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Opa totalitaria su RCS MG, Investindustrial capocordata

Autore: S Antonini


Della Valle, Mediobanca, UnipolSai e Pirelli alleati con la società di Andrea Bonomi in funzione anti-Cairo

Urbano Cairo Urbano Cairo La “sfida” lanciata giovedì scorso da Urbano Cairo, in occasione dell’assemblea per l’approvazione dell’aumento di capitale a sostegno dell’Ops su RCS MG, affinchè altri soci di peso di quest’ultimo Gruppo “uscissero allo scoperto”, è stata raccolta ieri da 4 di loro, che hanno comunicato di essersi accordati con Investindustrial per lanciare a loro volta un’Opa sull’intero capitale della società. I soci in questione sono: Diego Della Valle (titolare del 7,32% del capitale), Mediobanca (6,25%), UnipolSai Assicurazioni (4,59%) e Pirelli & C. (4,43%) (congiuntamente i “Soci RCS”), che hanno attivato come “investitore” Investindustrial, la società guidata da Andrea Bonomi (congiuntamente ai Soci RCS, i “Soci”) su un progetto di rafforzamento e sviluppo del gruppo editoriale. Bonomi si avvale spesso e conosce quindi bene Mediobanca, che si era dichiarata pronta a essere “destinataria” di un’offerta alternativa a quella di Cairo Communication e che è ora advisor finanziario dell’Opa. andrea Bonomi Andrea Bonomi Quest’ultima è quindi un’operazione finanziaria con esborso monetario, mentre quella di Cairo, appunto di scambio, è più prettamente industriale, vista la natura di editore di quest’ultimo. Il prospetto di Cairo è in attesa di approvazione da parte di Consob ma, a questo punto, potrebbe essere cancellata o soggetta a richiesta di sospensiva per essere rivista, essendo quella dei Soci migliore per gli azionisti di RCS MG. In ogni caso, i Soci spiegano in un comunicato che “intendono sostenere e accelerare il processo di ristrutturazione avviato positivamente dall’attuale management nonché creare un Gruppo editoriale multimediale di portata internazionale partendo dalle piattaforme di business esistenti. Un particolare interesse sarà rivolto al mondo degli eventi sportivi e all’ampliamento dell’offerta digitale che potranno essere sviluppati sia attraverso opportunità di crescita esterna, importante elemento dello sviluppo futuro, sia attraverso l’ulteriore valorizzazione di testate di assoluto riferimento nel panorama dell’informazione sportiva europea quali Marca e Gazzetta dello Sport. Il Corriere della Sera, da 140 anni leader indiscusso nell’informazione italiana ed europea, sarà la testata editoriale su cui verranno concentrate le risorse del gruppo nel settore news. Sarà inoltre accelerato il processo di digitalizzazione dei prodotti offerti dal quotidiano”. I dettagli dell'offerta Al fine di dare esecuzione a tale progetto, i Soci si sono impegnati ad apportare le proprie azioni, rappresentanti complessivamente il 22,6% del capitale sociale di RCS MG, in una società di nuova costituzione (“NewCo”) che lancerà appunto un’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria sul residuo 77,4% a un prezzo di 0,70 euro per azione. Il prezzo, offerto per cassa, incorpora un premio del 68,4% rispetto al corso di Borsa del 7 aprile scorso, data antecedente l’annuncio dell’Ops promossa da Cairo Communication, e del 17,0% rispetto a quello di chiusura di venerdì 13 maggio 2016. NewCo non avrà debiti finanziari e farà fronte all’esborso per l’Opa mediante mezzi propri messi a disposizione da Investindustrial e dai Soci RCS che, a valle dell’operazione, possiederanno rispettivamente il 45% e il 55% della NewCo stessa. Quest’ultima quota sarà detenuta paritariamente in misura del 13,75% dai Soci RCS. Le varie tranche di aumenti di capitale verranno differentemente sostenute dai 4 Soci per riequilibrare le diverse quote da loro attualmente detenute. “I Soci – prosegue il comunicato - intendono dare un rapido impulso alla crescita e allo sviluppo di RCS MG e si sono sin d’ora impegnati a dotare NewCo di ulteriori risorse finanziarie per sottoscrivere la quota di propria competenza di eventuali aumenti di capitale di RCS MG stesso, di massimi 150 milioni di euro, al fine di consentire la creazione di uno dei principali gruppi multimediali di portata internazionale”. Più propriamente, l’offerta di Della Valle avviene tramite la DI.VI. Finanziaria di Diego Della Valle e la Diego Della Valle & C.; quella di UnipolSai, anche per conto di UnipolSai Finance, tramite Finsoe; quella di Investindustrial tramite International Acquisitions Holding, società di diritto lussemburghese, avente sede legale in Lussemburgo e in fase di registrazione nel Registre de Commerce et des Societes di Lussemburgo, che sarà quindi quella che effettivamente controllerà il 45% della NewCo. Secondo quanto si legge nel documento dell'offerta, IAH – che sosterrà quindi l’esborso per l’acquisizione del 18,49% delle azioni RCS, è indirettamente controllata da Investindustrial VI L.P., fondo gestito dalla società di diritto inglese Investindustrial Advisors Limited, soggetta alla supervisione della Financial Conduct Authority nel Regno Unito. Il finanziamento per l’acquisto delle altre azioni sarà sostenuto dai 4 Soci. In caso di totale adesione all’Offerta, il controvalore massimo sarà di 282.756.450,30 euro. L’efficacia dell’Offerta sarà tale al raggiungimento di un totale del 66,70% del capitale di RCS e, quindi, con il reperimento del 44,10% delle azioni. Altra condizione di efficacia posta dai Soci è che le Banche finanziatrici di RCS si impegnino a rinunciare a qualsiasi richiesta di rimborso anticipato del debito in ragione del cambio di controllo del Gruppo, e di non promuovere iniziative per il rimborso di alcun importo dovuto da RCS in linea capitale, fatto salvo quello anticipato parziale mediante utilizzo delle somme nette incassate dalla cessione di RSC Libri. Advisor legale è lo Studio Legale Associato Clifford Chance. Bonomi, in ogni caso, conosce bene RCS MG anche per esserne stato consigliere indipendente finchè non lasciò la carica in seguito alla nomina a presidente del consiglio di gestione di BPM (di cui è anche azionsita), che è uno dei creditori del Gruppo di cui è ora presidente Maurizio Costa. Investindustrial, specializzata nell’acquisizione di aziende di medie dimensioni e nei fondi equity, si definisce come struttura che fa “investimenti non puramente finanziari ma con un approccio industriale, in aziende di qualità, con un’ottica di management di medio-lungo termine. In sostanza cediamo la partecipazione quando il progetto industriale è concluso. Dai 5 ai 10 anni. E raramente vendiamo a fondi”. Il titolo RCS ha chiuso ieri a +16,55%, quello di Cairo Communication a -2,56%. E sempre ieri, Exor ha avviato, come preannunciato, la vendita sul mercato di azioni RCS.
 La società, che ne aveva in pancia il 4,879% del capitale riveniente dalla distribuzione delle azioni da parte di
FCA (l'altro 1,565% fa capo a Interim One Bv in liquidatie)
ora detiene il 4,5% circa del Gruppo editoriale e dovrebbe
proseguire nella cessione nelle prossime settimane.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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