Il gigante di FMCG spende ancora circa 500 milioni di dollari all’anno in marketing e pubblicità, il suo terzo costo più alto dopo il personale e il prodotto
P&G ha dimezzato il numero di agenzie di PR e pubblicità con cui lavora, per ottimizzare i suoi investimenti marketing. Il gigante di FMCG spende ancora circa 500 milioni di dollari all’anno in marketing e pubblicità, il suo terzo costo più alto dopo il personale e il prodotto. Secondo Ad Age, il chief brand officer Marc Pritchard ha detto che P&G starebbe cercando di portare la creatività in open source per creare annunci e tagliare i costi. Sarà anche possibile utilizzare la tecnologia digitale per la produzione e la co-produzione all’interno delle agenzie. Parlando nel corso dell’investor day, Pritchard ha evidenziato il caso del marchio di lusso SK-II, cui il passaggio all’ad in open source ha portato un abbattimento dei costi di “circa il 50%”. Pritchard ha aggiunto: “Abbiamo riassegnato diversi brand a partner di alta qualità, e abbiamo tagliato il carico di lavoro per produrre meno campagne di pubblicità e marketing ma molto migliori”. P&G ha ceduto circa 100 brand nel corso degli ultimi due anni per focalizzarsi sulle sue marche migliori marche, rimanendo con circa 70/80 brand. Il taglio dei costi ha determinato un primo trimestre migliore del previsto, con 2,7 miliardi di dollari di utile netto, in crescita del 4% anno su anno.