Autore: Redazione
06/12/2016

Salov affida ad AUGE Headquarter il rilancio di Sagra. Al via un ampio progetto

L’agenzia ha sviluppato un nuovo concept di comunicazione per il marchio: in partenza il nuovo spot web, in tv nel 2017

Salov affida ad AUGE Headquarter il rilancio di Sagra. Al via un ampio progetto

Un nuovo concept di comunicazione. Un completo restyling grafico della gamma degli oli Extra Vergine e di oliva. Un logo più moderno. Prende il via da questi tre asset l’importante piano di rilancio del brand Sagra, dal 1959 garanzia di qualità dell’olio di oliva, un marchio storico, proprietà dell’azienda Salov Spa di Lucca, tra i principali player nazionali e internazionali del settore (e proprietaria anche del marchio Filippo Berio, leader in Usa e Uk e presente in oltre settanta paesi). Salov ha affidato per via diretta all’agenzia AUGE Headquarter di Milano l’incarico di sviluppare un concept totalmente nuovo di comunicazione per il suo marchio Sagra, dedicato in esclusiva al mercato italiano. Il claim “Sagra, il nostro olio” riassume e rilancia lo spirito di appartenenza, quello che fa dell’olio di oliva Sagra una certezza e un punto di riferimento qualitativo per i consumatori. Sagra è l’olio degli Italiani, l’olio di qualità, che fa parte della nostra vita come tutti i nostri rituali, le nostre abitudini, le situazioni più ricorrenti e quelle alle quali non vogliamo rinunciare.

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Lo spot

Il nuovo spot - on air sul web e successivamente in tv - illustra in modo empatico ed emotivo questo rapporto, con una successione di scene vere e italiane: un pranzo in famiglia, una cena con gli amici, la pennichella dopo il pic nic, una vacanza tra amiche, la domenica sul divano a guardare la squadra del cuore etc… Scene di vita vissuta, momenti “sacri” per ognuno di noi (da qui il gioco col nome del prodotto: La famiglia è Sagra, La pennichella è Sagra, La mamma è Sagra), in cui non può mancare la presenza costante di un filo di olio di oliva Extra Vergine di alta qualità, ingrediente immancabile nella dispensa, sulla tavola, nella dieta, nello stile di vita: L’Olio è Sagra. Fin dagli Anni Sessanta, quando era venduto esclusivamente nelle farmacie e sugli scaffali di esclusivi negozi alimentari, l’olio Sagra è riconosciuto come un olio di altissima qualità.

Il packaging

La campagna vuole ridare centralità al prodotto olio, vero e proprio pilastro della dieta mediterranea per le sue provate virtù di benessere. Parte fondante del nuovo progetto è stato il lavoro effettuato sulle etichette. L’immagine grafica della gamma oli di oliva ed Extra Vergine Sagra viene rinnovata con un approccio forte e di netta differenziazione dalla categoria. Laddove predominano i colori scuri, Sagra emergerà dagli scaffali con una etichetta molto chiara, bianca, impreziosita da sensazioni tattili della carta, simile a quella delle più pregiate etichette di vino.  Il risultato è un system nuovo, fresco, di grande impatto.

I commenti

“Siamo molto soddisfatti del concept sviluppato insieme all’agenzia AUGE - commenta Valentina Duffaut, responsabile marketing del Gruppo Salov - di cui avevamo già apprezzato il lavoro fatto per altri grandi marchi, come Ikea e Sammontana. In un contesto altamente sfidante, abbiamo deciso di proporre un tipo di comunicazione diverso, che emozioni e che strappi un sorriso. Al centro della scena sono i nostri consumatori in situazioni tipicamente italiane, dove l’olio, come il buon cibo, non possono mancare. Siamo convinti che questo nuovo spot toccherà il cuore degli italiani e non potrà che rafforzare il rapporto di fiducia con i nostri consumatori, che si basa su solidi valori di attenzione alla qualità, competenza e passione. Anche la scelta originale del packaging va in questa direzione: chiarezza, trasparenza, eleganza e attenzione al dettaglio per offrire un prodotto prezioso”. “In AUGE siamo soliti lavorare a ri-posizionamenti di brand, a partire dal pack per arrivare alla comunicazione di prodotto – commenta Federica Ariagno, partner e direttore creativo dell’agenzia AUGE -. Questo progetto ci ha particolarmente coinvolto perché si trattava di ridare vita e storia ad un marchio importante e ad un prodotto sfidante, come l’olio”.