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L’ad tech americano nel report di Mary Meeker

Autore: Redazione


Ecco i trend dell’anno scorso secondo l’ultimo studio presentato dalla venture capitalist all’ultima Code Conference. Occhi puntati sulle chat, sempre più protagoniste nel futuro

Mary Meeker ha pubblicato il report Internet Trends per il 2015, una delle bussole più importanti per tutto il mondo dell’ad tech, focalizzando l’attenzione sull’esplosione del mobile, specialmente sulle piattaforme social che ormai assorbono la gran parte dei budget pubblicitari e del tempo online speso dalle persone. Di seguito i 7 trend principali per gli Usa evidenziati dalla venture capitalist e spiegati nel corso dell’ultima Code Conference. Le evidenze emerse possono essere utili anche per gli operatori italiani, vista l’attualità e la crescente importanza dei temi. Le revenue desktop rimangono flat, esplode il mobile I marketer sono sempre più stanchi di sentire ogni volta la stessa solfa: “Questo è l’anno del mobile”. E se il mercato digitale nel 2015 vale 60 miliardi di dollari al mobile va circa un terzo della torta: ma le cose cambieranno visto che la raccolta su smartphone e tablet sale a ritmi del 66% mentre quella da pc e Mac incrementa di un modesto 5%. E le opportunità sono ancora tante: gli americani spendono il 25% del proprio consumo mediale su mobile ma le aziende vi allocano solo il 12% del proprio budget. Per farsi un’idea su desktop viene trascorso il 22% del prorpio tempo e la spesa dei brand sul mezzo si attesta al 23%. Mary Meeker Google e Facebook al top Che il mercato sia concentrato e in mano agli over the top non è solo una prerogativa italiana. Tra il 2014 e il 2015 gli introiti pubblicitari di Facebook sono cresciuti del 59%, con una quota prevalente da mobile. Nello stesso periodo la pubblicità su Google è aumentata del 18%. Insieme, i due giganti controllano il 76% della crescita del mercato internet. La pubblicità online annoia i consumatori Nonostante i bei discorsi che si sentono sull’utilità della pubblicità online e della capacità di erogare annunci in target, e per questo di reale interesse per i consumatori, Mary Meeker dipinge uno scenario differente. Prendendo come riferimento i dati di Unruly, si scopre che su 3.200 utenti internet Usa, ben il 92% sta considerando l’installazione di un filtro per bloccare la pubblicità mentre il 62% afferma di essere annoiato dai preroll. Lo studio sostiene anche che 8 annunci video su 10 sono erogati senza supporto sonoro e richiedono un click perché possa partire l’audio. Mary Meeker Mobile terra dell’ad blocking Sul tema dell’ad blocking, Meeker ha citato l’ultima ricerca di PageFair, secondo cui gli utenti che bloccano gli annunci su mobile sono il doppio di quelli desktop (http://www.dailyonline.it/lad-blocking-device-mobili-impenna/). Un bel problema per gli operatori. Mary Meeker Corto è meglio Su mobile funzionano soprattutto comunicazioni video brevi. Ne sono esempio le campagne di Spotify e di Universal Pictures per Fast and Furious 7 on air l’anno scorso su Snapchat. Universal ha sponsorizzato una storia live dal Miami Ultra Music Festival a marzo dell’anno scorso generando oltre 14 milioni di visualizzazioni. Spotify, invece, a dicembre ha aumentato l’intenzione di abbonamento del 30% quando ha veicolato una campagna sulla sezione Discover per promuovere i suoi top artist dell’anno. I Millennials sono ancora su Facebook Se ormai sono sempre più le analisi che indicano come Facebook non sia più appealing per le nuove generazioni, i dati comScore mostrati da Meeker sembrano dire tutt’altro. La tabella vale più delle parole.4 Il futuro è delle chat I brand stanno velocemente abbracciando bot e marketing chat-based. E ne hanno ragione. Guardare la chart dedicata per credere. 5  

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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