’Advisory Board di WPP Italia.