Autore: Redazione
24/05/2016

I social protagonisti a DataDriven2016

L’evento organizzato da Codemotion e Università Roma TRE ha totalizzato oltre 1.000 partecipanti. Di particolare spessore il panel #Data Driven Social Analytics

I social protagonisti a DataDriven2016

Due splendide giornate di sole hanno accompagnato i lavori di DataDriven2016, svoltosi venerdì e sabato scorsi nella capitale e co-organizzato da Università Roma TRE, Codemotion e Fondazione “Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei”. Un programma ricchissimo con una risposta del pubblico davvero positiva, che ha accompagnato la platea a scoprire più da vicino il mondo dei dati e le sue numerose sfaccettature. I partecipanti - fanno sapere da Codemotion - sono stati oltre 1.000 mentre i diversi panel che si sono susseguiti nella due giorni si sono caratterizzati per un elevato livello di interattività.  
codemotion-prima-960x666
#Data Driven Social Analytics Di particolare rilievo e interesse è stato il panel “#Data Driven Social Analytics - La risposta è nei tuoi dati social! Come i dati creano strategie di marketing”, che ha visto alternarsi sul palco Alberto Nasciuti, ceo di Kpi6.com, Carlo Frinolli, ceo e co-founder di nois3, e Roberto Marmo dell’Università degli Studi di Pavia.   Social Big Data - L'importanza di scavare nelle informazioni per estrarne un vantaggio competitivo
13227413_1136434813045492_7639048572170229677_o-300x200
Alberto Nasciuti Nel suo intervento “Social Big Data”, Nasciuti ha evidenziato quanto ormai le persone navighino sui social e come sia possibile estrarre informazioni di valore, toccando questioni di cruciale importanza come la lead generation, l’analisi predittiva, il monitoraggio della concorrenza o la scelta degli influencer, aspetti da non sottovalutare se si vuole acquisire un vantaggio competitivo. Un insieme di tecniche, insomma che può portare valore ma solo compiendo le azioni giuste. In questo senso Kpi6.com si pone come una delle realtà di riferimento, forte di un recentissimo accordo, unico in Italia, con Facebook per utilizzare i Topic Data, cioè informazioni pubbliche su brand, eventi e attività rigorosamente anonime che da grezze possono essere trasformate in reali opportunità di business. «Volete sapere chi diventerà Sindaco di Roma?», ha concluso Nasciuti, dando al pubblico un assaggio dell’importanza dei dati social e ancora una volta della loro capacità di previsione.   Data Driven UX - Dai social all’esperienza
13235444_1136437349711905_1903364360839019018_o-300x200
Carlo Frinolli Quindi è stata la volta di Frinolli, con lo speech “Data Driven UX - Dai social all’esperienza” focalizzato sull’importanza di utilizzare i dati social che produciamo ogni giorno per costruire una user experience di livello, che risponda alle aspettative delle persone. Oggi, infatti, è sempre più importante analizzare le piattaforme social e ascoltare i consumatori per creare esperienze all’altezza. Il rischio è quello di incappare in scivoloni. Per evitare ciò, occorre porsi degli obiettivi a partire dal del target di riferimento e poi ideare i propri progetti attraverso un articolato processo di lavoro che va dall’elaborazione del progetto di ricerca fino alla creazione di personas. «Pensate a due consumatori. Entrambi del 1948, cresciuti in Gran Bretagna, sposati, uomini di successo e con bambini. Uno di loro potrebbero essere Ozzy Osbourne, l’altro il Principe Carlo», ha detto Frinolli.   Social Media per fare analisi della concorrenza
13235262_1136440869711553_3109558912659513681_o-300x200
Roberto Marmo Prima dell’intensa sessione di Q&A, Marmo ha mostrato come i social siano un formidabile strumento per fare analisi della concorrenza. «Fare analisi della concorrenza permette di attaccare e di difendersi», ha spiegato lo stesso Marmo prima di affrontare il discorso sulle varie tecniche di social media mining, diverse per ogni social network. Ovviamente le informazioni trattate sono quelle pubbliche. Gli strumenti a disposizione dei “minatori” del terzo millennio ci sono, ma è necessaria una ulteriore presa di coscienza per mettere a sistema l’attività di social media mining: tool come WayBackMachine.org, lo stesso motore di ricerca Facebook o strumenti di terze parti. Infine, occorre ragionare sui dati e stimolare una discussione sul tema, che sia costruttiva e porti a un livello ulteriore questo settore dalle mille opportunità. .