Autore: Redazione
21/12/2016

Quantcast, digital advertising: l’infinito potere dei big data

Il ruolo fondamentale dei dati nella creazione di pubblicità rilevanti e performanti

Quantcast, digital advertising: l’infinito potere dei big data

Articolo a cura di Ilaria Zampori, direttore generale di Quantcast Italia
I dati sono uno dei tesori più preziosi per le aziende che vogliono investire in pubblicità digitale. Essi rivelano informazioni di grande valore sui consumatori e contribuiscono a definire al meglio il target di riferimento da raggiungere, garantendo così agli inserzionisti delle solide basi di partenza per pensare e realizzare messaggi pubblicitari rilevanti e in linea con le aspettative e i reali bisogni dei clienti online a cui si rivolgono.

Perché questi big data siano davvero utili ed efficaci devono però essere elaborati ed analizzati correttamente, altrimenti restano solo una mera raccolta di informazioni fini a se stesse. Quantcast, uno dei primi cinque player mondiali per capacità di gestione dei big data, specializzato nella misurazione dell’audience e nel real time advertising, monitora oggi oltre 100 milioni di destinazioni web e processa più di 2,5 milioni di operazioni al secondo, permettendo di cogliere uno degli aspetti più ricercati nel digital advertising per creare e pianificare campagne pubblicitarie davvero performanti e di successo: la rilevanza. Un valore imprescindibile e fondamentale sia per il brand che per il destinatario del messaggio perché da una parte fornisce una migliore brand awareness e dall’altra assicura una pubblicità più pertinente e meno invasiva al consumatore.

brand-logo

Grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale, Quantcast è in grado di assicurare agli inserzionisti informazioni sempre più precise e dettagliate. Utilizzando sofisticati algoritmi, un’enorme potenza di calcolo e di apprendimento in real time degli insight ottenuti e un’immancabile dose di creatività e desiderio di innovazione, ha creato un modello predittivo che permette di identificare un’audience estremamente targettizzata. Il modello, in considerazione del KPI che si vuole raggiungere - awaraness, consideration o perfomance - si basa su dati di partenza differenti che possono essere dati socio-demografici, keyword specifiche o attuali convertitori del sito, aggiornandosi di continuo e in tempo reale, consente infatti di definire il profilo del potenziale consumatore e raggiungerlo con messaggi pubblicitari di forte impatto attraverso banner, video e formati impattanti su tutti i device digitali.

Considerata l’importanza per i marketer di conoscere il consumatore, un metodo così specifico e individuale porta senza dubbi enormi vantaggi competitivi. Capire come e quando entrare in relazione con il consumatore, conoscere i suoi interessi e le emozioni provate durante tutto il percorso di acquisto, in un mondo sempre più complesso come quello del digital advertising, è indispensabile. Proprio per questo Quantcast ha recentemente presentato i risultati di un’indagine, svolta a livello mondiale, per misurare il ruolo che brand, pubblicità e altri touchpoint giocano nel percorso decisionale del consumatore. La ricerca, condotta da Basic Research su 2.300 consumatori, è stata realizzata secondo una nuova metodologia longitudinale che prevede la registrazione di una sorta di diario digitale degli utenti durante le ultime quattro settimane che precedono l’acquisto. Un’analisi in tempo reale per cogliere le interazioni sul momento, i vari punti di contatto con i brand, il comportamento dei consumatori e i sentimenti provati, in tutte le fasi della consumer decision journey. Un report che ha svelato uno scenario assolutamente utile ed interessante per brand ed investitori, evidenziando ancora una volta come i dati sul comportamento online, se processati in real time e costantemente aggiornati, rappresentino un valido alleato nella strategia da mettere in atto.