ABBONATI

Mediaset: per Premium oltre 2 milioni di abbonati

Autore: S Antonini


Nell'esercizio 2015 la società televisiva guidata da Pier Silvio Berlusconi cresce in adv e ricavi, anche nella pay che resta asset strategico non in vendita

Mediaset chiude l’esercizio 2015 con crescite nei ricavi e nella raccolta pubblicitaria, anche nella pay tv che è un asset strategico non in vendita, nonostante le chiacchiere riportate su eventuali accordi con Vivendi. Premium resta al Biscione, che semmai cerca per questo genere di business la possibilità di crescere anche all'estero, e in tal senso i colloqui con il gruppo di Vincent Bolloré acquistano significato.  Pier Silvio Berlusconi, vice presidente e amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi, vice presidente e amministratore delegato di Mediaset Il gruppo televisivo guidato da Pier Silvio Berlusconi chiude l'esercizio con ricavi netti per 3.524,8 milioni di euro, in crescita del 3,2% rispetto ai 3.414,4 milioni del 2014. Nel corso dell'anno la società ha avuto un significativo sviluppo, evidenziato dall’andamento degli ascolti televisivi che raggiungono la leadership in prima serata sul target commerciale 15-64 con il 36,2%. Canale 5 cresce del 3,9% in prime time sugli individui mentre sul target commerciale è primo con uno share del 17,1%. Sullo stesso target Italia 1 è il terzo canale italiano, dopo Canale 5 e Rai1, con un 7,7% che sale al 10,3% sui 15-34. Rete 4 ha una media d’ascolto di quasi 1,3 milioni di spettatori, e sul target commerciale cresce del 5,3%. I canali tematici free di Mediaset Iris e Top Crime sono leader sul totale pubblico in prima serata rispettivamente con lo share dell’1,7% (+13% sul 2014) e dell’1,3% (+8). In Spagna le reti del Gruppo sono prime nelle 24 ore con il 33,1%, Telecinco è la più vista della giornata con il 14,8% e nel prime time con il 15,2%. La raccolta pubblicitaria è in crescita sia in Italia sia in Spagna. Nel nostro mercato, a fronte di andamenti complessivi in calo, il Biscione ha chiuso in controtendenza con 2.002,8 milioni di euro, +1% sul 2014, mentre in Spagna i ricavi pubblicitari sono stati di 933,3 milioni, +5% sull’anno precedente. La quota di mercato sempre in Italia è del 33,5%, meglio rispetto al 33% del 2014 e in linea con il 2010, ultimo anno di espansione del mercato. Nel primo bimestre del 2016 la raccolta di Mediaset avrebbe fatto un incremento intorno al 3% e anche marzo presenta un trend positivo, nonostante la presenza delle festività pasquali che l’anno scorso cadevano in aprile. Per la prima parte del 2016, l’azienda pensa di chiudere comunque con una crescita di una cifra e meglio del mercato, nonostante non disponga dei diritti dei grossi eventi sportivi che si terranno quest’anno: Europei di calcio e Olimpiadi. Il bilancio 2015 restituisce buoni numeri anche relativamente al business della pay tv. Premium ha chiuso a quota 558,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 538,4 milioni del 2014 e in controtendenza rispetto al resto del mercato pay. L’acquisizione di diritti esclusivi ha generato nel secondo semestre 2015 un crescita del fatturato pari all’11% e anche degli abbonati che hanno guadagnato quota 2.010.000. Cresce l’Arpu e cala il tasso di disdetta. Premium Sport è la prima rete pay per ascolti sia in prima serata con lo 0,9% sia nelle 24 ore con lo 0,5%. L’azienda ha anche investito nello sviluppo dei video free online, dove Mediaset vanta 1,75 miliardi di visualizzazioni nei 12 mesi (fonte ComScore), e all’offerta di video streaming on demand a pagamento. Il servizio Infinity è fruito da 600mila utenti circa, e sono stati visualizzati oltre 50 milioni di contenuti a pagamento. Premium Play invece ha fatto 44 milioni di visualizzazione nell’anno. A fronte di questi risultati gli investimenti dell’azienda si concentreranno sulla tv non lineare e sui grandi eventi live a pagamento, facendo leva sui diritti esclusivi della Champions League e sugli accordi con Warner e Universal, mentre per quanto riguarda la free Mediaset continuerà a presidiare il mercato con grande attenzione. Nel bilancio presentato ieri agli analisti non figurano i dati relativi alla radio, in attesa di ricevere in questo ambito il placet dell’Antitrust. Nel corso del 2015 Mediaset ha acquisito l’80% della società Monradio (R101), e stretto una partnership con Finelco (Radio 105, Radio Monte Carlo e Virgin Radio). Mediaset ha acquisito una partecipazione preliminare del 19% in RB1 S.p.A. holding del gruppo Finelco in attesa delle autorizzazioni a incrementare la propria quota. Durante il 2016 Mediaset procederà a una fase iniziale di ristrutturazione per un successivo recupero di profittabilità nel medio periodo. Sul fronte cinema, la Medusa Film ha festeggiato i 20 anni di attività con titoli che vanno da “Youth” di Paolo Sorrentino a “Chiamatemi Francesco”. Prosegue inoltre il successo di “Quo Vado?” di Checco Zalone, prodotto dalla controllata TaoDue e distribuito da Medusa, che ha registrato il record storico di incassi in Italia con oltre 65 milioni di euro. “Perfetti Sconosciuti” di Paolo Genovese, con un parziale di oltre 15 milioni di euro ha già conquistato il secondo posto al box office 2016 e scavalcato film hollywoodiani di impatto mondiale. Principali dati economici e finanziari 2015 I ricavi netti ammontano a 3.524,8 milioni di euro, in Italia stati pari a 2.554,2 milioni di euro rispetto ai 2.483,4 milioni del 2014. In Spagna i ricavi ammontano a 971,9 milioni di euro rispetto ai 932,1 milioni del 2014. L’Ebit è positivo per 231,4 milioni di euro rispetto ai 248,7 milioni del precedente esercizio. In Italia, Ebit positivo per 26,8 milioni di euro rispetto ai 104,3 milioni del 2014. Anche in Spagna dato positivo pari a 205,2 milioni di euro rispetto ai 144,8 milioni dello scorso esercizio. Il risultato netto consolidato ammonta a 4,0 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro del 2014. Su tale risultato hanno inciso oneri pari a 24,9 milioni di euro connessi alla rideterminazione in Italia dell’aliquota fiscale IRES a partire dal 2017 introdotta dalla Legge di Stabilità. Al netto di tale componente l’utile netto sarebbe stato pari a 28,9 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, in un anno con importanti investimenti in acquisizioni e in contenuti esclusivi, vede comunque un’ulteriore leggera riduzione dagli 861,3 milioni di euro del 2014 agli 859,4 milioni di euro del 2015. Si tratta della migliore posizione finanziaria raggiunta negli ultimi otto anni. La capogruppo Mediaset S.p.A. chiude l’esercizio 2015 con un risultato netto di 50,4 milioni di euro rispetto ai 37,1 milioni di euro del 2014.    

