Autore: Redazione
18/07/2016

L’esito della sfida per il controllo di RCS MediaGroup

Le adesioni all’offerta mista del presidente di Cairo Communication e patron dell’emittente televisiva La7 superano di oltre dieci punti percentuali quelle raccolte dalla cordata dei soci storici Diego Della Valle, Mediobanca, UnipolSai e Pirelli, guidata dal finanziere. A questo punto della serrata contesa resta da valutare se la Consob consentirà agli sconfitti di ritirare le azioni consegnate dagli azionisti

L’esito della sfida per il controllo di RCS MediaGroup

Aveva deciso di scendere in campo spinto, come sempre, dalla forza delle sue idee, della sua visione, convinto di poter ottenere buoni risultati, sulla scia di quanto realizzato con  Cairo Communication e, soprattutto, con l’emittente televisiva La7. Urbano Cairo ora ce l’ha fatta, smentendo anche le previsioni di molti tra gli addetti ai lavori. Ha così vinto la sua battaglia per la conquista di RCS MediaGroup. L’Opas da lui lanciata, infatti, ha conquistato il 48,82% delle azioni della casa editrice milanese, editore, tra le tante testate, del Corriere della Sera, mentre la cordata guidata da Andrea Bonomi, con l’Opa a 1 euro cash, si è fernata al 37,7%. La sconfitta riguarda, dunque, azionisti storici come Mediobanca, Pirelli, oltre a Della Valle e UnipolSai. Ma la partita non è ancora chiusa del tutto e per dichiarare vittoria in modo definitivo Urbano Cairo dovrà attendere ancora qualche giorno. A questo punto, infatti, bisogna valutare quanti degli azionisti che avevano consegnato i propri titoli di RCS MG alla cordata Bonomi avranno intenzione di virare su quella avversaria. In base alle regole vigenti si tratta di un’opzione esercitabile nell’arco di cinque giorni di Borsa, a partire da giovedì prossimo. Alla scadenza della tempistica indicata, la Consob dovrà stabilire se la cordata uscita sconfitta dal confronto, vale a dire quella capeggiata da Bonomi, potrà trattenere ugualmente le azioni rimaste a sua disposizione dopo l’eventuale “migrazione” delle altre quote verso Cairo. E qui va citato un particolare, già emerso nelle scorse giornate, che riguarda l’interpretazione della legge. In base alla valutazione fornita dallo studio dell’avvocato Sergio Erede, consulente del Gruppo Cairo per quanto riguarda l’operazione RCS MG, questa dinamica non dovrebbe risultare possibile. Urbano Cairo, comunque, avrà sotto il suo controllo una percentuale di azioni pari al 48,8%, elemento che gli consentirà di nominare un nuovo consiglio di amministrazione per RCS MediaGroup e di avviare successivamente le operazioni per ristrutturare e rilanciare la casa editrice. Come egli stesso, del resto, ha già più volte dichiarato in vari momenti dell’intensa vicenda per il controllo del gruppo. E nella contesa tra istituti bancari perde Mediobanca, dunque, perchè sul fronte avverso spicca Intesa Sanpaolo, che aveva scelto di sostenere da subito la discesa in campo di un editore puro.