ABBONATI

Rubicon Project svelerà i segreti della comunicazione in programmatic

Autore: Redazione


L’evento si terrà il prossimo 18 Novembre al Palazzo Mezzanotte di Milano. Un’occasione imperdibile per tutti i player del settore, dove aziende ed esperti porteranno il loro prezioso know how a disposizione del pubblico con un format tutto nuovo e orientato alla formazione. L’intervista a Sara Buluggiu, Managing Director Italia e Sales Director Southern Europe di Rubicon Project che parteciperà in qualità di speaker

A Milano il 18 Novembre 2016 debutterà il primo Upgrade Mobile Summit, un evento che nasce con una mission ambiziosa e al tempo stesso di cui il mercato ha fortemente bisogno: aggregare i player del settore per fare networking, formazione, aggiornarsi e costruire una community legata dallo stesso catalizzatore: la qualità dei contenuti offerti. Il ricco panel di esperti chiamato a portare il suo contributo, infatti, non interverrà soltanto per raccontare al pubblico la propria offerta commerciale ma piuttosto per portare il proprio know how e metterlo a disposizione di tutti i partecipanti. Dunque, informare ma anche e soprattutto formare e andare oltre i classici format dei convegni di settore. Tra i protagonisti dell’evento, figura anche Sara Buluggiu, Managing Director Italia e Sales Director Southern Europe di Rubicon Project, azienda leader nel campo dell’advertising automation che porterà il suo punto di vista da insider sull’efficacia della comunicazione in un comparto complesso come è quello del programmatic e che ha anticipato qualcosa in un’intervista esclusiva per Dailynet. Qual è la marcia in più di Rubicon Project? Rubicon Project come azienda ad tech sta vivendo un’evoluzione che la pone saldamente a servizio della monetizzazione degli spazi pubblicitari per editori premium, ovunque essi compaiano (display o mobile), che mira ad un incremento della qualità dei publisher che ospitiamo sulla nostra piattaforma e che si basa su una policy di incremento della qualità delle inventory per i buyer. Questo passaggio è stato possibile grazie a una policy di brand safety che ha portato a non prendere in considerazione URL che per i nostri standard non potevano essere considerate qualitative e che hanno fatto sì che i buyer con noi possano contare sulla qualità. Naturalmente, qualità significa riuscire a valorizzare meglio gli spazi che compaiono in quelle pagine di contenuto premium e questo si riflette in CPM che i publisher riescono a realizzare attraverso la nostra piattaforma e che i clienti sono disposti a pagare per comparire su quelle pagine. Il settore dell’advertising sta vivendo un momento di crisi, in particolare sul fronte programmatico e, solitamente, se ne sente parlare soprattutto dal punto di vista degli editori o più in generale della domanda. Qual è il vostro punto di vista dal fronte dell’offerta? Quali sono i limiti che ostacolano la crescita, e le soluzioni? Uno dei limiti strutturali dell’environment programmatico è legato all’incapacità degli ad server ad essere funzionali e flessibili in questo sistema. I publisher hanno davanti due scelte: la prima è preferire un ad server che non è pensato per il programmatic e che dunque non si presta in maniera flessibile a mantenere la promessa di questa tecnologia che è quella di far vendere le impression al prezzo migliore. Oppure affidarsi all’offerta di Google che, però, è anche concorrente dell’editore, visto che Google è, a tutti gli effetti, una media company.  Un altro limite che vediamo nella remunerazione è la crescita delle connessioni da mobile che però non riescono ad essere appieno pareggiate con gli investimenti su questo mezzo. In Italia, in particolare, il fatto che gli investimenti non seguano lo spostamento degli utenti sul mobile è ancora più evidente. C’è infine un problema legato alla grandissima richiesta da parte dei buyer di inventory video che in Italia, ma anche in buona parte d’Europa, si riduce ai formati pre-roll i quali, notoriamente, peccano sul fronte della qualità, senza contare l’anello mancante che è quello della creatività delle agenzie, ancora troppo standard per garantire uno sviluppo organico del video advertising. Come risponde Rubicon Project a queste problematiche? Una delle proposte che stiamo facendo al mercato in questo momento riguarda un’integrazione CPI di cui presto sveleremo i dettagli, con un ad server locale per il quale stiamo proponendo la nostra soluzione full stack. Si tratta, dunque, di un ad server vero e proprio, quindi non siamo una SSP che fa anche ad server ma integriamo le soluzioni. Un’altra delle nostre novità risponde al nome di “Fastlane”, la nostra soluzione di header bidding pensata, appunto, per tutti gli editori che vogliono in qualche modo o contrastare l’allocazione delle impression da Google oppure avere una richiesta di allocazione delle impression che parta direttamente dalle chiamate in pagina. Anche sul lato mobile, Rubicon Project ha una risposta ad hoc, in particolar modo perché offre una SSP mobile funzionale e funzionante ma anche per la sua posizione di promotore di formati impattanti e dall’altro ROI, come tutti i nostri formati rich media sul mobile. Questi formati consentono all’editore di remunerare al meglio la sua inventory mobile che sta diventando ormai tra le voci più rilevanti di tutte le inventory totali. Abbiamo, infine, una proposta di formati video ad alto impatto, che garantiscono una buona viewability in ambiente programmatico e che supera i limiti del pre-roll. Manca meno di un mese al debutto di Upgrade Mobile Summit, dove lei parteciperà in qualità di speaker, quale sarà il suo contributo, per quale motivo ha scelto di partecipare a questa iniziativa? Parlerò di come si può fare comunicazione sul mobile in modo efficace tramite il programmatic ma sull’argomento del mio intervento non voglio rovinare la sorpresa con troppe anticipazioni. Ritengo, comunque, che tutti i momenti legati alla formazione siano importanti, soprattutto per un tema come il programmatic, così vasto e in continua evoluzione. Per cui, la formazione deve essere continua e fare da catalizzatore alla crescita e all’evoluzione del mercato. Per questo Rubicon Project è un’azienda molto attiva anche in questo campo, tendenzialmente partecipiamo con entusiasmo a queste iniziative anche perché pensiamo di avere un punto di vista privilegiato su quello che è l’environment programmatico. L’anno volge al termine, com’è stato il 2016 di Rubicon Project? Come sta andando in Italia? Stiamo avendo una bella crescita, l’Italia sta andando molto bene, è uno dei mercati che continua a crescere in maniera sana e fisiologica. Confidiamo moltissimo nella nostra soluzione di header bidding per avere un’inventory sempre di qualità e servita nel miglior modo possibile.  

Tag:

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy