Autore: Redazione
26/07/2016

Ora è ufficiale: Verizon ha acquisito Yahoo per 4,8 miliardi di dollari

L’annuncio ufficiale è arrivato nella giornata di ieri: prevista l’integrazione con AOL, da cui nascerà una società leader nel segmento del digital advertising. Ancora lontanissima, però, da Google e Facebook in termini di market share

Ora è ufficiale: Verizon ha acquisito Yahoo per 4,8 miliardi di dollari

Alla fine non ci sono state sorprese: Verizon ha acquisito Yahoo per 4,83 miliardi di dollari cash. L’annuncio ufficiale è arrivato ieri, con una nota che ha confermato le sempre più insistenti voci degli ultimi giorni. A spuntarla è stata la società di telecomunicazioni che potrà sfruttare i propri asset nel campo dei dati mobile, facendoli lavorare in armonia con le capabilities tecnologiche di AOL e i brand editoriali di Yahoo. Un colosso che potrà provare a competere con Google e Facebook nel campo del digital advertising, di cui diventa il sesto attore per entità di investimenti, proprio dietro ai due giganti americani e al trio cinese Baidu, Alibaba e Tencent. “Poco più di un anno fa abbiamo acquisito AOL per migliorare la nostra strategia volta a fornire un collegamento cross-screen tra consumatori, creators e inserzionisti - ha affermato il ceo e chairman di Verizon Lowell McAdam -. L’acquisizione di Yahoo posizionerà Verizon come top global media company e aiuterà ad accelerare il nostro flusso di entrate nel segmento del digital advertising”. Come nota il Wall Street Journal, il prezzo della transazione sarebbe stato impensabile solo qualche anno fa, quando Yahoo capitalizzava oltre 120 miliardi di dollari. Con questo annuncio si chiude un’era per una delle prime aziende hi tech della Silicon Valley e se ne apre un’altra per il gigante americano Verizon.
La chiusura dell’operazione per il Q1 del 2017
Questa sera è prevista la trimestrale di Verizon e gli occhi sono puntati sull’operazione, la cui conclusione è prevista per il primo trimestre dell’anno prossimo. Nel nostro Paese non è ancora chiaro cosa succederà: uno scenario possibile è che AOL possa occuparsi della vendita della pubblicità delle properties Yahoo. Attualmente la concessionaria di riferimento è Mediamond. Sono escluse dal perimetro dell’acquisizione le partecipazioni in Alibaba - valutata 31 miliardi - e in Yahoo Japan - 8,3 miliardi. Anche i brevetti di Yahoo non sono compresi mentre le proprietà immobiliari, tra cui gli headquarter di Sunnyvale, passeranno nelle mani di Verizon.
Verso l’integrazione tra Yahoo e AOL
Yahoo verrà integrata con AOL, acquisita da Verizon l’anno scorso per 4,4 miliardi di dollari, e Marni Walden, evp & president of the Product Innovation & New Businesses organization di Verizon, guiderà il processo di transizione. Proprio Walden è stata uno dei manager che ha voluto più fortemente l’aggressione del segmento media da parte di Verizon. Il ceo di AOL, Tim Armstrong, secondo indiscrezioni di mercato, dovrebbe essere a capo della nuova società mentre Marissa Mayer, attuale ceo di Yahoo, ha detto di voler rimanere.
Marissa Mayer
“Personalmente, penso di rimanere. Amo Yahoo e credo in tutti voi. È importante per me vivere il prossimo capitolo di vita di Yahoo”, ha scritto Mayer in una mail agli impiegati. Impiegati che sono diventati sempre meno negli ultimi mesi, a causa di una serie di licenziamenti che ha coinvolto la società, anche in Italia, dove gli uffici sono stati chiusi e le attività editoriali trasferite a Londra. Il ruolo di Mayer nella crisi di Yahoo è stato interpretato in modi diversi. C’è chi ne riconosce la grande capacità manageriale e l’impossibilità di invertire la rotta; c’è chi invece l’ha attaccata e ha soprattutto messo nel mirino le numerose acquisizioni compiute, spesso di società facenti capo a ex colleghi di Google poi chiuse. Anche l’affare Tumblr sembra si stia rivelando un errore: la valutazione della piattaforma è stata pesantemente tagliata dall’acquisizione per circa 1 miliardo di dollari. In una nota Mayer ha definito l’operazione Verizon come una grande opportunità. Ed effettivamente lo è, perché, come già visto, l’integrazione con AOL può rivitalizzare un business in declino.
Ecco perché Verizon ha comprato Yahoo
Nell’annuncio, Verizon ha detto di aver comprato Yahoo per diversi motivi: innanzitutto una global audience da oltre 1 miliardo di persone, inclusi 600 milioni da mobile. La company controlla anche brand molto noti come Finance, News e Sport, e possiede 225 milioni di utenti email attivi su base mensile. Non solo: a livello pubblicitario asset come Brightroll, Flurry e Gemini sono molto interessanti, soprattutto in ottica di integrazione. Difficoltà, invece, potrebbero emergere attorno a due temi: da una parte la fusione di una società con circa 8.800 impiegati (Yahoo) con AOL che ne ha 5.600 non sarà facile e richiederà tempo; dall’altra AOL dovrà veramente invertire la rotta, dopo anni di contrazione del giro d’affari, trasformando Yahoo in una company profittevole. Sullo sfondo il punto di domanda legato al search, un ramo in decrescita su cui incombe lo spettro Mozilla.