Autore: Redazione
01/12/2016

Reteconomy chiude il 2016 con una crescita del 20%, superiore a 1 milione di euro

Trend positivo per la rete Sky sull’economia, di cui è amministratore delegato Andrea Baracco, che punta a un +15% nel 2018 e a un ulteriore +10% nel 2019. Marcello Picasso, della concessionaria Picasso Consulting: «Nei prossimi mesi focus sul branded content»

Reteconomy chiude il 2016 con una crescita del 20%, superiore a 1 milione di euro

A due anni e mezzo dal suo rilancio, Reteconomy - il canale 512 di Sky, di cui è direttore responsabile Elisa Padoan, che vanta un palinsesto dedicato ai temi dell’economia, con programmi e contenuti originali e innovativi, in onda H24 -, si appresta a chiudere il 2016 con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente, con un fatturato complessivo di oltre 1 milione di euro. Un risultato notevole, con trend di crescita costanti e nuove aziende clienti che investono sulla rete, in un mercato ad alta competitività. «Nessuna emittente televisiva italiana è oggi in grado di raggiungere un pubblico così altamente profilato e mirato - ha evidenziato Andrea Baracco, incontrato ieri a Milano, nel corso della presentazione alla stampa dei risultati 2016 -, offrendo approfondimenti e servizi giornalistici su tematiche che non trovano spazio adeguato su molte reti generaliste, ma che sono di grande interesse per target specifici e per le imprese». «Reteconomy si distingue per un palinsesto articolato e completo - continua Baracco -, un flusso quotidiano di contenuti che spaziano dall’artigianato alle start up, dai consigli di management alle specificità delle Pmi, dando voce ai protagonisti e divenendo un punto di riferimento professionale e competente per la business community e il mondo delle professioni, a tutti i livelli. Tutto questo è televisione che fa servizio pubblico - prosegue l’a.d. -. Siamo al servizio di comparti dell’industria italiana che altrimenti avrebbero poco spazio».

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Il branded content

Grande attenzione e investimenti in risorse dedicate, insieme a una politica di programmazione mirata, sarà dedicata da Reteconomy allo sviluppo di progetti di branded content, attraverso nuove modalità di engagement degli stakeholder e dei pubblici di riferimento, per consentire alle imprese di valorizzare la propria equity story e i propri asset, condividendo contenuti di forte interesse con i propri clienti e con gli influencer di settore. «Guardando ai nostri ricavi, infatti - aggiunge Baracco -, la cifra di 1 milione di euro per il 2016 è composta da un buon 70% di adv tradizionale e di branded content, con la tabellare in leggera prevalenza, e da un 30% dato dalla vendita del nostro spazio televisivo a editori terzi e dalla vendita di nostri contenuti a editori terzi. Quest’ultima attività, insieme a quella del branded content, sarà potenziata nei prossimi mesi. Sono già numerose le aziende che hanno avviato progetti di branded content sul nostro canale». Si tratta di una strategia che ha già incontrato, infatti, il gradimento di molte aziende e degli investitori pubblicitari, come ricorda Marcello Picasso, di Picasso Consulting, concessionaria esclusiva per Reteconomy: «Nel 2016 abbiamo avviato rapporti commerciali con venticinque nuove aziende partner, facendo leva soprattutto sulla qualità della nostra audience - ha affermato Picasso -. Un anno che ci ha consentito di avviare progetti e operazioni con importanti clienti, quali, ad esempio: Aon, per le assicurazioni legate al mondo dei professionisti; IntesaSanPaolo, co-produttore di un format dedicato all’innovazione; Scania, con contenuti specificamente dedicati al settore dei trasporti; e ancora Azimut, Banca Generali e Alleanza Assicurazioni, che hanno scelto il nostro format “@ReteMoney” per parlare di mercati finanziari, di protezione dei patrimoni, di previdenza integrativa, ma soprattutto della centralità del ruolo della consulenza in ambito finanziario».

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Elisa Padoan

Le prospettive future

Nel 2017, Reteconomy si propone di consolidare e rafforzare il proprio posizionamento distintivo, capitalizzando sulle recenti partnership e valorizzando i nuovi formati inseriti in palinsesto, come “House of Leaders”, di Enzo Argante, focalizzandosi sulla capacità di ideazione di contenuti innovativi e mantenendo grande qualità produttiva, per la costruzione di una brand narrativa sempre centrata sugli obiettivi delle imprese partner e dei clienti investitori pubblicitari. «Guardiamo con ottimismo al futuro - dice ancora l’a.d. -, sia per le previsioni generali dell’advertising che sembrano essere positive, sia per le prospettive offerte dal branded content. Confidiamo che il prossimo anno possa regalarci un ulteriore salto in avanti come quello di quest’anno. In particolare - conclude Baracco -, la nostra compagine azionaria ha rinnovato la fiducia a tutta l’azienda, con un piano industriale approvato per i prossimi tre anni, che prevede un +15% nel 2018 e un +10% nel 2019, con una raccolta di oltre 1,6 milioni di euro». Stime che andranno ovviamente riaggiornate in base all’evolversi di altre “questioni”, come quella legata allo scadere della concessione del servizio pubblico alla Rai, prevista per il prossimo gennaio. «Con La7 e Radio 24 ci stiamo chiedendo come poter accedere a una quota dell’extra gettito proveniente dal canone Rai, pari a circa 400 milioni di euro, in vista dello scadere della concessione. Stiamo facendo una serie di valutazioni dal punto di vista legale, per il momento in autonomia, salvo alcuni contatti con La7. Vorremmo che il nostro fosse riconosciuto per quello che di fatto è, ovvero servizio pubblico. Nel mentre, stiamo valutando altre strade, come il dialogo in corso con Vodafone Tv, per la quale potremmo offrire dei contenuti esclusivi, da affiancare alla loro offerta di film», conclude Baracco.