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Sole 24 Ore: Giorgio Fossa presidente del nuovo CdA, a breve l’assemblea per l’aumento di capitale

Autore: S Antonini


Dalla riunione dei soci emerge che la Di Source aveva a disposizione un database di 60mila nominativi per attività di promozione e marketing legata agli abbonamenti digitali all’estero

Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Sole 24 Ore è stato eletto ieri al termine della Assemblea dei Soci prevista per questo scopo e riunita in prima convocazione sotto la presidenza di Luigi Abete, essendo il presidente pro tempore Carlo Robiglio assente per indisposizione. Sono stati nominati quasi all’unanimità Luigi Abete, Francesca Di Girolamo, Giorgio Fossa, Edoardo Garrone, Luigi Gubitosi, Giuseppina Mengano Amarelli, Patrizia Elvira Micucci, Marcella Panucci, Carlo Robiglio, Livia Salvini, Massimo Tononi. L’assemblea ha anche nominato Fossa presidente del CdA, in carica fino all’Assemblea che dovrà approvare il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Il compenso annuo lordo da corrispondere a ciascun membro del Consiglio per il periodo di durata della carica è stato approvato nella misura di 20.000 euro lordi su base annua, oltre al rimborso delle spese documentate necessarie per lo svolgimento della funzione. Già oggi ci potrebbe essere la riunione del board che dovrebbe cooptare il nuovo amministratore delegato. Tra i nomi circolati per questo ruolo il più ricorrente è quello dell’ex a.d. di Amplifon Franco Moscetti. L’Assemblea è stata teatro molto vivace di vari interventi da parte dei comitati di redazione e dei giornalisti per stigmatizzare la grave crisi finanziaria in cui versa il gruppo editoriale di Confindustria.

Sole 24 Ore

Il tema Di Source

In particolare, a seguito dell’intervento del giornalista e azionista Nicola Borzi, autore di numerosi esposti alla Consob e ai vertici del Sole 24 Ore, l’assemblea è tornata sul tema della Di Source Ltd, la società di marketing inglese che ufficialmente ha gestito per conto del Gruppo fino allo scorso luglio, anche se i rapporti si sono interrotti ad aprile, i servizi di relativi alla promozione e all’attivazione di utenze delle diffusioni digitali multiple. Secondo quanto dichiarato dal presidente del Collegio sindacale, Luigi Biscozzi, la Di Source avrebbe avuto in gestione un database di 60mila nominativi selezionati, destinatari di iniziative promozionali e servizi legati alle diffusioni digitali all’estero. Lo stesso Borzi, inoltre, ha dichiarato in assemblea che ci sarebbero anche 40mila copie cartacee, gestite dalla Johnsons (società che tra l’altro si occupa di distribuire giornali all’estero, ndr), forse stoccate in un deposito che fa capo alla One Service Logistica, società di logistica e trasporti aeroportuali, o forse conteggiate e distrutte, come suggerisce un articolo comparso su Affari&Finanza di ieri. La Johnsons è una società indipendente che ha fornito servizi simili a quelli della Di Source alla Condé Nast prima che quest’ultima decidesse di sospendere le diffusioni multiple digitali, circa un anno fa, dopo verifiche sul tema dei download effettivi delle copie. Sulla Di Source gravano però delle ombre relativamente alla sua costituzione, avvenuta ad opera della società Jordan Cosec Ltd per conto di fiduciari e/o azionisti sconosciuti. Dice Biscozzi che «Di Source Ltd ha collaborato con il Gruppo 24 Ore da gennaio 2013 fino ad aprile 2016 per la promozione della versione digitale de Il Sole 24 Ore all’estero, occupandosi di tutte le attività di comunicazione e marketing per la distribuzione e attivazione delle stesse. Inoltre ci è stato precisato che Di Source è posseduta al 100% dal trust Bedford Nominees UK Ltd, che a sua volta è posseduta al 100 % dal trust Jordan Trust Company Ltd. Al momento non si rileva che Di Source sia parte correlata a Il Sole 24 Ore, né che abbia legami societari, né rapporti di alcun tipo con Il Sole 24 Ore e i suoi amministratori, sindaci, esponenti, dirigenti, giornalisti o dipendenti attualmente in forza o già usciti dalla società». Abete ha confermato che proseguono gli accertamenti amministrativi da parte del Collegio sindacale del Sole 24 Ore, nonché la disponibilità dell’azienda a fornire la necessaria collaborazione a Consob e Procura in merito alle ispezioni e alle indagini in corso. Spetterà al nuovo CdA promuovere eventuali azioni di responsabilità nei confronti dei passati management.

Amministrazione più efficace e trasparente

Dal canto suo Confindustria, rappresentata in Assemblea da Antonio Matonti, ha confermato la propria competenza in tema di ricapitalizzazione a sostegno del rilancio del Gruppo editoriale. Abete anche ha auspicato che il nuovo CdA del Sole si faccia carico di un’amministrazione più efficace e trasparente a tutela dei valori rappresentati dal Sole 24 Ore, ribadendo in primo luogo la separazione netta tra la figura del Presidente e quella dell’amministratore delegato. Secondo quanto dichiarato dall’azionista di maggioranza, il mancato inserimento dell’amministratore delegato uscente Gabriele Del Torchio nella lista dei candidati al CdA è dovuto in primo luogo al fatto che lo stesso Del Torchio, chiamato a dare la propria disponibilità a proseguire nell’incarico, non ha dato seguito a tale richiesta. Inoltre la società ha tenuto conto dei problemi di salute dell’a.d. intercorsi a fine settembre. Il nuovo amministratore delegato dovrà mettere in pratica il nuovo piano industriale 2016-2020 (in sostituzione di quello 2015-2019) approvato dal CdA (pro-tempore) il 3 novembre 2016 che prevede, oltre al citato aumento di capitale e a un piano di riduzione dei costi - in Confindustria si è parlato di tagli al personale fino a 600 unità -, Ebitda positivo dal 2017 e utile positivo dal 2019. Durante l’Assemblea dei Soci, il rappresentante del Cdr del quotidiano Giovanni Negri ha annunciato un giorno di sciopero con effetto immediato. Oggi invece è la volta dell’agenzia stampa Radiocor.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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