Autore: Redazione
24/10/2016

Quantum Native Solutions si racconta a poco meno di un anno dal via delle attività nel nostro Paese

L’intervista di DailyNet all’head of business development Alessandro Ceratti, tra fatturato, team e inventory in crescita grazie a un’offerta programmatic native

Quantum Native Solutions si racconta a poco meno di un anno dal via delle attività nel nostro Paese

Quantum Native Solutions nasce in Francia nel 2014 da un’idea di Mickaël Ferreira, attuale ceo, e si posiziona come marketplace europeo di native advertising distribuito anche in programmatic composto da editori “premium” - oggi più di 200 solo in Italia - per offrire agli inserzionisti formati native in-feed eleganti e mai invasivi. La società vede tra i propri azionisti HiMedia Group e la branch italiana è guidata da Alessandro Ceratti, head of business development di Quantum Native Solutions, che è tornato a collaborare con Carlo Poss, ceo di Quantum Native Solutions Italia e già ceo di HiMedia Italia. DailyNet ha intervistato Ceratti. Quasi un anno di attività in Italia, come procede il vostro business? Tra poco festeggeremo il primo anno di attività in Italia e i risultati sono molto positivi: fatturato e inventory, infatti, crescono a doppia cifra mese su mese. A oggi Quantum Native Solutions conta un team di circa 40 persone ed è presente in Francia, Italia, Belgio, Spagna, Grecia e Sud America. Inoltre, stiamo aprendo altri uffici in quattro nuove country mentre il team di sviluppo si trova in Romania. Operate nel campo del native, un settore i cui confini sono spesso poco nitidi. Possiamo fare un po’ di chiarezza? Purtroppo nel nostro Paese c’è molta confusione riguardo alla definizione della parola “native” che spesso viene utilizzata impropriamente. Se da un lato parlare di questo tema genera buzz e curiosità, dall’altro rischia di creare pericolosi fraintendimenti relativi alle tipologie e alle finalità dei diversi strumenti di native. A oggi esistono tre tipologie di native. Il native In-feed offre formati pubblicitari integrati al look and feel del sito ospitante e perfettamente posizionati all’interno dei contenuti editoriali. Sono formati premium e con il 100% di viewability rappresentano lo spazio più prezioso che l’editore mette a disposizione esclusivamente per il cliente e a un unico messaggio pubblicitario. Quantum opera in questo segmento di mercato e pone l’utente al centro, rivolgendo l’attenzione al continuo miglioramento della user experience. Oggi l’utente è infastidito da formati pubblicitari sempre più numerosi e invasivi e le crescenti percentuali di adblocker ne sono la prova. Il native in-feed di Quantum unisce la forza di una user experience non intrusiva alla scalabilità e opzioni di targeting offerte dal programmatic. Il risultato sono KPI superiori di circa 15 volte rispetto alla normale display e un maggiore livello di engagement. Il native editoriale, invece, è quello più puro. Se pensiamo ai branded content, i contenuti prodotti dal singolo editore per il singolo marchio generano risultati interessanti in termini di engagement ma riescono a raggiungere un pubblico limitato al singolo editore su cui vengono veicolati. Infine, il Recommendation widget offre la possibilità di posizionare maschere below the fold da quattro a sei posizioni pubblicitarie proposte insieme ad articoli correlati. La loro finalità è quella di generare traffico aggiuntivo per gli editori che le ospitano e di generare performance (tramite acquisto a low cpc/cpm) per i clienti. Come si sta evolvendo il parco clienti e publisher di Quantum? Fin dal suo esordio italiano Quantum ha potuto contare sulla fiducia di rinomati brand tra cui Samsung, Fineco, Toyota, Mercedes, Wind, Lactalis, Tim, Sky e molti altri e di importanti publisher come Ilfattoquotidiano.it, IlGiornale.it, Subito.it, ViaMichelin.it, GreenMe.it, Automoto.it e Moto.it. Sono ormai partner consolidati editori come Affaritaliani.it, Liberoquotidiano.it, IlFattoQuotidiano.it, Lettera43.it e Dagospia.com, Subito.it, TgAdv con Nanopress.it, Buttalapasta.it, Myluxury.it, Qnm.it, Tantasalute.it, Tecnocino.it, Allaguida.it e Donnaclick.it e alcuni siti premium delle concessionarie già partner come Sport Network con Corriere dello Sport e Tuttosport e WebAds. Anche Alfemminile.com, Mytaste.it, Deabyday.tv, Davidemaggio.it, Greenme.it e Paesionline.it hanno scelto la tecnologia di Quantum Native Solutions e il numero di editori premium che ogni mese scelgono la nostra soluzione tecnologica cresce in modo esponenziale. Questo successo è sicuramente dovuto anche alla crescente consapevolezza dei publisher che stanno iniziando a comprendere quanto l’inserimento di più formati in pagina non genera fatturato aggiuntivo, ma un calo degli rpm e un aumento degli adblocker. Programmatic e native, un binomio ancora poco sviluppato. Quali sono i vantaggi di questa innovativa modalità pubblicitaria e come declinate la vostra offerta? Il programmatic native è una vera rivoluzione perché è una modalità win-win per editori e brand e in Europa siamo stati pionieri in questo campo. Infatti, grazie al programmatic native di Quantum, gli editori non devono più rinunciare alla qualità editoriale in favore di spazi pubblicitari decontestualizzati, innervosendo così i lettori e i brand hanno la reale opportunità di scegliere i formati più adatti per il loro target di riferimento (sia statici sia video), integrando l’adv con i contenuti del sito. L’apparente contraddizione tra personalizzazione e programmatic si sta rivelando invece un’ottima opportunità ed è una delle caratteristiche distintive del nostro marketplace perché riusciamo a offrire formati ad hoc - video, gallery e testi - e integrati, in forma editoriale e in modalità automatica grazie alla nostra tecnologia che in real time analizza il codice grafico dell’editore ed eroga il formato pubblicitario. Quali sono le prossime novità che coinvolgeranno l’azienda in Italia? Presto amplieremo il team perché stiamo lavorando per offrire ai nostri inserzionisti importanti novità di prodotto in linea con la vision strategica internazionale e la nostra mission: tech enabler di un formato pubblicitario, il native, che rappresenta il futuro della pubblicità digitale in quanto mai invasivo e perfettamente integrato. <