Autore: Redazione
28/04/2016

Il mobile fa volare Facebook, nel Q1 2016 battute le attese

La pubblicità mobile all'82% di 5,2 miliardi grazie a un'impennata del 73%. Cresce l'utenza, ricavi a +52%

Il mobile fa volare Facebook, nel Q1 2016 battute le attese

Anche in un periodo di turbolenza finanziaria che non ha risparmiato il settore hi tech, Facebook archivia a pieni voti la prova trimestrale superando facilmente le attese degli analisti. Nel Q1 del 2016, infatti, il social ha generato ricavi per 5,38 miliardi di dollari con un utile netto di 0,77 dollari per azione, ben al di sopra di quanto preventivato. Nell’after hour il titolo è arrivato a guadagnare fino al 9%, a 117,5 dollari. Il motore di questo primo tratto dell’anno è stato soprattutto il mobile advertising, ormai all’82% di una raccolta pubblicitaria complessiva di 5,2 miliardi. Anche lo sviluppo della suite di applicazioni dell’universo Facebook, e i relativi orizzonti di monetizzazione, hanno dato una spinta importante e la daranno soprattutto in ottica futura.
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Facebook ha anche proposto una nuova classe di azioni senza diritto di voto, che in sostanza garantisca a Zuckerberg il controllo della società. Grazie a questa operazione finanziaria Zuckerberg potrà usare denaro per sostenere i suoi progetti filantropici, creando due classi di azioni esattamente come ha fatto Google nel 2014. Su Facebook Zuckerberg ha scritto: “Negli ultimi mesi abbiamo lanciato Reactions, avviato il roll out di Live Video, trasformato Messenger in una piattaforma, commercializzato Oculus Rift e ora abbiamo 25 milioni di persone connesse (attraverso il progetto Internet.org, ndr)”.  

Fari puntati sull’advertising: 5,2 miliardi, con l’82% da mobile

Facebook non è solo Facebook, ma un ecosistema che al suo interno integra WhatsApp, l’app attualmente più usata in Italia, Instagram e Messenger. Ed è da poco che il colosso americano ha cominciato a monetizzare Instagram mentre per Messenger i test pubblicitari sono alle battute finali. La voce “Advertising” è stata determinante per sostenere la performance di Facebook nel corso del primo trimestre: le revenue sono state di 5,2 miliardi, con un contributo dell’82% da parte del mobile (grazie a un’impennata del 73%). Un segno inesorabile che su questo segmento di comunicazione la leadership è ormai ben definita. Sempre per eMarketer, quest’anno le entrate pubblicitarie di Facebook dovrebbero volare a 22,32 miliardi di dollari, sul traino di Instagram, dei nuovi formati e del video.  

La strategia pubblicitaria, prezzi in aumento e focus sul video

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Sheryl Sandberg Facebook ha detto che il prezzo medio di un’unità pubblicitaria è incrementato del 5%, a causa di una richiesta maggiore di spazi. La company Kenshoo sostiene che il cpm per pubblicizzarsi su mobile nel primo quarter sia stato di 4,39 dollari, più del doppio dello stesso parametro desktop, fermo a 2,17 dollari. Insomma Facebook non ha problemi a monetizzare il mobile. Il risultato è il frutto di una strategia votata all’innovazione, con nuovi formati e prodotti dinamici, oltre all’importante contributo di Instagram, che secondo eMarketer chiuderà l’anno con ricavi a più di 1,5 miliardi. L'azienda sta erogando un numero maggiore di annunci, ha spigato il cfo David Wehner, grazie agli strumenti di targettizzazione che consentono di proporre pubblicità non intrusiva. Anche il video è sempre più centrale, con l’introduzione della funzione Live, che potrebbe presto vedere supporto pubblicitario. Nel primo trimestre il cpm video è stato di circa 4 dollari, in salita sui 3,44 dell’anno scorso e comunque superiore alla media di Facebook, pari a 3,14, sostiene ancora Kenshoo. Il coo Sheryl Sandberg ha detto nella conference call che “Le aziende non ci stanno chiedendo più se pubblicizzarsi su mobile, ma come farlo. Questo è uno shift che pensiamo di aver anticipato”.

Facebook: la “nazione” più grande del pianeta è mobile

A differenza di altri, Facebook continua ad attrarre nuovi iscritti. A marzo  gli utenti medi attivi su base giornaliera sono stati 1,09 miliardi, a +16. Ma soprattutto, chi accede da mobile è la gran parte della sua popolazione: ben 989 milioni di persone, di cui 894 lo fa solo da questi dispositivi.
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Passando a livello mensile, gli utenti medi sono stati 1,65 miliardi, di cui 1,51 hanno navigato sulla piattaforma tramite smartphone o tablet. I tempi duri su questo fronte non dovrebbero arrivare molto presto: è vero, secondo eMarketer la crescita degli iscritti a Facebook dall’anno prossima si ridurrà a una sola cifra, ma il segno “+” è previsto fino al termine del forecast, vale a dire il 2020. Questi dati fanno di Facebook la “nazione”, più grande al mondo. La Cina, infatti, con poco meno di 1,4 miliardi di abitanti risulta essere seconda, con l’India a completare il podio. Rimanendo in terra asiatica, è proprio da qui che proviene il 66% dei log-in mensili su Facebook. Eppure l’APAC vale solo il 24% delle revenue, con il Nord America e l’Europa a spartirsi il grosso della fetta, forti di tassi di raccolta molto più elevati per singolo utente.  

Average Revenue User in crescita a 3,32 dollari

Una metrica fondamentale per capire la bontà, e soprattutto la scalabilità del business di Facebook, è l’Average Revenue per User, un valore in crescita rispetto a un anno fa ma in calo sul quarter precedente a causa di fattori stagionali. A livello mondiale Facebook ha fatturato 3,32 dollari per utente sui 2,50 di un anno prima, che diventano 12,43 in Nord America e 3,98 in Europa.
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