Autore: Redazione
26/04/2016

Torna in tv “Ho un debole per l’uomo in Lebole”

La griffe di abbigliamento maschile, divenuta popolare fin dai primi anni ‘60 grazie a Carosello, è tornata 4 anni fa sotto il controllo della famiglia fondatrice, che ora vuole riproporla in chiave aggiornata; ma lasciando inalterato il celebre claim che ne ha fatto la fortuna. Pianificazione interna

Torna in tv “Ho un debole per l’uomo in Lebole”

Torna sugli schermi televisivi e su stampa Lebole, marchio di abiti maschili che si impose fin dai primi anni ’60 con “Carosello” e grazie soprattutto al claim: “Ho un debole per l’uomo in Lebole». Slogan che ora torna a suggellare passato e presente nello spot che rilancia il brand e che è stato ideato internamente da Textura, l’azienda toscana controllata dalla stessa famiglia Lebole, che ha ripreso la griffe quattro anni fa dopo un passaggio della licenza alla Marzotto, poi Valentino Fashion Group. L’azienda, di cui sono rispettivamente presidente e responsabile marketing Attilio e Anna Lebole, ne ha quindi ora deciso il rilancio pubblicitario, dopo essere entrata già in televisione “vestendo” vari personaggi come Teo Mammuccari, Ezio Greggio, Enzo Iacchetti e Giorgio Panariello ed essere stata sponsor del Giro d’Italia nel 2015. Nello spot, l’”uomo Lebole” indossa con stile irriverente (tipo “Le Iene”) l’abito che “piace tanto alle donne”, ma ci sono anche un’animazione grafica che gioca sul metro da sarto, elemento presente nel logo dello storico marchio, e una musica in stile “Pulp Fiction”, che rende tutto in chiave ironica. Textura ha seguito, oltre all’ideazione della campagna, anche il planning, che prevede l’on air del commercial fino al 7 maggio su Canale 5 (sponsorizzazione del “Segnale Orario” all’interno di “Prima Pagina”, l’appuntamento mattutino del TG5), TgCom24 (anche con sponsorizzazioni di Meteo.it ) e Italia 1 (con focus su “Sport Mediaset”). Infine, per quanto riguarda la stampa, il marchio sarà presente fino alla fine di maggio con “finestrelle di prima pagina” sui maggiori quotidiani nazionali.