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OMD traccia il ritratto dei Nuovi Italiani: chi sono, come vivono e qual è il loro rapporto con pubblicità e brand

Autore: Redazione


Presentati i risultati della terza edizione del progetto di ricerca “The Future of Italy”, effettuata in collaborazione con Doxa

OMD Italia, agenzia di comunicazione e media parte di Omnicom Media Group, ha presentato i risultati e gli insight della terza edizione del progetto di ricerca proprietario “The Future of Italy”. Quest’anno l’indagine, effettuata in collaborazione con Doxa, ha scattato la fotografia dei Nuovi Italiani, ovvero gli immigrati di prima e seconda generazione che rappresentano una fetta importante della popolazione italiana: 6,6 milioni di persone.

L’evoluzione della ricerca

Il primo anno lo studio ha esplorato le nuove tipologie di famiglie da cui è emerso che il 40% degli italiani vive in nuclei famigliari non tradizionali e che la casalinga di Voghera, così come la citava Mike Bongiorno, non esiste più: oggi la figura del responsabile acquisto si è democratizzata all’interno delle nuove famiglie. Lo scorso anno è stato completato il quadro con alcuni insight sul modo di fare la spesa degli Italiani ed è stato messo in evidenza il ruolo degli influencer nelle decisioni d’acquisto, in relazione alle diverse categorie merceologiche selezionate. La ricerca è poi arrivata fin dentro le case per mettere in relazione la fruizione televisiva con la stanza in cui è presente l’apparecchio. L’evoluzione del percorso ha portato quest’anno OMD a delineare il volto dei Nuovi Italiani, ovvero gli immigrati di prima e seconda generazione. E’ stato chiesto loro di raccontare come vivono le differenze linguistiche e culturali, qual è il loro rapporto con la scuola e con il lavoro, per poi approfondire il rapporto con brand e comunicazione.

Marco Girelli Marco Girelli

I risultati

E’ emerso che si tratta per lo più di giovani, considerando che tra la popolazione maggiorenne il 73% ha meno di 45 anni, e che non sono equo distribuiti su tutto il territorio nazionale. I Nuovi Italiani sono molto eterogenei per cultura, lingua e tradizioni. Le donne arrivano prima nel Bel Paese e sono le prime a integrarsi e a imparare la lingua. Anche nel caso dei Nuovi Italiani emerge che le nuove tipologie di famiglie sono diffuse tra chi non è originario del nostro Paese, con una quota del 49%. Esplorando i loro sogni e le loro paure si è scoperto che ci sono più ponti che muri a metterci in relazione. Tra i pilastri di questo ponte c’è sicuramente la comunicazione: proprio per questo OMD si è posta in prima linea nel capire a fondo le caratteristiche di questa importante fetta della popolazione che rappresenta una grande opportunità, ancora molto inesplorata, e ha voluto condividere la conoscenza ricavata dai dati con i suoi clienti. Oltre ad aver indagato le abitudini mediatiche di questo pubblico, sono stati analizzati a fondo i comportamenti d’acquisto e l’approccio alla comunicazione di chi si trova a vivere in una cultura diversa da quella di origine.

Comunicazione, mezzi e linguaggi

I dati raccontano che in termini di copertura giornaliera la fruizione televisiva dei Nuovi Italiani è più bassa rispetto al resto della popolazione (55% vs 74%) ma il tempo speso è simile (5h vs 5h 20’). C’è poi un elemento molto diversificante, gli spettatori più presenti tra i Nuovi Italiani sono i più giovani, il contrario di quello che registriamo sul resto della popolazione della penisola. I bambini sono grandi fruitori del mezzo e con loro sul divano di casa troviamo le mamme, e non i nonni come succede invece nelle case degli italiani. Si tratta di una tv generalista, tradizionale non solo nei contenuti ma anche nella modalità di fruizione, classica con il telecomando in mano. La tv online infatti coinvolge solo il 16%, la pay solo l’8%. Se si guarda alla stampa cartacea è un’abitudine di 1 su 4 e si parla prevalentemente di quotidiani; spesso non sono in lingua ma in italiano. L’online invece è il territorio della lingua madre. Nonostante la passione per la musica, la radio non è a oggi un media molto utilizzato, il 51% sostiene di non ascoltarla mai. I Nuovi Italiani si muovono prevalentemente con i mezzi pubblici, e quindi l’affissione è un mezzo con grandi potenzialità su questo target. Per tutti il futuro della comunicazione è comunque nell’integrazione dei mezzi. Per gli stranieri, oltre la tv si conferma più rilevante l’OOH del web.

I commenti

Graziana Pasqualotto, Managing Director di OMD commenta: “Come attori della comunicazione abbiamo un’importante responsabilità nel trovare i giusti binari attraverso i quali veicolare i contenuti, nell’essere capaci di creare immedesimazione e favorire così quel delicato processo di integrazione che passa non solo attraverso temi politici ma anche e soprattutto attraverso la capacità di creare ponti, attraverso la conoscenza”. Prosegue Marco Girelli, CEO di Omnicom Media Group: “OMD continua il suo percorso di esplorazione del mondo che ci circonda attraverso i dati, per generare quegli insight che sono alla base del suo DNA. L’importanza strategica di questo tema ci ha dato l’opportunità di presentare il nostro lavoro in Senato. Un bel segnale per OMD ma anche per tutti gli attori della comunicazione, che possono avere un ruolo importante insieme ai brand come generatori di contenuti di più ampio respiro, in grado di dar vita a strategie di comunicazione più efficaci e allo stesso tempo migliorare la qualità dei servizi per i Nuovi Italiani”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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