Autore: Redazione
23/05/2016

TagCommander punta forte al mercato italiano

L’azienda, che nel 2015 è cresciuta dell’86%, ha presentato all’e-Commerce Forum 2016 conclusosi giovedì scorso la sua innovativa suite che offre ai professionisti del web un unico sistema in grado di tracciare le attività di campagne multi-channel e multi-device e di incrementare il roi

TagCommander punta forte al mercato italiano

TagCommander nasce nel 2010 a Parigi con un core business, come suggerisce il nome stesso, focalizzato sul tag management. Il suo obiettivo è aiutare i team digitali a diminuire i costi di implementazione dei tag, accelerare il caricamento delle pagine del sito, migliorare le attività di marketing e le performance delle campagne abbassando notevolmente i costi dei processi. TagCommander è stata fondata in Francia da Michael Froment ed è presente in Italia dalla fine del 2012, dove ha acquisito clienti del calibro Calzedonia, Luisaviaroma, Allianz e Decathlon. Per avere un’idea dei risultati ottenuti in Italia, basta pensare che degli oltre 350 clienti nel mondo, quasi 100 sono in Italia dimostrando come il nostro sia attualmente il mercato più strategico per la company. Lo conferma anche Marco Frassinetti, country manager per l’Italia in un’intervista a DailyNet. Come funziona la vostra piattaforma? «Senza scendere in particolari troppo tecnici, il tag management è un processo piuttosto complesso che richiede la gestione di molti codici e l’intervento di un tecnico esperto per inserire dei pixel all’interno delle pagine web interessate. Con TagCommander, è sufficiente una prima installazione che aggiunge un nostro Javascript ed è possibile unire tutte le funzionalità gestionali in una sola piattaforma, attraverso un’interfaccia user friendly che non richiede l’intervento di un addetto o di un team IT e con un elevato livello di sicurezza e performance». Perché avete scelto di puntare il vostro focus sul mercato italiano? «Il mercato italiano è fortemente in crescita, soprattutto dal punto di vista dell’ecommerce. Noi abbiamo ottenuto risultati ottimi sin da subito, già intorno al 2013, e oggi abbiamo molti clienti importanti e siamo sempre più soddisfatti. Presto, infatti, annunceremo un importante cliente ecommerce che abbiamo acquisito, collaborazione di cui siamo molto fieri. Sebbene la situazione sia più dinamica rispetto al passato, comunque, c’è ancora molto lavoro da fare, in quanto, in termini di adozione di determinate tecnologie, e anche a livello di cultura digitale, l’Italia è ancora un po’ indietro rispetto ad altri Paesi. Del resto dipende anche un po’ dalla composizione del mercato italiano, delle piccole e medie imprese ancora in gran parte mandate avanti con una gestione patronale e dal fatto che ci sono molte aziende, per esempio nel fashion, che è un nostro vertical importante, che danno ancora troppa importanza allo store fisico sottovalutando le potenzialità dell’online». Quali sono i vantaggi che può trarre un ecommerce da TagCommander? «Partiamo dal tag manager, è un cost saving che permette di implementare velocemente le proprie soluzioni di marketing, con costi molto limitati e generando molte più conversioni. Tramite l’attribuzione aiutiamo il cliente a migliorare e misurare il proprio ritorno degli investimenti, quindi tracciamo le campagne, stampiamo un budget e lo andiamo a ripartire nei giusti canali per migliorare il roi. Questo permette anche di investire di più ma nella direzione giusta migliorando le performance, tramite il dato sia online che offline e personalizzando l’offerta per gli utenti. Pixartprinting, ad esempio, un nostro cliente, ha fatto un milione di savings con noi. TagCommander Manage, uno dei nostri prodotti, ha consentito all’azienda di impostare test A/B molto semplicemente per mezzo di cookie split, testare le soluzioni senza sforzi e ottenere una visione analitica del contributo di ciascun partner e dell’evoluzione complessiva generando un incremento del fatturato del 5%». Quali sono le ultime novità? «Abbiamo ampliato la nostra offerta andando a proporre anche un servizio di tracciamento delle campagne omnichannel e crossdevice, per applicare dei modelli di attribuzione più avanzati rispetto a quelli maggiormente diffusi e ora anche con il data management. Le keywords sono big data, data driven, data driven attribution e così via». Quali sono i vostri progetti futuri? «Il progetto futuro è quello di andare verso una suite ancora più avanzata tecnologicamente e con nuovi tool come tag performance, tag quality ecc.  Poi, attualmente, il nostro primo mercato di riferimento è la Francia, l’Italia il secondo, ma abbiamo intenzione di crescere, ci stiamo espandendo bene in Germania, dove abbiamo aperto di recente una sede, siamo presenti anche in Spagna e il prossimo obiettivo, dunque, è consolidarsi bene in questi mercati per poi uscire possibilmente e guardare un po’ più lontano, all’Asia, ad esempio».