Tag:

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 29/04/2024


L’ACI mette a bando 3 milioni di euro per il servizio biennale di ideazione, produzione e pianificazione di nuove campagne pubblicitarie

L’Automobile Club d’Italia ha emesso un bando per l’affidamento del servizio di ideazione e realizzazione di campagne di comunicazione per ACI stessa, del valore di 3 milioni di euro al netto di Iva in 24 mesi a partire dal prossimo mese di febbraio. Termine per il ricevimento delle offerte:30 maggio 2024. Tra i requisiti richiesti ci sono quello di un fatturato globale maturato nel triennio precedente almeno pari a 6 milioni Iva esclusa, e di aver eseguito negli ultimi tre anni di almeno 2 campagne di comunicazione esterne realizzate per pubbliche amministrazioni/privati con un progetto creativo e un piano media articolato su base nazionale, di cui almeno una con un piano media di valore pari o superiore a 1,5 milioni, Iva esclusa . Finalità La finalità delle precedenti campagne è stata di raccontare valori, capacità, funzioni di ACI e di diffonderne la “mission”: rappresentare gli interessi, le ambizioni, le evoluzioni degli automobilisti contemporanei, non più intesi solo come “proprietari di veicoli” ma soprattutto quali cittadini che necessitano di mobilità sostenibile, sicura, individuale e interconnessa con quella collettiva. ACI ha inteso, inoltre, evolvere il suo ruolo, in funzione delle trasformazioni della società, estendendo la sua attenzione a tutte le modalità con cui si compone oggi la mobilità individuale, di cui fruiscono tutti i cittadini non solo gli automobilisti, e integrando il concetto di mobilità sostenibile che deve essere certamente a minor impatto ambientale ma, altresì, anche con sempre maggiore la sicurezza stradale e, soprattutto, accessibile a tutti. ACI intende quindi perseguire questo percorso per i prossimi due anni, sviluppando campagne istituzionali/sociali, con adeguate pianificazioni nazionali, rinnovando le campagne specifiche legate ai servizi/prodotti offerti, proseguendo la comunicazione sui temi della Sicurezza Stradale e della corretta guida che ogni anno avranno un focus specifico, supportando con azioni di comunicazione specifiche le proprie articolate attività, ad iniziare da quelle sportive e associative. Obiettivi Al fine di accrescere awareness, autorevolezza e credibilità sia presso il grande pubblico italiano (protagonisti o fruitori della mobilità) come presso gli influenti di settore e gli interlocutori istituzionali, si reputa necessario che la comunicazione abbia come direzione: 1. Raccontare ACI in un’unica narrazione istituzionale, finalizzata ad ottimizzare e incrementare la corretta reputazione del brand, che successivamente si declina, in modo originale ma sempre riconoscibile, nelle diverse attività di comunicazione che saranno richieste; 2. Diffondere la vision di ACI e i valori del brand per sostenere una nuova consapevolezza, presso i target indicati, del vero e attuale posizionamento di ACI e del suo ruolo attivo nel processo di innovazione del Paese. 3. Promuovere e consolidare la consapevolezza della qualità, efficienza e innovazione dei prodotti e servizi che ACI offre, anche nei confronti di un pubblico meno attiguo al mondo ACI, per semplificare e migliorare le esigenze di mobilità.  

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy