Autore: Redazione
28/01/2016

ComScore, nell'ultimo anno migliora la viewability

I fattori del nuovo andamento in Italia: l’accresciuta sensibilità del mercato sulla tematica, collaborazione tra investitori ed editori e uso più diffuso di strumenti di validazione

ComScore, nell'ultimo anno migliora la viewability

La viewability è un elemento sempre più importante nel settore dell’advertising online in Italia, soprattutto per gli investitori che stanno richiedendo livelli di visibilità drgli annunci progressivamente più alti e maggiori garanzie da parte degli editori. Ieri comScore ha rilasciato i suoi dati più aggiornati sui livelli italiani che evidenziano un miglioramento nell’ultimo anno, dovuto a molteplici fattori tra cui l’accresciuta sensibilità del mercato sul tema, la collaborazione tra investitori e editori nell’affrontarlo e l’utilizzo sempre più diffuso di strumenti di validazione come comScore validated Campaign Essentials e Bid Ratings.

Cinque fasce di analisi

L’analisi individua 5 fasce di indirizzi di pagina in base ai livelli di viewability raggiunti. La prima fascia, che include il 20% degli indirizzi di pagina con i più alti livelli di viewability, mostra un in view-rate medio del 66% a gennaio 2016 e un incremento del 3% rispetto allo stesso dato rilevato a febbraio 2015. Aumenti simili si registrano su tutte le altre fasce, evidenziando un consistente e diffuso trend di miglioramento della viewability. Nonostante il fatto che la viewability stia complessivamente migliorando, è comunque opportuno sottolineare come permangano differenze significative tra gli operatori del settore e l’importanza di individuare le inventory di qualità - in view, esenti da frodi e sicure per il brand dell’investitore - sia che l’acquisto avvenga direttamente dall’editore o ricorrendo al programmatic.

Viewability, editori sempre più attenti al tema

“Il miglioramento della viewability è l’effetto virtuoso della richiesta di trasparenza e affidabilità espressa dai Media Buyers e dell’approccio collaborativo degli editori italiani orientati alla qualità - commenta Fabrizio Angelini che rappresenta comScore in esclusiva in Italia -. Grandi editori come Banzai, ItaliaOnLine e Mediamond stanno costantemente e attivamente monitorando la propria inventory e migliorandone la qualità. Tali atteggiamenti, congiuntamente ad altre iniziative assunte dall’industry, stanno progressivamente aumentando l’efficienza e la fiducia nell’ecosistema digitale italiano, il che è una buona notizia per tutti”.