Autore: Redazione
15/09/2016

Secondo PwC il digitale guida la crescita incalzato dall’internet mobile

Le stime del report indicano inoltre come la spesa pubblicitaria nel 2015 sia tornata a crescere (+1,9%) con ricavi in aumento fino a 9,1 al 2020, con un indice di crescita annuo medio pari al 3,6%

Secondo PwC il digitale guida  la crescita incalzato dall’internet mobile

Primi, decisi, cenni di ripresa per il mercato italiano dell’Entertainment & Media (E&M) dopo una serie di anni in cui il segno meno di fronte alla voce investimenti pubblicitari l’ha fatto da padrone. «Il 2015 ha registrato un aumento significativo pari al 3,1%, raggiungendo 29,6 miliardi di euro. Tale risultato mostra segni di fiducia verso il Paese, sia da parte degli inserzionisti nei confronti dell’andamento economico, sia da parte dei consumatori che hanno incrementato il loro profilo di spesa», ha affermato Andrea Samaja, PwC E&M leader, nel corso dell’incontro “Entertainment & Media Outlook 2016-2020” organizzato da PwC e tenutosi ieri all’interno della sede del Sole 24 Ore. «Una crescita più intensa è prevista nei prossimi anni: secondo le previsioni, nel 2020 i ricavi del mercato E&M raggiungeranno 36 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 29,6 del 2014», ha specificato Samaja. I dati esposti ieri tengono conto tanto degli sviluppi tecnologici del settore e delle previsioni d’investimento delle aziende, quanto dell’estrema volatilità del mercato: se negli anni passati ci sono state forti contrazioni, oggi possiamo parlare di un rimbalzo, quasi fisiologico, che va al di là delle aspettative. Advertising a quota 9,1 miliardi La spesa in pubblicità è finalmente tornata a crescere nel 2015, si legge nel report di PwC, con un tasso di crescita pari all’1,9%. I ricavi, che lo scorso anno sono stati pari a 7,6 miliardi di euro, cresceranno fino a 9,1 miliardi nel 2020 con un CAGR pari al 3,6%. «Tale crescita è principalmente attribuibile ai segmenti tv e internet che, complessivamente, costituiscono il 70% del mercato pubblicitario. In particolare, il segmento tv rimane il principale canale d’investimento. La spesa pubblicitaria sull’IPTV, una delle scommesse del futuro, crescerà con un CAGR del 25% ma per ora il proprio peso specifico sul totale del mercato adv televisivo, pari al 2%, è ancora marginale», ha spiegato il PwC E&M leader.
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Il digitale guida la crescita La crescita del mercato E&M è guidata principalmente dal settore digitale dei media ma con alcune eccezioni. Si stima che i ricavi attribuibili al settore digitale saliranno da 12 miliardi di euro registrati nel 2015 a 17,3 miliardi nel 2020, con un CAGR del 7,7%. Al contrario, i ricavi derivanti dal settore “tradizionale”, non digitale, risultano essere più in difficoltà, crescendo con un CAGR pari all’1,1%, da 17,7 miliardi di euro nel 2015 a 18,7 nel 2020. Il peso dei ricavi derivanti dal mercato digitale sul totale del mercato E&M aumenterà dal 40% nel 2015 al 48% nel 2020, così come il peso dei ricavi derivanti dall’accesso a Internet ha un impatto rilevante sui ricavi complessivi e aumenterà fino al 34% nel 2020 rispetto al 30% del 2015. La penetrazione di smartphone e tablet è in salita al 92,1% nel 2020 e incentiva la spesa degli utenti finali nell’accesso a internet e sostiene inoltre la crescita dei segmenti del mercato E&M, aumentando i potenziali utenti di servizi digitali per tutte le forme di contenuti distribuiti. In particolar modo, si registrerà un impatto significativo sui ricavi dei segmenti Videogames, tv ed Internet advertising.
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La pubblicità su internet...… La pubblicità su Internet aumenta molto rapidamente: si stima un +8,3% nel periodo 2015-2020, anche se il trend, pur positivo, risulta in diminuzione, dal +13,3% del 2012 al +7,2 del 2020. La crescita delle pubblicità sul mobile riflette l’aumento del tasso di penetrazione di internet tramite dispositivi mobili che si stima raggiungerà nel 2020 il 92,1%, il più alto tasso nell’Europa Occidentale.
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…E sui social network La pubblicità sui social network per le versioni mobile rappresenta un tema fondamentale. Infatti la pubblicità su Internet si sta avvicinando sempre di più ai valori registrati dalla pubblicità televisiva che, attualmente, occupa la prima posizione in termini di ricavi pubblicitari in Italia. Inaspettatamente la radio è tornata a crescere dopo diversi anni di declino. Nel 2015, ha registrato ricavi pari a 373 milioni di Euro, l’8,0% in più rispetto all’anno precedente. Segmento Pay TV Subscription I ricavi derivanti dal segmento Pay TV Subscription continueranno a crescere (CAGR 3,4%) beneficiando del crescente interesse dei consumatori per i servizi OTT/streaming, che si inquadra nella più ampia tendenza a una fruizione dei contenuti su base integrata “omni-canale”, su tv, computer portatile, tablet e smartphone. «Proprio su questo ci si attende una lenta ma progressiva erosione del modello di abbonamento flat ai contenuti Premium a favore del modello Pay per View. Infatti è da notare come, ad esempio Netflix, in caso di interruzione di un abbonamento non intraprenda particolari azioni promozionali per la retention del cliente», ha specificato Samaja. programmatic «Se in mercati come gli USA e UK, oltre la metà degli annunci digitali vengono scambiati automaticamente, il livello di adozione in Italia è ancora basso», ha spiegato Samaja durante la presentazione. «È questione di tempo e questo trend si svilupperà totalmente anche nel nostro Paese», precisando che tuttavia le potenziali efficienze derivanti potrebbero, in futuro, consentire una migliore targetizzazione anche per gli annunci premium, aumentando così il valore generato.