Autore: Redazione
28/04/2016

Lundquist, Eni si conferma la miglior azienda europea

Nella speciale classifica il podio è tutto italiano, completato da Telecom Italia Group e Snam

Lundquist, Eni si conferma la miglior azienda europea

In un contesto di business sempre più competitivo, Webranking indaga a quale livello le multinazionali più grandi d’Europa soddisfano le aspettative degli stakeholder in termini di trasparenza e dialogo attraverso i canali digitali. Quest’anno 26 aziende italiane sono state incluse nella ricerca. Il podio è tutto italiano, con Eni sempre al top Con un punteggio di 89,1 punti su 100 Eni mantiene la prima posizione davanti a Telecom Italia (86,6 punti), che quest’anno ha superato Snam (85,9 punti). Seguono Wärtsilä, azienda finlandese attiva nel settore dell’energia, e la società svedese Skanska. Altre due società italiane rientrano nella top 20: Generali al sesto posto, e Pirelli & C. al quattordicesimo. Quest’anno il 50% delle 26 italiane incluse passa il test, superando la media europea del 25%. Il 35% di queste aziende è stato rimandato, mentre il 15% non fornisce le informazioni minime richieste dal mercato e, di conseguenza, non supera lo stress test. I siti istituzionali delle società italiane: cercasi investment story disperatamente Le aziende italiane sono particolarmente puntuali nel mettere a disposizione informazioni e dati passati (come risultati finanziari, performance azionarie, governance), mentre si mostrano meno capaci nel comunicare una visione futura per attirare capitali anche dall’estero. In effetti, solo il 28% delle società italiane presenta gli obiettivi finanziari, il 58% pubblica la strategia e solo il 10% racconta l’investment story sul proprio sito. Anche i risultati nell’area di sostenibilità sono stabili rispetto allo scorso anno e questo rappresenta un’occasione persa per mostrare una visione di lungo periodo. In Italia solo il 55% delle aziende presenta un bilancio di sostenibilità, un dato lontano dall’Europa con il 73% delle società che pubblica il bilancio. Performance dei settori Europa 500: il comparto chimico è il migliore, mentre commercio al dettaglio e banche agli ultimi posti Come lo scorso anno, le aziende del settore chimico sono in cima alla classifica con una media di 48,5 punti, e BASF e Bayer si confermano nuovamente al comando di questo gruppo. Le assicurazioni si aggiudicano la seconda posizione, ottenendo un ottimo risultato con una media di 45,7 punti e guadagnando sette posti. Nonostante un miglioramento del punteggio rispetto all’anno scorso, tra i settori con i risultati più deboli ci sono di nuovo il commercio al dettaglio, con una media di 34,2 punti, insieme alle banche, che ottengono una media di 39,2 punti. Il settore dei servizi finanziari chiude ancora la classifica con 32,5 punti. Miglioramento deciso della comunicazione a livello europeo Uno sviluppo incoraggiante è il miglioramento della comunicazione con gli stakeholder attraverso vari canali digitali realizzato da aziende provenienti da vari paesi europei. La società polacca KGHM, attiva nel settore delle risorse primarie, la società di telecomunicazioni svizzera Swisscom e l’assicurazione italiana Generali sono riuscite a migliorare i propri punteggi di più di 17 punti. Webranking è la ricerca annuale condotta dalla società svedese Comprend in collaborazione con Lundquist. La classifica europea include le maggiori 497 società quotate europee per capitalizzazione (incluse in FT Europe 500). I criteri di Webranking vengono aggiornati ogni anno in base ai questionari inviati agli stakeholder dei mercati del capitale e dell’employer branding.
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