Nielsen pronta a misurare l’audience dei servizi in streaming

Nielsen è pronta a misurare l’audience dei programmi tv dei servizi streaming. Lo scrive il Wall Street Journal, segnalando come la società di misurazione abbia dato un piccolo assaggio dell’importante novità nel corso di un evento a Las Vegas. Un’innovazione positiva per il mercato, che chiede trasparenza ed esige dati sempre più precisi. Nielsen, varie le metriche incluse I nuovi dati sono stati condivisi privatamente con gli studios, in attesa di una loro diffusione più ampia su cui però non si sa granché. Le informazioni includono indicatori come la total audience per episodio, la ripartizione per classi di età e indicazioni su quegli spettatori che sono inclini a fruire di contenuti sulla tv lineare. “Orange is the New Black” tallona “Games of Thrones” Tra i programmi monitorati da Nielsen si segnala la premiere di “Orange is the new black”, andata in onda su Netflix verso la metà del mese di giugno, con 6,7 milioni di spettatori, un dato assimilabile a a quello di “Games of Thrones”, on air su HBO. Non a sorpresa le audience dei servizi streaming sono più giovani di quelle televisive. Per esempio “Better Call Saul”, la produzione di Sony Pictures Television ha registrato un’audience tra 18 e 34 anni del 44% su Netflix , che scende al 24% sulla tv lineare. Cresce lo streaming La misurazione di Nielsen è tuttavia di difficile comparazione con le performance della tv lineare. I servizi in streaming sono in abbonamento mentre non tutta la tv lo è. Una tesi sostenuta da Netflix che non vende al suo interno nemmeno la pubblicità. In ogni caso questi dati possono servire ai produttori per conoscere la portata dei propri show. Secondo Nielsen più di una famiglia statunitense su due (52%) possiede un abbonamento a uno dei tanti servizi di streaming, in crescita rispetto al 40% di un anno fa. Non solo, il 16% delle perosne che guardano show su Netflix lo fa anche in tv.