Autore: Redazione
05/12/2016

Tag Commander si trasforma in Commanders ACT; dopo il rebranding tante novità in arrivo

L’intervista a Marco Frassinetti, country manager per l’Italia che, in occasione di IAB Forum ha presentato le novità relative all’azienda. Oltre a un nuovo nome, anche tanti inediti servizi e progetti in cantiere

Tag Commander si trasforma in Commanders ACT; dopo il rebranding tante novità in arrivo

Tag Commander nasce nel 2010 a Parigi con un core business, come suggerisce il nome stesso, focalizzato sul tag management. Il suo obiettivo era aiutare i team digitali diminuire i costi di implementazione dei tag, accelerare il caricamento delle pagine del sito, migliorare le attività di marketing e le performance delle campagne abbassando notevolmente i costi dei processi. Ma non solo,  l’offerta della company è in realtà molto più ampia e, proprio per questo motivo, la stessa ha avviato un processo di rebranding che ne riqualifichi il posizionamento. Un nuovo nome, “Commanders ACT” ma anche un’offerta più complessa con nuovi partner tecnologici, un team più grande e tante novità alle porte. Tutti i dettagli nell’Intervista a Marco Frassinetti, country manager per l’Italia che abbiamo incontrato durante IAB Forum 2016.

L’ultima volta che ci siamo incontrati eravate molto concentrati sull’espansione nel mercato italiano. Visto che sono passati sei mesi, come procede?

Il mercato italiano sembra procedere decisamente bene, siamo cresciuti molto soprattutto nel corso del primo semestre del 2016, ora siamo in chiusura d’anno e non potremmo essere più soddisfatti. Abbiamo infatti ampliato il nostro team e il portfolio clienti e abbiamo anche molti nuovi partner che rendono ancora più completa la nostra offerta.

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Oggi non vi chiamate più Tag Commander ma Commanders ACT. Quali sono le motivazioni di questo rebranding?

Il tag commander è uno dei nostri prodotti di punta, ed era il nostro core business quando siamo nati, ma l’offerta dell’azienda non comprende solo il tag management e dunque una delle principali motivazioni che ci ha spinti a cambiare nome è quella di non far identificare l’azienda con un solo servizio, ma dargli un nome che potesse rappresentare più in generale tutti i nostri prodotti. Abbiamo mantenuto la parola “commander”, che ci identifica, ma abbiamo cercato un nome che non escludesse il resto della nostra suite di servizi.

Può descrivere brevemente come si compone, dunque, l’offerta di Commanders ACT?

La nostra offerta è composta da quattro macroaree principali: Tag Commander, Mix Commander, Data Commander e Match Commander. La prima, naturalmente, è la nostra soluzione più conosciuta, nata per migliorare la gestione del tag enterprice, Mix Commander, invece, permette ai nostri clienti di tracciare le proprie campagne e il loro spending online per capire chi sta portando loro delle conversioni. Poi abbiamo il Data Commander che è basato su un sistema di data analysis che permette di tracciare i comportamenti sia online sia offline degli utenti e pianificare progetti mirati per ognuno. Match Commander è la nostra novità, e permette di riconciliare gli utenti in un ottica cross canale.

Quali sono i progetti futuri?

La nostra suite permette già ai nostri clienti di fare molte cose ma preferiamo che non siano “troppe”, nel senso che preferiamo offrire servizi dove siamo profondamente specializzati e quindi per così dire, meglio pochi ma buoni. I nostri core sono, dunque, tag management, sistemi di attribuzione e data management. Però, quello che faremo e che stiamo facendo, sarà stringere delle partnership con altri vendor specializzati che ci aiutino ad accrescere il nostro portfolio servizi con il giusto grado di competenza. Uno dei nostri partner, per esempio, è Realitycs, un’azienda francese che ci permette di tracciare anche le campagne tv e radio. Altri partner li annunceremo presto.