Autore: Redazione
14/11/2016

Il Sole 24 Ore: continua il calo dei ricavi. Oggi il nuovo CdA, che dovrà convocare l’assemblea sulle perdite

Il Gruppo, che nomina oggi il Consiglio da cui si è dimesso l’a.d. Gabriele Del Torchio, ha approvato i risultati relativi ai primi nove mesi. E adesso attende un aumento di capitale

Il Sole 24 Ore: continua il calo dei ricavi. Oggi il nuovo CdA, che dovrà convocare l’assemblea sulle perdite

Venerdì scorso, poco dopo l’annuncio da parte dell’amministratore delegato Gabriele Del Torchio delle proprie dimissioni, effettive da oggi, quando si terrà l’assemblea per il rinnovo del CdA del Sole 24 Ore, il Gruppo di cui sempre fino a questa mattina è ancora presidente Carlo Robiglio ha reso noti i dati relativi ai primi nove mesi del 2016. I ricavi consolidati sono stati pari a 208,4 milioni di euro e si confrontano con un valore pari a 227,4 milioni dello stesso periodo del 2015 (-18,9 milioni; i dati comparativi relativi al pari periodo dello scorso anno sono stati rideterminati in conseguenza di un cambio di principio contabile e di alcune correzioni di errori).

Calo dei ricavi pubblicitari

Tale variazione è attribuibile per 8,7 milioni al deconsolidamento delle controllate Newton Management Innovation e Newton Lab. Al netto della variazione di perimetro, i ricavi consolidati registrano un calo di 10,2 milioni, principalmente riconducibile al calo dei ricavi pubblicitari, pari a 4,9 milioni (-5,7%) e alla diminuzione dei ricavi derivanti dalla vendita di collaterali, libri e periodici cartacei, pari a 3,5 milioni (-20,2%). I ricavi digitali complessivi ammontano a 73,8 milioni e sono pari al 35,4% del totale dei ricavi (erano pari al 32,9% nello stesso periodo del 2015), in calo dell’1,5% rispetto al 2015.

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Gabriele Del Torchio

Ricavi digitali

I ricavi digitali da contenuto informativo complessivi ammontano a 56,0 milioni e si confrontano con un valore pari a 54,8 milioni (+2,2%) rispetto ai primi nove mesi del 2015. I ricavi diffusionali del quotidiano (carta+digitale) sono in calo di 1,3 milioni (-2,4%) rispetto allo stesso periodo del 2015 e ammontano a 50,6 milioni. In crescita di 2,4 milioni i ricavi da contenuto digitale informativo del quotidiano e dei quotidiani verticali (+12,6%). I ricavi pubblicitari, pari a 80,4 milioni, sono in diminuzione di 4,9 milioni (-5,7%), principalmente per il venir meno di alcune concessioni di editori terzi; al netto delle disomogeneità di perimetro, i ricavi dell’area sono in calo del 3,8%. Il mercato di riferimento registra nel complesso una flessione del 3,0% (fonte: Nielsen gennaio-agosto 2016).

Area Cultura

I ricavi dell’Area Cultura, pari a 13,0 milioni, sono in calo di 0,2 milioni (-1,9%), per il calo dei visitatori alle mostre. Il Margine Operativo Lordo (ebitda) è negativo per 25,3 milioni e si confronta con un risultato rideterminato in negativo di 12,5 per i primi nove mesi del 2015. Tale variazione è dovuta principalmente al calo dei ricavi e a oneri non ricorrenti pari a 9,1 milioni, oltreché a minori proventi operativi. L’ebitda al netto degli oneri non ricorrenti è pari a -16,2 milioni di euro. Il risultato operativo (ebit) è pari a -46,9 milioni e si confronta con un ebit rideterminato di -24,3 milioni nel 2015 e include oneri non ricorrenti pari a 15,1 milioni. L’ebit al netto degli oneri non ricorrenti è pari a -31,8 milioni.

Riusultato netto

Il Gruppo chiude i nove mesi con un risultato netto negativo di 61,6 milioni, che risente della svalutazione di imposte anticipate per 10,4 milioni, e si confronta con un risultato negativo rideterminato di 26,1 milioni del 2015. Al netto degli oneri non ricorrenti, il risultato netto è pari a -35,1 milioni. Il Gruppo, al 30 settembre, presenta, poi, un patrimonio netto pari a 16,4 milioni, con una diminuzione di 70,8 milioni rispetto a quello al 31 dicembre 2015, pari a 87,2 milioni, per effetto della perdita del periodo pari a 61,6 milioni, nonché per la riesposizione di alcuni dati comparativi e altre variazioni per complessivi 9,2 milioni.

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Il capitale è diminuito di oltre un terzo

Il patrimonio netto al 30 settembre 2016 della capogruppo ammonta a 18,229 milioni, a fronte di un capitale sociale di 35,124 milioni, al di sotto del limite della riduzione di un terzo previsto dall’art. 2446 del codice civile. Il CdA ha preso atto della situazione patrimoniale e ritiene che, ai sensi del suddetto articolo, debba essere convocata senza indugio l’assemblea per gli opportuni provvedimenti, entro i termini previsti dalla legge. Pertanto, invita il nuovo  CdA che sarà nominato dall’assemblea degli azionisti di oggi a procedere nel rispetto dei termini previsti dalla legge.

La posizione finanziaria comprende anche il debito residuo

La posizione finanziaria netta è negativa per 40,8 milioni e comprende per 6,6 milioni il debito residuo relativo al sale and lease back della rotativa di Bologna. La posizione finanziaria netta si confronta con un valore al 31 dicembre 2015 rideterminato negativo per 33,9 milioni, in peggioramento di 6,9 milioni. Alla luce dei risultati economici, finanziari e patrimoniali rilevati nei nove mesi, si sono rese necessarie valutazioni da parte degli amministratori in merito alla sussistenza del presupposto di continuità aziendale anche nella redazione del resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, analogamente a quanto già rilevato nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno. Gli amministratori, nel Consiglio del 3 novembre, hanno approvato il piano industriale 2016-2020, le cui linee guida erano state approvate il 27 settembre.

Eventuale aumento di capitale

E’ stata ottenuta la disponibilità delle banche finanziatrici a ridefinire la struttura del debito ed è in corso di approvazione uno standstill. L’azionista di maggioranza ha dato la disponibilità a valutare positivamente un eventuale aumento di capitale. Pur in presenza di significative incertezze, gli amministratori hanno redatto il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre  sulla base del presupposto della continuità aziendale, in quanto ritengono che il Gruppo possa disporre di adeguate risorse finanziarie per continuare ad operare in futuro come entità in funzionamento.