Veuve Clicquot nella sua prima campagna digitale

Veuve Clicquot vuole far conoscere a un target di giovani donne che lo champagne non è solo adatto per occasioni di festeggiamento come matrimoni o il primo dell’anno ma è una bottiglia che quando “scoppia” può portare a innumerevoli sorprese. “Nella nostra visione del brand, Veuve Clicquot è molto più di uno champagne. È un marchio che suscita sentimenti di sorpresa”, ha detto Chloe Stefani, international marketing director of Veuve Clicquot ad AdWeek. Rokkan, agenzia focalizzata sul digital parte di Publicis Groupe, ha creato una campagna composta da tre cortometraggi che si concentrano su tre momenti in cui Veuve Clicquot può tornare utile: per divertirsi, quando si prova a fare una buona impressione nei confronti di qualcuno o per negoziare un accordo importante. Madame Clicquot ispira i tre filmati Ciascuno dei tre film s’ispira a una donna importante per la storia del brand, Barbe-Nicole Ponsardin, conosciuta anche come Madame Clicquot. E allora i filmati sono realizzati dalla prospettiva di Madame Clicquot che nel 1805, all’età di ventisette anni, ha preso le redini del marchio dopo che il marito è morto all’improvviso. Nel tempo, poi, Madame Clicquot ha sviluppato una notevole capacità imprenditoriale, facendo di Clicquot uno dei marchi più popolari nel lusso. “La sua storia si riflette su molte donne che ammiriamo oggi, e oltretutto lei (Madame Clicquot, ndr) ha vissuto in un momento storico molto meno progressista. Più gente possibile verrà a conoscenza del prodotto e delle sue origini, più questi capiranno quanto è fantastica e ricca questa storia”, ha dichiarato Brian Carley, cco di Rokkan. Gli spot sono ospitati sulla pagina Tumblr di Clicquot, insieme a un variegato numero di GIF. L’attività segna il debutto digitale di Veuve Clicquot Questa campagna è la prima attività di comunicazione del marchio ad abbracciare i media digitali ma visto il target che mira a raggiungere la decisione di Tumblr pare azzeccata. “È stato un fatto naturale per questo lavoro andare sul web, perché basato su consumatori targettizzati e su come le persone si stanno rapportando con il brand. Gli spot sono molto belli e potrebbero andare anche in televisione, ma abbiamo voluto focalizzarci sul dare alle persone uno sguardo più approfondito sul marchio, per scoprire più contenuti attraverso tutti i canali”.