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Mediaset: il “rosso” oltre i 116 milioni nei nove mesi, stima chiusura della raccolta 2016 tra +2,7% e +3,1%

Autore: S Antonini


Sui risultati del Biscione sembrano pesare lo stallo dovuto al contenzioso con Vivendi e i costi extra budget sostenuti per acquisizioni di contenuti durante il periodo di gestione ad interim

Mediaset chiude il bilancio dei primi nove mesi del 2016 con un “rosso” di 116,6 milioni di euro, sul quale pesano - si legge sul comunicato diramato ieri dal broadcaster - le decisioni editoriali prese da Vivendi durante il periodo di gestione “ad interim” di Mediaset Premium. Tali decisioni avrebbero determinato l’acquisizione di contenuti lineari non previsti a budget con impatti sui costi dal terzo trimestre in avanti. Nello stesso periodo del 2015, il risultato era negativo per 36,1 milioni.

Irisultati del periodo

   

Il CdA preseduto da Fedele Confalonieri si è riunito ieri per esaminare i risultati del periodo, caratterizzati da una crescita di oltre il 6% dei ricavi netti che passano da 2.414,4 milioni di euro del 2015 pari periodo agli attuali 2.563,9 milioni di euro, per un totale di 149,5 milioni in più. Positivo anche l’andamento dell’ebitda, a quota 892,9 milioni di euro con una crescita di 21,5 milioni di euro. L’ebit si attesta a 32,7 milioni di euro rispetto agli 82,4 milioni dell’omologo precedente esercizio. In Italia l’Ebit è pari a -138,0 milioni di euro rispetto ai -48,4 milioni del pari periodo 2015. In Spagna il dato è positivo per 170,7 milioni di euro rispetto ai 131,4 milioni di euro dei primi nove mesi dello scorso esercizi. In particolare, i ricavi in Italia sono stati pari a 1.853,0 milioni di euro rispetto ai 1.741,0 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. In Spagna i ricavi ammontano a 711,7 milioni di euro rispetto ai 674,7 milioni ottenuti nel 2015.

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La raccolta pubblicitaria

   

Positivo in entrambi i Paesi l’andamento della raccolta pubblicitaria. In Spagna, dove la ripresa economica è sempre più decisa in un quadro politico stabilizzato, i ricavi pubblicitari lordi si sono attestati a 693,0 milioni di euro rispetto ai 659,2 milioni dell’esercizio precedente. In Italia, malgrado campionati Europei di Calcio e Olimpiadi trasmessi dai competitor nei mesi di luglio e agosto, i ricavi pubblicitari televisivi lordi sono cresciuti a 1.397,3 milioni di euro rispetto ai 1.362,5 milioni di euro dei primi nove mesi 2015 (+2,6%). Il direttore generale marketing e operations di Publitalia, Matteo Cardani, ha sottolineato che, per il 17° mese consecutivo su 18, in ottobre la raccolta è cresciuta del 4,1%, il che porta il trend cumulato dei dieci mesi a +2,8%. Valutando questi risultati Publitalia stima la chiusura d’anno in crescita tra il 2,7% e il 3,1%.

La pay tv e la vicenda Vivendi

   

Per quanto riguarda la pay tv, i ricavi caratteristici sono cresciuti del 12,6% a 457,4 milioni di euro, rispetto ai 406,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015. A proposito del fallito accordo con Vivendi, il CdA ha esaminato gli aggiornamenti relativi al contenzioso e ha preso atto che il ricorso per il sequestro delle azioni proprie Vivendi oggetto dell’accordo è stato giudicato ammissibile dal Tribunale di Milano con prima udienza fissata il 23 novembre 2016. Resta confermato il ristoro, giudizialmente richiesto, dei danni subiti dal Gruppo Mediaset a seguito dell’inadempimento nella esecuzione dell’accordo, a cui si aggiungono gli oneri straordinari pari a 50 milioni di euro già sostenuti da Mediaset tra l’8 aprile e il 30 settembre 2016, ovviamente non previsti a budget e connessi alla stipula dell’accordo vincolante tra Mediaset e Vivendi e conseguenti al puntuale adempimento da parte di Mediaset Spa degli obblighi assunti nel predetto accordo. Il CdA di Mediaset ha ripercorso i principali eventi del 2016: sia il budget previsionale approvato dal CdA di Premium a febbraio, sia il piano pluriennale delle attività pay del Gruppo predisposto ai fini degli “Impairment test” le cui risultanze sono state approvate dal Consiglio di Mediaset nel marzo 2016. A ciò si è aggiunto l’esame dei dati economici al 30 settembre 2016. Alla fine del primo semestre si evidenziava un andamento economico in linea con il budget di periodo, mentre il terzo trimestre è stato pesantemente condizionato dal mancato rispetto del contratto vincolante firmato con Vivendi, che da metà giugno si è resa inadempiente ai propri obblighi contrattuali di autorizzazione e condivisione delle principali scelte operative con il management della società. Questo stallo manageriale e i costi sostenuti fuori budget hanno depotenziato l’intera stagione di pay tv in corso e incidono sull’andamento dei ricavi Premium: cresciuti del 16% circa nei primi sei mesi dell’anno sono poi rallentati nel terzo trimestre al +5% circa. Tuttavia, la progressiva normalizzazione seguita alla cessazione del citato stallo gestionale dovrebbe consentire (anche attraverso nuove campagne e iniziative di comunicazione in concomitanza con la fase cruciale dei gironi di Champions League e con il periodo natalizio) di supportare nella parte finale dell’esercizio il consolidamento del trend di crescita della base clienti e dei ricavi intrapreso con l’acquisto in esclusiva della Uefa Champions League. Il Consiglio ha poi preso atto che i recenti aumenti di capitale varati da Mediaset Premium Spa, già previsti in sede di budget previsionale, sono stati fino a oggi sottoscritti pro quota anche dal socio di minoranza Telefonica.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

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Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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