Autore: Redazione
05/05/2016

Women’s Index, 20 nuove “tribù femminili”

J Walter Thompson presenta l'analisi dell'atteggiamento delle donne contemporanee nei confronti della vita: è ora di “cambiare le regole”

Women’s Index, 20 nuove “tribù femminili”

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Rachel Pashley J Walter Thompson ha identificato 20 nuove “tribù femminili” nell’ambito della sua iniziativa di analisi dell'atteggiamento delle donne su questioni di vita come sessualità, carriera e salute. Le caratteristiche delle tribù sono descritte nlla ricerca Women’s Index. E’ stato rilevato che le donne sono ora "spesso in condizioni di parità" con gli uomini in termini di famiglia e di decisioni relative alla casa. L’84% delle 4.300 donne che hanno preso parte allo studio globale ha detto che è importante per loro fare da mentore alle donne più giovani, il 61% ha affermato di essere stata influenzata da modelli e ruoli femminili di film e in tv, mentre il 73% ha dichiarato di prendere la maggior parte delle decisioni finanziarie in casa propria. Le 20 tribù femminili che JWT ha identificato includono anche "non mamme" che sono "felici e contente senza figli". Questo significa che le aziende devono chiedersi se "è proprio il caso di rappresentare tutte le donne come madri". Il termine "boompreneurs" si riferisce, invece, a quelle donne con più di 50 anni che "stanno reinventando se stesse". Secondo JWT molte stanno iniziando un proprio business e le marche non dovrebbero più catalogarle come “stabili o in pensione”. Altre tribù sono quelle delle "asiatiche alfa", moderne donne asiatiche, o delle "teen attiviste," giovani donne appassionate che vogliono cambiare il mondo. Rachel Pashley, global board planning director di JWT, ha detto: "Mentre il mondo ha familiarità con l'idea della donna come consumatrice, noi siamo testimoni di donne creatrici di ricchezza. Crediamo che il concetto di “Capitale femminile” trasformerà non solo le imprese, ma la società nel suo complesso. Culturalmente non abbiamo ancora colto in pieno le potenzialità delle donne e la loro influenza nella società, le osserviamo attraverso la lente deformante della maternità, quando invece dovremmo valutarne i successi e le aspirazioni svelando un mondo di possibilità. Stiamo sottovalutando il fatto che i modelli di ruolo sullo schermo non influenzano solo le decisioni di carriera delle donne, ma le loro scelte di vita. Una donna su quattro in Brasile ha lasciato una relazione violenta solo grazie all'influenza di ciò che ha visto in tv. Così diventa difficile respingere pubblicità come banale e cambiare i modelli culturali narrativi sulle donne potrebbe cambiare le regole del gioco". A questo proposito il 20 febbraio scorso è andata in onda sulla BBC una serie in 4 episodi da 60 minuti l’uno ideata da J.Walter Thompson Entertainment sulle donne più potenti del mondo. “Her Story” vuole dare una prospettiva globale su quello che sono le donne oggi. “E’ molto più di un documentario sul progresso delle donne; si tratta di un resoconto dei progressi impressionanti che le donne hanno fatto in un numero infinito di modi", ha spiegato J.Walter Thompson sul suo sito web.