Autore: Redazione
13/10/2016

L’ultima survey Audiweb sulla lettura dei contenuti via Facebook premia i siti del Gruppo Espresso

Massimo Russo, direttore della divisione digitale: «È il momento di currency condivisa, utilizzata da tutti e che riconosca il valore degli editori di qualità»

L’ultima survey Audiweb sulla lettura dei contenuti via Facebook premia i siti del Gruppo Espresso

L’indagine sull’audience dei contenuti editoriali fruiti all’interno dell’app Facebook (in-app browsing & Instant Article), resa nota da Audiweb qualche giorno fa, ha premiato i siti del Gruppo Espresso. In particolare, secondo la survey, Repubblica raggiunge 5,5 milioni di utenti unici e 27 milioni di pagine viste, Huffington Post Italia 3,5 milioni di utenti e 11 milioni di pagine viste, i quotidiani Espresso Finegil 3 milioni di utenti e 16,5 milioni di pagine viste e infine Radio Deejay 1,2 milioni di utenti e 4 milioni di pagine viste. Per Repubblica il traffico è prevalentemente di donne (56,2% contro il 43,8% di uomini, che rispecchia il bilanciamento degli iscritti a Facebook), in maggioranza tra i 25 e i 44 anni (49%). Per i quotidiani locali spicca la media di pagine viste per utente (5,6), che colloca il network al secondo posto in Italia. Si tratta di un dato particolarmente significativo - commenta il Gruppo Espresso - poiché rappresenta un buon parametro di engagement: vuol dire che il lettore, dopo essersi imbattuto nel contenuto editoriale navigando nella app di Facebook o attraverso Instant Articles, non abbandona il sito e prosegue la navigazione tra i contenuti. Per Deejay è la conferma di un brand che si sta affermando nel mondo digitale. Anche per Huffington Post Italia il dato rilevato è di tutto rispetto: a soli 4 anni dalla sua nascita, tra i 20 milioni di utenti di Facebook ben uno su sette consulta i suoi pezzi. «Questi dati finalmente ci riconoscono quanto fatto fin’ora su Huffington Post Italia - spiega Massimo Russo, direttore della divisione digitale di Gruppo Espresso -. Una testata giovane molto radicata sui social il cui valore era sottostimato dalla ricerca precedente». Ma che cosa si aspetta il Gruppo dall’evoluzione del sistema Audiweb attualmente in via di definizione? «Una ricerca in grado di rappresentare adeguatamente una fruizione del mezzo che è radicalmente cambiata - mobile, distribuzione dei contenuti all’esterno dei siti, consumo video - e che il vecchio impianto metodologico non è in grado di interpretare. L’importante è avere una currency condivisa, finalmente utilizzata da tutto il mercato e che riconosca il valore degli editori di qualità».