Autore: Redazione
21/07/2016

Quantum Native Solutions accresce il business

Il primo marketplace europeo di advertising accoglie nuovi publisher come Affaritaliani.it, Alfemminile.com e Liberoquotidiano.it

Quantum Native Solutions accresce il business

Cresce il business italiano di Quantum Native Solutions, marketplace europeo di native advertising distribuito totalmente in programmatic, che allarga il portfolio di editori premium, ampliando la sua offerta nei settori donne, news, travel, sport, automotive, entertainment e classified. A oggi la company raggiunge mensilmente 16 milioni di utenti unici, generando oltre 200 milioni di impression native al mese e garantendo ai brand il 100% di viewability su tutti i device e in tutti gli environment (web/app/webmail). Quotidianamente, il network di Quantum registra in Italia 2 milioni di unique browser e 7 milioni di impression native disponibili. Nuovi ingressi nel network Recentemente sono entrati nel network Affaritaliani.it, Liberoquotidiano.it, Lettera43.it e Dagospia.com, TgAdv con Nanopress.it, Tecnocino.it, Allaguida.it e Donnaclick.it e alcuni nuovi siti delle concessionarie già partner come Sport Network con Calcioweb.eu e Sportfair.it e WebAds. Inoltre, ilgiornale.it, alfemminile.com, mytaste.it, deabyday.tv, davidemaggio.it, 90min.com/it e paesionline.it hanno scelto Quantum Native Solutions. I nuovi ingressi garantiranno così una più ampia copertura nei settori News, Donne, Sport e Man. Offerta Programmatic sviluppata su formati pubblicitari eleganti e mai invasivi L’offerta Programmatic Native, caratterizzata dalla possibilità di mostrare contenuti attraverso video, gallery e testi altamente targetizzabili, è sviluppata su formati pubblicitari eleganti e mai invasivi, personalizzabili e integrabili all’interno delle pagine e/o degli articoli dei premium publisher grazie alla lettura del CSS. “Il native advertising in programmatic è una modalità win-win per editori e brand. I primi non devono più rinunciare alla qualità editoriale in favore di spazi pubblicitari decontestualizzati innervosendo i lettori, mentre i brand hanno la reale opportunità di scegliere i formati più adatti per il loro target di riferimento e raggiungerlo in modo assolutamente non intrusivo, integrando l’adv con i contenuti del sito ospitante”, ha commentato Alessandro Ceratti, head of business development della società.