Autore: Redazione
05/02/2016

Mediaset: a gennaio raccolta con segno “più”; e Premium oltrepassa il tetto dei 2 milioni di abbonati

Anche febbraio parte bene, ma la visibilità è molto bassa. «Non c’è una vera ripresa» dice il vicepresidente e amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi, a margine della presentazione di Mediafriends

Mediaset: a gennaio raccolta con segno “più”; e Premium oltrepassa il tetto dei 2 milioni di abbonati

Gennaio con segno positivo per la raccolta pubblicitaria di Mediaset, e questi primi giorni di febbraio danno sensazioni positive. Lo afferma Pier Silvio Berlusconi, che aggiunge: «La visibilità resta bassissima, non si può parlare di vera ripresa». Il vicepresidente e amministratore delegato della società televisiva ha incontrato i giornalisti a margine dell’incontro tenutosi ieri a Cologno Monzese dedicato all’edizione 2016 di “La Fabbrica del Sorriso”; e ne ha approfittato per comunicare che Premium, l’offerta pay in digitale terrestre del Biscione, ha superato i 2 milioni di abbonati. Il dato è già presente sul bilancio 2015 che dovrebbe essere pubblicato a giorni. Quando arriveranno gli utili per Premium non è dato saperlo, ma «in un mercato della tv pay che ha perso il 20% circa, noi siamo in crescita su tutti i fronti, mentre i nostri concorrenti perdono abbonamenti, spesa e ricavi». Il futuro della pay, per Berlusconi, sarà caratterizzato dalla riduzione dei canali e dal potenziamento dell’offerta non lineare. «In questo ambito siamo leader - dice -. Infinity (la tv OTT del gruppo, ndr) è stata provata da 600 mila persone, mentre oltre 600 mila abbonati usano regolarmente Premium Play (il servizio on demand della pay, ndr)». L’arrivo di Netflix, tra l’altro, lungi dal danneggiare avrebbe giovato a Infinity, che appunto registra interesse crescente presso il pubblico. Sulle voci di un interesse da parte di Sky rispetto a Mediaset Premium, Berlusconi ammette che qualche contatto c’è stato, ma nulla di concreto. Con la piattaforma satellitare la concorrenza è accesa, con Vivendi invece «i rapporti sono ottimi» e sull’ipotesi di alleanze per la pay «tutto è possibile», citando proprio il presidente di Vivendi, Vincent Bolloré. Pier Silvio Berlusconi ha anche commentato le recenti operazioni in campo radiofonico: «La radio non fa numeri grandi quanto Mediaset, ma è un settore molto vivo e stiamo lavorando per realizzare a breve il nostro polo radiofonico». La tempistica è quella legata a questioni regolamentari, e per quanto riguarda il progetto la riservatezza è d’obbligo, sebbene il pensiero corra a eventuali sinergie, anche societarie, tra R101, di cui Mediaset ha l’80%, e Finelco, dove il Biscione è presente con il 19%. Sul fronte televisivo, Mediaset sta pensando a nuovi canali a target, in particolare a un canale dedicato a un pubblico maschile adulto. A questo proposito, Berlusconi commenta gli investimenti di Sky sul digitale in chiaro: «Non capisco la strategia che punta sulla pubblicità quando il loro core business è la pay, forse vogliono dare fastidio a qualche concorrente». Per quanto riguarda il web, l’operazione con Yahoo «completa la nostra cross medialità e la rende unica, oltre a porci a ridosso di colossi come Facebook e Google». Infine, sollecitato sul Governo di Matteo Renzi, commenta: «Io la sufficienza gliela do, ma più legata alla spinta e alla buona volontà manifestate all’inizio che alle cose effettivamente fatte. Anche se bisogna ricordare le grandi difficoltà che incontrano tutti coloro che governano questo Paese».